L'acqua si è colorata di rosso in un canale a ConseliceNapoli, "sequestro da parte di alcuni migranti armati". Arriva la smentitaNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 376
Caso Regeni: il gup accoglie la richiesta della Procura di Roma: ora tocca alla Corte costituzionaleC'è una preoccupante incidenza giovanile del tumore del seno in Italia. Ogni anno l’11% dei nuovi casi è diagnosticato in pazienti d’età inferiore ai 45 anni. Il 7%,Professore Campanella pari a 3.800 nuove diagnosi l’anno, viene invece individuato prima dei 35 anni. Malattie spesso insidiose dalle quali però è possibile guarire, mantenendo una buona qualità di vita durante e dopo le cure. Sono alcuni dei temi al centro del 41° Congresso nazionale dell’Andos, l'Associazione nazionale donne operate al seno, ospitato in questi giorni a Barletta.Tumori: in Italia oltre 3.800 nuovi casi l’anno di cancro al seno tra le under 35L’evento rappresenta un momento di confronto tra tutti gli attori coinvolti nella gestione della malattia oncologia più frequente nel nostro Paese: pazienti, oncologi, radioterapisti, infermieri, fisioterapisti e psiconcologi. Sono inoltre previsti i contributi di artisti e storici dell’arte. «In questi ultimi decenni – sottolinea Flori Degrassi, presidente nazionale Andos -i trattamenti contro il carcinoma mammario, hanno avuto una grande evoluzione. In particolare, in passato gli interventi chirurgici risultavano molto demolitivi e invalidanti sia da un punto di vista fisico che psicologico. Le cure si sono evolute e adesso risultano meno invasive. Tuttavia, la scoperta e la successiva esperienza del cancro continuano ad essere momenti molto difficili per una donna, soprattutto se ancora giovane».«Dobbiamo riuscire a garantire una buona qualità di vita alle nostre pazienti – prosegue Saverio Cinieri, presidente Fondazione Aiom -Associazione italiana di oncologia medica. «Il carcinoma della mammella - evidenzia- è il cancro più frequente nelle donne giovani e rappresenta il 40% di tutti i tumori incidenti nelle donne fino ai 49 anni. Oggi siamo in grado di affrontare con successo quasi tutti i casi della patologia, anche quelli metastatici che interessano oltre 37.000 donne nel nostro Paese. Farmaci più mirati ed efficaci, notevoli progressi diagnostico-terapeutici, migliore integrazione tra le diversi terapie e una maggiore conoscenza delle singole caratteristiche dei diversi carcinomi sono tutti fattori che hanno portato a innegabili progressi. La sopravvivenza globale è aumentata e si attesta oggi all’88%». Inoltre, aggiunge Cinieri, «nell’ultimo decennio la mortalità si è ridotta in tutte le classi d’età ma soprattutto nelle donne con meno di 50 anni. Una riduzione determinata anche grazie alla maggiore diffusione di programmi di screening mammografico per la diagnosi precoce e dal maggiore approccio multidisciplinare alla malattia. La stessa scelta dei trattamenti da somministrare deve tenere conto di molti parametri, non ultimo la situazione psico-fisica della paziente».«Buona qualità di vita durante e dopo le cure non significa solo limitare il più possibile gli effetti collaterali delle terapie – sostiene Flori Degrassi -. Vuole dire anche tutelare e difendere l’immagine esterna di una donna, perché il cancro può causare depressione e sfiducia nel futuro e quindi problemi relazionali, sociali e lavorativi. Queste reazioni sono molto frequenti in una paziente under 35 che, per questioni anagrafiche, non si aspetta di dover affrontare una malattia che, nella percezione comune, colpisce un’età più avanzata. I dati epidemiologici smentiscono questa falsa credenza e può essere necessario anche un sostegno psicologico qualificato a malate e familiari». Come Andos, conclude la presidente, «abbiamo già attivato iniziative di assistenza psicologica in diverse località d’Italia. Parlare con uno psicologo o con le volontarie dell’associazione può aiutare a superare le difficoltà comunicative e relazionali e agevolare il pieno ritorno alla vita. Per una paziente, soprattutto dopo un intervento chirurgico, è fondamentale recuperare una percezione positiva di sé, della propria femminilità e anche della propria sessualità. Anche in questo modo è possibile sconfiggere definitivamente una malattia oncologica». Ultimo aggiornamento: Venerdì 24 Maggio 2024, 19:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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