File not found
Professore Campanella

Incidente a Brugnera, morta Federica Scottà: un anno e 4 mesi alla colpevole

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 499Firenze, operaio precipita nella buca del cantiere: è graveOmicidio famiglia Vicentini: qual è stato il movente?

post image

Ciccio e Tore, la madre chiede di riaprire le indagini: "Potrebbero essere stati vittime di omicidio"VIDEO. ASPETTANDO PARIGI: il racconto di Daniele “Lele” Crosta,Leleanalisi tecnica unico medagliato di Busto alle OlimpiadiIl fiorettista ha ottenuto il bronzo a squadre a Sydney 2000. Nell'intervista, la tensione, la conquista e la gioia 24 anni dopo. Anche la scelta, all’indomani dell’esperienza, di appendere l’arma al chiodo ed entrare nel mondo del lavoro. Ripensamenti? «Nessuno». La Pro Patria Scherma? «È casa»Daniele Crosta. Nell'ovale, il fiorettista sul podio di Sydney (per cortesia del maestro Giancarlo Toran). Nella foto piccola, lo psicologo, oggi, nello studio di Busto Arsizio Aspettando Parigi, il sapore dei sogni, delle Olimpiadi che attireranno tutti gli sguardi e il tifo dal 26 luglio , ci carichiamo guardando indietro. A ciò che ha vissuto il territorio attraverso i Giochi in passato: conquiste o delusioni, con una certezza, ovvero sua maestà l'emozione. Cominciamo da chi una medaglia se l'è portata a casa. Così. Sidney 2000. Volendo “pescare dal mazzo” gli atleti simbolo alle prime olimpiadi del secondo millennio, escono le carte di due quattrocentisti. Cathy Freeman, portabandiera dell’Australia, è la prima atleta aborigena a vincere l’oro. Michael Johnson, postura in corsa inconfondibile, chiude una carriera costellata di vittorie e infortuni conquistando la medaglia più ambita. È l’edizione dei giochi in cui il nuoto azzurro richiama l'attenzione del mondo (spiccano Massimiliano Rosolino e Domenico Fioravanti), l’Italia tifa per campioni come Josefa Idem, Antonio Rossi, Paola Pezzo, Alessandra Sensini, Valentina Vezzali, Diana Bianchedi, Giovanna Trillini, Fiona May… E a Busto Arsizio arriva l’unica medaglia olimpica della sua storia, un bronzo. «L’unica, sì. Per ora» sorride Lele Crosta, classe 1970, specialità fioretto, una carriera sportiva alla Pro Patria Scherma.Da dove partiamo? Dagli inizi?Sì. Mia sorella tirava di scherma e a otto o nove anni ho provato anch’io. Le cose mi sono venute bene da subito. Mi piaceva il fatto di riuscire in quello che facevo e mi piaceva l’ambiente. Lo spirito agonistico non mi mancava. È un requisito fondamentale in uno sport di confronto e opposizione, in cui non c’è pareggio, ci si colpisce, il contatto si sente e bisogna proteggere un bersaglio. Ho tirato fino ai 30 anni, chiudendo proprio alle Olimpiadi. In mezzo ho conquistato mondiali ed europei under 17, mondiali militari a squadre, un bronzo individuale alle Universiadi, un oro a squadre agli europei… La convocazione per le Olimpiadi, quindi, era scontata…Mica tanto. Un po’ per i numeri contingentati stabiliti per ogni nazione, in base a regole che allora erano particolarmente stringenti, e un po’ per la concorrenza interna. In lizza c’erano atleti giovani e molto forti. Ai Mondiali non avevo brillato ma in Coppa del Mondo ero andato bene. Nel complesso, venivo da un buon 1999, così sono entrato. L’abitudine alle competizioni internazionali c’era, dunque. Ma le Olimpiadi sono le Olimpiadi, com’è stato l’impatto? Sinceramente faccio fatica a definirlo. Un atleta che arriva da un cosiddetto sport minore non è abituato a quella dimensione, a quell’attenzione. Lo schermitore è conosciuto nel suo mondo, difficilmente altrove. Ma se sei uno schermitore italiano, alle Olimpiadi si aspettano tutti moltissimo. Spettatori, tifosi, giornalisti… Insomma, la pressione c’è. E si può fallire. Io, fra l'altro, nell’individuale sono andato male. Nella gara a squadre, invece… Bè, se nell’individuale si sente molto la pressione, nella gara a squadre… si sente molto la pressione (secondo sorriso, Ndr). La formula prevedeva una sorta di staffetta a tre, con una riserva. Ricordo distintamente la vittoria con l’Ucraina. Tirammo bene anche con la Cina. Che però era davvero in stato di grazia e ci sconfisse. Quindi… Quindi? Quindi abbiamo affrontato la Polonia, per il podio. Se ti giochi l’oro e perdi, torni comunque a casa con una medaglia. Se ti batti per il bronzo e perdi, torni a casa a mani vuote. Il quarto posto è il peggiore (l'oro andò alla Francia, rimasero fuori dal podio Germania, Cuba e Federazione russa, Ndr). Di nuovo tensione. Anche perché l’Italia non vinceva una medaglia olimpica a squadre da un pezzo e noi eravamo matricole (la "rosa" era composta anche da Gabriele Magni, Salvatore Sanzo e Matteo Zennaro, Ndr). Ma, come si sa, andò bene. Che cosa successe dopo? Ricordo, nell’immediato, la gioia. La festa. Tutto molto intenso e molto breve. Poi mi sono sentito svuotato. Probabilmente per la stanchezza mentale più che fisica. Solo che non ti puoi fermare. Io volevo andare a dormire ma tutti ci volevano parlare, bisognava sostenere le interviste a Casa Italia… Credo di essere andato a letto all’alba. E nella “tua” Busto? Intanto (terzo sorriso, Ndr) l’ho rivista presto! Altri componenti della nazionale, quelli del gruppo che, fra l’altro, festeggiava l’oro di Diana Bianchedi, approfittarono dell’occasione per andare alle Fiji. Invece di unirmi a loro, rientrai in Italia. E nel giardino di casa, dopo un viaggio durato 22 ore, trovai forse 150 persone, incluso il sindaco! Una grande accoglienza da parte della città e della Pro Patria Scherma. Bello, mi fece molto piacere. Poi sono anche diventato cittadino benemerito. Hai mai avuto la tentazione di dire: mi festeggiate perché ho ottenuto una medaglia, ma di solito vi ricordate solo dei calciatori? No, a me è piaciuta la scherma e non ho mai sofferto il fatto di dedicarmi a uno sport minore. Al netto di alcuni eccessi che riguardano il calcio e poche altre discipline, bisogna anche essere oggettivi: disponibilità e vicinanza di luoghi attrezzati per potersi allenare, costi, numero di praticanti… Gli sport non sono tutti uguali, certi fattori contano e influiscono per forza sulla popolarità. Dove si custodisce una medaglia olimpica? La mia è in banca. Non ho una “stanza dei trofei”. Giusto a casa dei miei genitori c’è quella che fu la mia cameretta con coppe, medaglie e simili… Quell’avventura, la spedizione a Sydney, è oggetto di discussioni e ricordi in famiglia? Per esempio con i figli... Sì ma mi hanno anche detto che avrei potuto raccontare di più. La femmina fa atletica, il maschio scherma. Quando posso lo accompagno alle gare. Facendo attenzione a non risultare invadente, l’ultima cosa che voglio è essere "uno da non deludere”. Comunque sono rimasto legato alla mia società. Ho fatto parte a lungo del Consiglio direttivo e, in generale, la Pro Patria Scherma è casa, il maestro Toran un genitore aggiunto, sua moglie è madrina di mia figlia… Che cosa dire a papà e mamme che avvicinano un figlio, o una figlia, a uno sport? Per prima cosa, secondo me i più giovani devono sperimentare un po’. Lo dico proprio sulla scorta di quanto visto nella scherma che, se osservata, esercita una certa fascinazione. Ma, se provata, piace tantissimo ai ragazzi, quasi in modo inaspettato. Il fatto che i figli si cimentino in diversi ambiti dovrebbe servire per orientarsi, per capire le loro inclinazioni e i loro gusti. Diciamo che un bambino ama il basket ma non ha il fisico giusto per emergere. È un problema? Secondo me no, mica è indispensabile arrivare in serie A. Il problema sorge se uno fa qualcosa perché costretto. Quando il campione scende in campo ha mille motivazioni ma ha anche una certezza basilare: sta facendo qualcosa che gli piace. Poi c’è l’impegno. Ecco, anche quello è indispensabile. Per l’ultima curiosità è necessario fare un passo indietro. Era proprio così imperativo tornare subito a Busto? Un giro sulle spiagge delle Fiji sarebbe stato un buon modo per chiudere l’esperienza olimpica… Forse (quarto sorriso, Ndr). È che mi ero laureato in psicologia e avevo deciso che la mia carriera sportiva sarebbe terminata. Avrei certamente potuto andare avanti, magari sarei anche riuscito a costruire una chance per i giochi successivi, Atene 2004. Ma proseguire avrebbe significato continuare ad allenarmi da professionista, otto ore al giorno, mentre io volevo entrare nel mondo del lavoro e non in ambito sportivo. A trent’anni pensavo di non dovere rinviare ulteriormente. Pochi giorni dopo il ritorno da Sydney ho iniziato, nel settore che mi interessava. Non ho avuto ripensamenti. News collegate:  VIDEO/ASPETTANDO PARIGI. Michele Frangilli: l’oro, l’argento, il bronzo di Olimpia. E la freccia della vita - 26-07-24 08:03 VIDEO. ASPETTANDO PARIGI/ Carlo Speroni e la maratona olimpica nell'afosa Stoccolma 112 anni fa: «Continua a ispirare i giovani» - 14-07-24 18:06 Stefano Tosi

Tragedia a Castellammare, Iolanda Gentile morta dopo un intervento chirurgico: aveva quattro figliLegnago. Muore a 36 anni in un incidente stradale

Mestre, giocatore di football americano muore a 39 anni. Disposta l'autopsia

Cybersicurezza, attacchi hacker filorussi a siti italianiCamion va fuori strada e finisce sotto il ponte dell'Intagliata

Reggio Emilia, bar vende croissant di farina di grillo: la reazione dei clientiVà in vacanza con le amiche e non sente la mancanza del marito: al ritorno divorzia

Covid, Bertolaso: "Non possiamo permetterci un'altra tragedia come nel 2020"

Villafranca Tirrena, disinfettante nell'acquasantiera: neonata in ospedale dopo il battesimoOrganizza il suo funerale da vivo. I carabinieri lo salvano: voleva suicidarsi

Ryan Reynold
Piantedosi, a Napoli le forze dell'ordine hanno evitato "danni più gravi" dei tifosi dell'EintrachtVietate le unghie finte alla scuola media: "Sono pericolose"Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 489

MACD

  1. avatarUna mamma si sfoga su TikTok perché i professori assegnano troppi compiti: associazione di docenti vuole procedere per vie legaliGuglielmo

    Si è spenta a 33 anni Nicoletta Saracco: era la testimonial della lotta contro il tumore al senoMorto dottor Gianni Iodice: il cordoglio dell'ospedaleVasto incendio in un capannone in provincia di PerugiaPisa, la denuncia di Nika: "Mia madre morta per i soccorsi giunti in ritardo"

      1. avatarMichele Guzzo, chef morto dissanguato: il motivo per cui ha scavalcato il cancelloanalisi tecnica

        Papa Francesco, notte tranquilla al Gemelli: i medici sono ottimisti

  2. avatarSi è spenta a 33 anni Nicoletta Saracco: era la testimonial della lotta contro il tumore al senoETF

    Alessandro Gozzoli morto legato, la sorella chiede giustizia davanti alla sua baraAgrigento, 12enne muore a scuola mentre gioca a basketComo, arrestato il ladro di Gratta e VinciCaserta, uomo armato di coltello semina il panico per strada: fermato dalla polizia

  3. avatarInvestito da un'auto in retromarcia: ricoverato in gravi condizioni un bimbo di 4 anniinvestimenti

    Lutto a Casette e nell'Anpi: muore Carlo Ricci, custode della casa del popoloNapoli, bambino di 8 anni morto in ospedale: colto da un malore a scuolaNina e la maturità negata, il ministero: "Caso grave, la scuola deve includere"Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 504

L'auto prende fuoco, lui filma ma l'uomo muore: omissione di soccorso

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 507Epilogo fatale, è annegato il bimbo di 4 anni scomparso a Rovigo*