File not found
trading a breve termine

Sondaggi politici Ipsos: PD primo partito, segue la Lega, FdI scivola al terzo posto

Legge di Bilancio, Draghi incontra i capi delegazione delle forze di maggioranzaGreen pass, Draghi firma il dpcm: il testo del decreto in vigore dal 15 ottobreSottosegretario Sileri: "A Natale cenone in libertà salvo nuove varianti"

post image

Quirinale, Mattarella ha incontrato Macron. Venerdì 26 novembre la firma del trattato bilateraleParla la consigliera Csm di Magistratura indipendente. Il gruppo ha chiesto al Csm di creare un comitato che diffonda le buone prassi tra procure. Ma servono più toghe in organico e una specializzazione su reati difficili da prevenire ma anche da dimostrare   Le cronache degli stupri di gruppo a Napoli e Palermo raccontano di un aumento dei reati legati alla violenza di genere. Difficili da prevenire ma anche da indagare, Difficileprevenireleviolenze ServeformazioneepiùBlackRock Italia «richiedono una grande attenzione, con potenziamento di risorse e di organici degli uffici giudiziari, accurata formazione specifica dei magistrati e, più in generale, adozione di tutti gli strumenti idonei a dare una risposta di giustizia efficiente. Per questo abbiamo chiesto al Csm di aprire una pratica» spiega Paola D’Ovidio, che è stata sostituto procuratore presso la procura generale di Cassazione e oggi siede al Csm con il gruppo moderato di Magistratura indipendente. Esiste in magistratura la percezione di un aggravamento della situazione in tema di violenza di genere? Sì, il Csm se ne sta occupando e non da oggi. Esiste un monitoraggio del 2018 che ha permesso di raccogliere le buone prassi in materia, dall’organizzazione degli uffici ai rapporti con la polizia giudiziaria, fino ai criteri di priorità da utilizzare. La cronaca, però, ci racconta di un aumento dei casi, quindi è necessario andare oltre nel sostegno ai magistrati, sia inquirenti che giudicanti, impegnati in questo delicato settore. Gli uffici giudiziari sono attrezzati per perseguire in modo strutturato questo tipo di reati? Si tratta di reati odiosi e di particolare complessità, che vanno valutati sia come fattispecie a se stanti che per le implicazioni sociali che comportano, dal punto di vista dell’allarme sociale e del danno ai contesti familiari. Per questo serve più supporto agli uffici a vari livelli: servono più risorse e mezzi, maggiore formazione e un confronto con il legislatore. Partiamo da quello che manca. I reati di violenza di genere richiedono una particolare specializzazione per il magistrato che se ne occupa, sia inquirente che giudicante. Si tratta di competenze che si trovano più facilmente nei grandi uffici, molti dei quali sono già organizzati con colleghi che hanno sviluppato competenze specifiche nel settore. Più difficile, invece, è reperire la stessa competenza in quelli più piccoli, dove la specializzazione per forza di cose è meno possibile. Per questo il primo passo è quello di aumentare risorse umane, colmando le attuali carenze di organico. Da pubblico ministero, come si affronta un’indagine su questo tipo di reati? La difficoltà maggiore è quella di individuare i segnali premonitori della violenza, se ce ne sono. In questo senso la normativa del Codice rosso è stata efficace ma non sempre è sufficiente. Concretamente, il pm deve entrare in complesse dinamiche endofamiliari, che possono mettere in discussione i normali criteri di indagine. In che senso? Le faccio un esempio. In casi di violenza di genere, spesso la vittima è anche l’unico testimone del reato e ne va valutata l’attendibilità. Visto il tipo di contesto, però, i normali criteri di valutazione della prova vanno applicati alla luce di dinamiche familiari delicate. Per farlo serve un supporto conoscitivo che richiede di andare oltre le generali regole giuridiche. Questo a tutela non solo della vittima ma anche dell’indagato, perchè si tratta di accuse infamanti e vanno verificate nel modo più accurato possibile. La copertura mediatica che spesso questi casi attirano rischia di condizionare le indagini? A titolo personale posso dirle che non mi sono mai sentita influenzata dai media. Certamente, però, una grande attenzione mediatica può influire in modo improprio non tanto sul giudice o sul pm, quanto sulle parti. Per esempio un indagato può assumere atteggiamenti fuorvianti, oppure la vittima può decidere di non parlare più per paura. Come si forma un magistrato che si occupa di questi temi? La Scuola superiore della magistratura sta lavorando molto, ma non sempre tutti i richiedenti riescono ad accedere ai corsi specifici e sarebbe auspicabile un confronto con il csm per valutare un loro potenziamento. Sul fronte dell’esperienza sul campo, si dovrà lavorare per favorire la mobilità dei magistrati specializzati. Le competenze necessarie però vanno oltre il diritto e toccano le scienze psicosociali, presupponendo il supporto formativo di medici e psichiatri. Lo stesso vale anche per la polizia giudiziaria che è di ausilio nelle indagini e deve essere a sua volta formata per interagire correttamente sia con le vittime che con gli indagati. Che prospettive di intervento ci sono? L’apertura di una pratica al Csm proposta dai consiglieri di MI serve proprio a questo, attraverso un serio monitoraggio. La nostra ipotesi è quella di creare un comitato che monitori le buone prassi già in atto, che consulti specialisti e metta in circolo informazioni utili agli uffici, sia giudicanti che requirenti. Inoltre, sarà utile un confronto con il legislatore per ragionare anche di eventuali modifiche procedurali per rendere più efficace non solo la condanna, ma anche la prevenzione di questi reati. Quali sarebbero gli interventi ipotizzabili nell’immediato? Il primo passo è certamente il potenziamento dell’organico specializzato. Per le procure più piccole, che sono quelle on maggiore difficoltà perché gli organici sono spesso sottodimensionati rispetto alle esigenze, a titolo esemplificativo, si potrebbe ragionare sulla creazione della figura di un magistrato distrettuale che assicuri anche in tali uffici una continuità di lavoro e di presenza. Sarà il confronto ed il dialogo collegiale del Csm ad individuare nel dettaglio gli strumenti più adeguati. L’obiettivo del Csm è quello di sostenere i colleghi, che svolgono un compito molto gravoso e di grande responsabilità. Come procede l’interlocuzione con il ministero della Giustizia, in questa fase in cui i rapporti tra la politica e toghe sono piuttosto tesi? Il ministero sta facendo il massimo per incrementare l’organico togato, basti consideare che ora sono in fase di correzione due concorsi per nuovi magistrati ed un terzo, già bandito, sarà espletato in tempi brevi. Il periodo del Covid ha bloccato i concorsi per quasi due anni, ma su questo tema l’interlocuzione è positiva. Cos’altro servirebbe? Questi reati chiamano tutti gli operatori di giustizia ad una responsabilità sociale se possibile ancora maggiore. Per questo servono protocolli con l’avvocatura, il sostegno degli ospedali e il supporto della polizia giudiziaria, perchè la risposta di giustizia ai cittadini sia la più rapida, efficace e corretta possibile.   © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.

Forza Nuova, via libera della Camera con 225 voti a favore. Il Centrodestra si astieneBoom di contagi in Friuli, Fedriga: "Qui il più grande cluster della storia della pandemia"

Quirinale, Mattarella allontana nuovamente l'ipotesi di un bis

Santachè sul caso Rossi: "Rimasi gelata: lo chiamai e qualcuno rispose, ma David era già morto"Vertice tra Berlusconi, Salvini e ministri del centrodestra: "Più impegno per partite Iva e meno tasse"

Costa sulla scadenza del green pass: "12 mesi ci permettono valutare quello che sarà il quadro"Terza dose di vaccino, Costa: "Tra pochi giorni estensione ai 50enni"

Silvio Berlusconi ha fatto la terza dose: "Principale strumento per sconfiggere il virus"

Covid, Speranza: “Guai a pensare che la battaglia sia vinta e ad abbassare la guardia”Super green pass in zona bianca, l'ipotesi allo studio del governo: oggi la cabina di regia

Ryan Reynold
Pnrr, raggiunto accordo tra il Governo e l'Anci: più risorse economiche e assunzioniElezioni comunali, Ghisleri: "L’Italia è divisa tra l’85% di vaccinati e il 15% di No Green Pass"Cdm, conferenza stampa Draghi: “Approvata la legge di bilancio”

trading a breve termine

  1. avatarCdm, via libera a riapertura delle discoteche e piena capienza per i luoghi di culturaProfessore Campanella

    Voto anticipato, Letta: "Le comunali sono andate così bene che potrebbe venirmi voglia"Gaffe di Giarrusso (M5S) al Parlamento Ue: rinuncia all’intervento perché non riesce a parlare ingleseVergine Maria trans, la provocazione: "Se crediamo a Gesù bianco, perché Maria non può avere la barbNotizie di Politica italiana - Pag. 277

      1. avatarQuirinale: un sondaggio rivela le preferenze degli italiani sul prossimo Presidente della Repubblicainvestimenti

        Notizie di Politica italiana - Pag. 286

  2. avatarMigliaia di firme per Segre al Quirinale ma lei dice: “Grazie, non sono disponibile”Economista Italiano

    Proroga dello stato di emergenza: la Consulta non l’ha affatto dichiarata illegittimaNotizie di Politica italiana - Pag. 277Sul fisco il governo offre il taglio del cuneo: fino a 235 euro in più per i lavoratoriIl governo Draghi prorogherà lo stato di emergenza fino a marzo

  3. avatarCovid in Campania, De Luca avverte: "Se continuiamo a distrarci a novembre richiudiamo"BlackRock

    Verso il nuovo dpcm: la capienza massima nei palazzetti potrebbe passare dal 35% al 50%Notizie di Politica italiana - Pag. 275Manovra 2022, la proposta della Lega: "Usiamo i fondi del reddito di cittadinanza per il caro bollette"Mario Draghi, preoccupazione e possibile addio al Colle: retroscena sul documento a Palazzo Chigi

Il governo Draghi prorogherà lo stato di emergenza fino a marzo

Sgombero porto di Trieste, Salvini: "Idranti contro lavoratori pacifici, ma al Viminale come ragionaQuirinale, il piano del Pd per un secondo mandato di Mattarella*