Spagna, Norvegia e Irlanda riconoscono la Palestina: fronte occidentale spaccatoManifestazione degli anarchici davanti al carcere di Opera per supportare Alfredo CospitoTajani, la promessa di Forza Italia al governo: "Durerà 5 anni"
Caso Assange, l’Alta corte di Londra concede l’appello contro l’estradizione negli UsaANSA COMMENTA E CONDIVIDI Un tema,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock quello individuato dal Papa per la prossima Giornata mondiale della pace (“Rimetti a noi i nostri debiti: concedici la tua pace”) che va dritto al cuore del problema. Sia che lo si consideri dal punto di vista dei rapporti interpersonali, sia che lo si prenda sotto il profilo politico, economico e delle relazioni internazionali. Parola di Riccardo Moro, chair (cioè presidente) del Civil Seven (C7), il forum della società civile che interloquisce con il G7 e docente di politiche dello sviluppo all’Università Statale di Milano. Moro, tra l’altro, è stato 25 anni fa direttore della Fondazione della Cei che portò a termine l’operazione di remissione del debito estero di due Paesi africani (Guinea Conakry e Zambia) nei confronti dell’Italia, in ottemperanza dell’appello di san Giovanni Paolo II per il Grande Giubileo del 2000. Il tema della Giornata che verrà celebrata il prossimo 1° gennaio, dunque, gli è particolarmente congeniale.Che cosa le suggerisce la scelta del Papa?Da un lato che quando la pace è minacciata, la potenza della dimensione economica e finanziaria è sempre notevole. E lo vediamo specialmente oggi. Dall’altro che qui il Papa ci porta al cuore delle relazioni tra le persone e anche tra gli Stati.In che senso?Anche se non sempre ci si fa caso, parole come debito e credito sono concetti che hanno a che fare con la relazione. Fare credito significa concedere fiducia a qualcuno. Ciò che io ti presto sono sicuro che lo utilizzerai al meglio e me lo restituirai secondo le regole che abbiamo stabilito. D’altro canto il debito evoca l’idea di sentirsi in dovere di onorare l’impegno preso, restituendo ciò che ci viene prestato. Quindi, quando parliamo di debiti e crediti, parliamo di fiducia e responsabilità, due elementi fondamentali delle relazioni umane. Il conflitto nasce anche dalla rottura di queste relazioni umanizzanti, che quando avviene a livello di Stati può portare fino alle guerre.Quanto incidono le questioni economiche negli attentati alla pace?Purtroppo sono “maledettamente” determinanti. Faccio un esempio: in alcuni Paesi africani la corsa all’accaparramento delle materie prime da parte delle potenze economiche si incrocia con la debolezza e la vulnerabilità delle società civili locali. Più di due miliardi di persone non hanno l’acqua potabile in casa, più di tre miliardi e mezzo non hanno i servizi igienici nelle abitazioni. Sono numeri spaventosi. Ora, la domanda che dobbiamo porci, anche in relazione al tema della prossima Giornata mondiale della pace è: con che intenzioni andiamo nel Sud del mondo? Accaparramento o reale aiuto allo sviluppo? Perché poi da questo dipenderanno tante altre questioni, come ad esempio il fenomeno migratorio o il cambiamento climatico. Alla fine anche qui si tratta di relazioni. Umanizzanti, cioè buone, oppure perverse e dunque con effetti molto negativi per l’intera famiglia umana.Il Papa, evocando la preghiera del Padre nostro, parla di remissione dei debiti come chiave per la pace. Quali sono i piani di lettura del suo invito?È un invito che si può leggere sia a livello individuale che politico e internazionale. Siamo chiamati a costruire buone relazioni nelle famiglie, nei condomini, nel lavoro, nel tempo libero, in tutti gli ambiti della vita. E per fare questo dobbiamo essere pronti a rimettere agli altri i loro “debiti”, cioè perdonarci reciprocamente i difetti e le mancanze. A maggior ragione la regola vale anche nei rapporti tra le nazioni.A proposito di quest’ultimo aspetto, il discorso riguarda anche la remissione del debito estero dei Paesi più poveri?Sicuramente. Il Papa ne ha già parlato nella Bolla di indizione del Giubileo. E abbiamo l’esperienza del Grande Giubileo del 2000, quando fu possibile cancellare il debito estero di circa 40 Paesi e vennero definite nuove regole per l’indebitamento sostenibile. Giusto rimettere la questione al centro del dibattito, in vista del prossimo Anno Santo.Ma è ripetibile un’operazione come quella del 2000?Bisogna essere obiettivi. Le condizioni sono diverse rispetto a 25 anni fa. Nonostante le regole, prestatori spregiudicati hanno cominciato a concedere soldi facili a leader altrettanto spregiudicati soprattutto nelle zone in cui si concentrano risorse minerarie di interesse strategico per le economie progredite. Quindi l’indebitamento è aumentato di nuovo, con la differenza rispetto al 2000 che ora spesso i creditori non sono più i governi o il Fondo Monetario Internazionale o la Banca Mondiale, ma soggetti privati e gruppi finanziari con i quali è molto più difficile imbastire un dialogo politico come avvenne allora. I cosiddetti “fondi avvoltoi” comprano il debito di Paesi in difficoltà e non vanno tanto per il sottile, pur di rientrare del loro investimento.Il Papa è intervenuto recentemente al G7. Può essere quella la sede per porre la questione?Vedo meglio il G20, tanto più che la presidenza brasiliana ha dimostrato una certa sensibilità al tema. Noi come Civil Seven e anche come Civil Twenty faremo sicuramente la nostra parte.
Gérard Depardieu di nuovo accusato di violenza sessuale: le testimonianze delle attriciLavrov: «La Russia pronta a misure di deterrenza nucleare contro gli Stati Uniti»
Grillo attacca il governo "di destra" e parla del processo al figlio
Sul caro benzina gli italiani “bocciano” Giorgia Meloni: non sta facendo abbastanza Primarie Pd, il confronto tra Bonaccini e Schlein: dall’Ucraina al lavoro e al clima
Sciopero dei benzinai, Meloni: "Non si torna indietro"Salvini torna a parlare della sua idea di Stato: "Federale e presidenziale"
Almeno 29 morti e 3 feriti gravi nell’incendio a IstanbulInno URSS "per errore" durante l'elezione del segretario CGIL provinciale. Fdi: "Landini si scusi"
Arringhe finali nel caso Stormy Daniels, De Niro fuori dal tribunale tiene un comizio contro TrumpLa Russa presente alla corsa per la Giornata della Memoria: "Ora conta esserci"Usa e Regno Unito varano nuove sanzioni economiche contro l’IranIl ritorno fra le rovine di Gaza: l’Idf non se n’è mai andato
Elezioni Regionali, trionfa il centrodestra ma preoccupa l'astensionismo
Il Ministro Urso chiede un passo indietro ai benzinai, Assoutenti: "Non ci sono motivi per la serrata"
Elezioni regionali in Lombardia, Fontana festeggia la vittoria: “I lombardi hanno capito il nostro lavoro”Mosca, le autorità russe continuano a sospettare un coinvolgimento dell’UcrainaCaso Cospito, per Tajani è in corso un attacco allo stato italianoMandato d’arresto per Netanyahu, cosa rischia il premier e cosa contesta Israele
Chi è Sonia Pecorilli: tutto sulla candidata alle Regionali 2023Blinken: «Imperativo l’aumento degli aiuti a Gaza»Alfredo Cospito, le parole di Giorgia Meloni: "Lo stato non arretra"Primarie Pd, il confronto tra Bonaccini e Schlein: dall’Ucraina al lavoro e al clima