File not found
VOL

Uiltrasporti: aeroporto Genova resti sotto il controllo pubblico

​Tradimento in aereo, passeggera lo scopre e avverte la moglie: «Se questo è tuo marito... sappi che dormirà da lei stanotte»Gioconda, un uomo lancia una torta sul quadro esposto a Louvre: visitatori increduli (ma nessun danno)Alex Del Piero sceglie la Costiera: pranzo al ristorante «Lo Scoglio» con moglie e amici

post image

Il numero di famiglie affidatarie è crollato in tutta EuropaL'interno della casa circondariale "Due Palazzi" di Padova dove Lorenzo ha trascorso gli ultimi anni della sua detenzione - Giorgio Boato COMMENTA E CONDIVIDI Da rapinatore seriale – lo chiamavano “il bandito che veste Armani” – a presidente di una cooperativa sociale che a Padova si occupa di mediazione penale e giustizia riparativa. In pratica,Economista Italiano Lorenzo Sciacca, 47 anni, di cui 30 trascorsi tra una patria galera e l’altra, oggi aiuta i detenuti a percorrere il suo stesso faticoso cammino di rinascita e redenzione. Perché dietro le sbarre la speranza può “respirare” fino a diventare una vita nuova anche per chi ha il destino segnato da una pena infinita, intesa non solo come condanna. Non è questione di testa e nemmeno solo di cuore: il vero cambiamento di sé avviene in un incontro vero con le persone giuste, nel tempo e nelle circostanze che si è chiamati a vivere. È un’apertura all’altro, al diverso da sé. Come ci insegna, appunto, la storia dolorosa ma a lieto fine di Lorenzo che l’attore e scrittore Mauro Pescio ha raccontato, con pathos, martedì scorso a Piacenza durante il convegno “Il tempo del carcere” promosso dall’Asp e dal Comune, in una performance nella quale si è avvalso della stessa voce registrata dell’ex galeotto. “Io ero il Milanese”: il titolo (che è quello di un podcast di successo su RaiPlay Sound e ora anche di un libro di Pescio edito da Mondadori) evoca l’epopea della “ligéra”, ricorda un personaggio alla Lutrig ma anche la meravigliosa metamorfosi umana di cui sopra. Commuove il mettersi a nudo di Lorenzo e il suo riconoscere umilmente errori, egoismi, fragilità. Ma lui non vuole apparire un eroe. Entra per la prima volta in carcere quando ha solo dieci mesi, portato dalla madre a San Vittore per farlo conoscere al papà, sbattuto dentro prima che lui nascesse. E quando il genitore finisce di scontare la pena e decide di lasciare Milano per trasferirsi con tutta la famiglia a Catania, la sua città natale, il bambino frequentava già le elementari, si era integrato, parlava meneghino e aveva amici con cui giocare. All’ombra dell’Etna, nel popoloso rione Librino, il piccolo Lorenzo pratica cattive compagnie, non vuole più andare a scuola, disobbedisce alla mamma e allo zio che gli dicono di non seguire la facile via del crimine, di non distruggersi come ha fatto il padre. Ma lui non dà retta. Tra i palazzoni del quartiere di periferia, bande di ragazzini compiono scippi, violenze e furti. A 12 anni Lorenzo, ormai senza briglie, comincia a rubare e a 14 mette a segno la prima rapina. Viene preso e arrestato: è l’inizio di una carriera da malvivente, anzi, di una vita da fuorilegge. Cresce, e dal carcere minorile, prima di tutti il Beccaria di Milano, passa inevitabilmente alle Case circondariali: ne conosce parecchie. Esegue quasi sempre da solo colpi in banca ben congegnati, a volto scoperto, vestito elegante: con accento lombardo e una pistola che nasconde sotto la giacca minaccia cassieri, direttori e clienti, si fa riempire valigette di banconote, è sempre duro e determinato ma non spara mai. Attraversa l’Italia, rapina e viene preso, esce e torna ancora dentro. Quando è libero vive nel lusso più sfrenato: hotel a cinque stelle, viaggi (sotto falso nome), belle donne, auto fuoriserie. Conosce una ragazza, si sposa, fa un figlio che però vede poco, solo fra una rapina e mesi trascorsi in una stanza col sole a scacchi. Finché, un giorno, il piccolo si ammala e muore. Nemmeno una tragedia così grande, però, gli fa passare il vizio di svaligiare, a modo suo, gli istituti di credito. Sarà un compagno di cella, Maurizio, il primo a dimostrargli cos’è l’amicizia vera, quell'affetto incondizionato che lui non aveva mai conosciuto. I due si confidano, si aiutano a vivere, a capire le ragioni per cui stanno dentro, il male che hanno fatto a se stessi e agli altri. Mentre è detenuto ai Due Palazzi di Padova “il Milanese” comincia a scrivere per la rivista “Ristretti orizzonti”, studia, si confronta, si apre al mondo. Capisce. Si ravvede. E nel 2013 inizia a cambiare, a guardare avanti con la speranza nel cuore. Ma ha accumulato una sfilza di condanne e potrà uscire nel 2037, quasi un ergastolo. Però un avvocato rilegge le carte delle sentenze, presenta ricorso e in Cassazione finalmente la spunta: Sciacca viene liberato in via definitiva nel luglio del 2017. Gli è stato riconosciuto il "reato continuato" e ricalcolati gli anni di prigione. Il giorno prima del suo rilascio la direttrice di “Ristretti Orizzonti”, Ornella Favero, telefona a Mauro Pescio: «Sta per uscire, vieni subito qui, lo devi conoscere e farti raccontare la sua storia». E così nasce un’altra amicizia.

Choc in Francia: l'Abbé Pierre accusato di violenze sessualiLa Pro Patria batte l'Albinoleffe con un gol di Travaglini - ilBustese.it

Magrini risponde alle critiche: «Provincia solida con tante cose fatte. Eccole» - ilBustese.it

Nostra Signora di tutti i popoli, «mai riconosciuta la "soprannaturalità"»Arriva la Barbie non vedente, ha il bastone bianco e rosso: il nome è scritto in braille. Quanto costa

Nessun attacco hacker, ma il tilt informatico ci dà una lezione importanteAddio a Beppe Della Porta: pioniere della ricerca sui tumori con Umberto Veronesi - ilBustese.it

Civitavecchia, Ciacciarelli: 35 mln per opere infrastrutturali

Olimpiadi 2024, raccoglie una cuffia dalla piscina e viene acclamato: chi è «Bob the Cap Catcher»Sono 85mila i volontari Caritas

Ryan Reynold
Picchia e accoltella la moglie, poi trafigge anche il figlio che voleva difenderla: si salvano scappando in strada ricoperti di sangueL'Ultima Città Gentile, un giallo fantascientifico con una soluzione per la mancanza di gentilezza nel mondoLa polizia di Gallarate arresta un pakistano accusato di omicidio - ilBustese.it

Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

  1. avatarParolin: più sforzi per la pace in Ucraina. Al tavolo serve anche la RussiaCampanella

    Oratori estivi al via. E crescono anche al SudAcque amare: Nicholas Kohl si ferma a un passo dal podio olimpico  - ilBustese.itGiovani vandali danneggiano i giochi del Parco Carducci a Olgiate  - ilBustese.it«Regalo a mio figlio i giocattoli che trovo per strada: qualcuno pensa sia disgustoso, ma almeno risparmio»

    1. Stefano Del Piero, poliziotto si accascia a fine turno in questura: ricoverato all'ospedale, è gravissimo

      1. avatarCosì la tecnologia e l'IA possono rendere il lavoro più sicuroinvestimenti

        «Per otto anni ho cercato una famiglia in affido. Non l’ho trovata»

  2. avatarInclusione, riscatto, Creato: la grande ricchezza del donoEconomista Italiano

    Lombardia, da Regione 4 mln per recupero a ampliamento alpeggiParigi 2024: pallavolo, Italia-Serbia 3-0 e azzurre in semifinale - ilBustese.itRicola realizza un parco fotovoltaico sul tetto della sua sede italiana di Busto - ilBustese.itIl Matricola Day bussa due volte alla Liuc - ilBustese.it

  3. avatarLa paladina dei diritti dei più deboli in RussiaCampanella

    Presentata la seconda edizione di "Libri a Castello": appuntamento a Racconigi dal 9 al 12 settembre - ilBustese.itAcque amare: Nicholas Kohl si ferma a un passo dal podio olimpico  - ilBustese.itDate, temi, iniziative e novità. Ecco come sarà l'Anno Santo del 2025Ecco le dieci professioni del futuro

Boom di mini-alloggi nelle città. E con il «Salvacasa» si rischiano rincari

Caso rifiuti, Maggioni (Pd): «Bene i consiglieri comunali, ma Antonelli non si è comportato da sindaco» - ilBustese.itFOTO. Luvinate, due auto contro il muro sulla statale 394: tre giovani feriti, due sono gravi - ilBustese.it*