Elezione del Presidente della Repubblica, perché il voto è segreto?Chi potrebbe dover tornare in smart working e da quando?Green pass ai guariti, dal 6 gennaio il rilascio sarà automatico: le novità
Quirinale, il linguaggio politico: chi è il candidato di bandiera?Non è obbligatoria e incontra molti ostacoli,èancorauntabùMACD tra mancanza di fondi e ostilità di gruppi politici. Educare al consenso e alle differenze, alla salute sessuale e ai diritti riproduttivi resta un’attività a macchia di leopardo nelle scuole. Con grandi differenze tra nord e sudTutti gli articoli di Tempo pieno, la scuola di DomaniSfide tra adolescenti che prevedono sesso senza preservativo: una notizia che ritorna ciclicamente sui media. Ma non ci sono dati, né fonti. La disinformazione crea allarmismo e alimenta stigma e pregiudizi oltre a rappresentare il sesso come qualcosa di spaventoso. Per non diffondere fake news e garantire un approccio positivo alla sessualità è necessario dare informazioni corrette. Un punto di partenza è l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole. In Italia, però, queste attività non sono obbligatorie, quindi ogni scuola si organizza in modo diverso in base alle risorse disponibili.AutogestioneCi sono studentesse e studenti che sul tema della sessualità si autorganizzano per avere dei momenti di confronto con persone esperte. È il caso dell’associazione Selene, un gruppo di ostetriche, che tiene dei corsi di sessuo-affettività in alcune scuole di Roma. Molto spesso, però, si scontrano sia con il poco interesse verso il tema, ma anche con la mancanza di fondi da investire in questo tipo di progetti.I corsi di associazione Selene partono dall’anatomia perché «trattare determinati argomenti senza conoscere il corpo diventa difficile», spiegano le ostetriche a Domani. Si affrontano anche le infezioni sessualmente trasmesse e si parla di contraccezione. Una parte è dedicata al consenso ed è tenuta da un’antropologa. Inoltre, Giulia Ariani, ostetrica dell’associazione Selene, precisa che «si guarda alla sessualità mettendo al centro il piacere e non solo focalizzandosi sulle malattie che ti puoi prendere o sul rischio di una gravidanza». I percorsi organizzati dall’associazione sono interattivi e si focalizzano sulle persone, sul benessere e sulla salute creando dei momenti di dialogo. CulturaChi ha paura del gender? Intervista a Judith Butler: «La destra al potere sta erodendo i nostri diritti»Sofia MattioliFormazione dei docentiIl tabù e il silenzio su ciò che riguarda il sesso spingono le persone giovani a cercare da sè le informazioni che riguardano la sessualità. «Non se ne parla o se ne parla poco e male. Se se ne parla a scuola ai ragazzi o a delle persone più piccole il pensiero dominante è che cresceranno deviati», afferma con amarezza Federica Cocuzzoli, un’altra delle ostetriche dell’associazione Selene.Fare educazione sessuo-affettiva non può limitarsi a nozioni base sulla sessualità, «non può essere esclusivamente una chiacchierata con un’infermiera, una psicologa, un’ostetrica che vengono e ci insegnano a mettere il preservativo. È una cosa molto più grossa che riguarda le relazioni, la crescita delle persone e che riguarda l’idea di costruire una scuola dove tutte le persone possano sentirsi a proprio agio e dove ci si può esprimere liberamente», sostiene Elena Fierli, formatrice che fa parte dell’associazione SCOSSE che propone percorsi formativi per docenti che vogliono lavorare sull’educazione al genere e alle differenze. In questo quadro diventa fondamentale coinvolgere anche le docenti e i docenti. «C’è una nicchia di persone che lavorano dentro alla scuola e che sono consapevoli di quanto sia importante parlare di tutta una serie di temi; molte altre invece non li considerano importanti e si chiedono qual è il legame che possono trovare tra la loro materia e una prospettiva di genere», afferma Fierli. VociL’importanza di insegnare l’educazione sessuo-affettiva nelle scuoleProposte di leggeL’argomento dell’educazione sessuale e affettiva nelle scuole italiane è da tempo oggetto di dibattito. Risale al 1975 il primo disegno di legge sull’educazione sessuale in classe che venne proposto dal Partito Comunista, primo firmatario della proposta di legge il deputato Giorgio Bini. Quarantanove anni dopo la situazione non è molto cambiata, infatti in Italia non esiste ancora una legge che introduce l’educazione sessuo-affettiva nelle scuole nonostante a livello internazionale varie linee guida – come quelle dell’organizzazione mondiale della Sanità (Oms) – sottolineano l’importanza dell’educazione sessuale nel contesto scolastico.Spesso si torna a parlare della necessità di migliorare le attività di educazione sessuale e affettiva, soprattutto dopo casi di violenza e femminicidi. Ma sono interventi sporadici e che mostrano lacune. È in questo contesto che si inserisce il piano “Educare alle relazioni” del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. TecnologiaL’educazione delegata ai porno, tra sesso violento e traumiUno sguardo all’EuropaIn Italia è inevitabile scontrarsi con l’opposizione della chiesa cattolica, di determinati gruppi politici e di alcune famiglie che fanno da ostacolo all’implementazione dell’educazione sessuale. Parlare di educazione sessuo-affettiva nelle scuole, di salute sessuale e di diritti riproduttivi è ancora un tabù.L’Italia è uno dei pochi paesi europei dove l’educazione sessuale nelle scuole non è obbligatoria per legge. Oltre che in Italia, l’educazione sessuale a scuola non è obbligatoria in altri sei Paesi dell’Unione europea: in Ungheria, Bulgaria, a Cipro, in Romania, in Lituania e Polonia. Alcuni di questi Paesi (Ungheria, Bulgaria e Lituania) sono gli stessi che hanno ostacolato l’adesione dell’Ue alla Convenzione di Istanbul, ossia il trattato internazionale che pone come obiettivi fondamentali la prevenzione e il contrasto della violenza nei confronti delle donne e della violenza domestica. Ciò fa emergere come la lotta per la prevenzione della violenza di genere e le campagne per l’introduzione dell’educazione sessuo-affettiva siano intrinsecamente connesse.Materia obbligatoria?Fare educazione sessuo-affettiva a scuola non significa, però, rendere questi percorsi tutti uguali. «Nelle scuole i progetti e i laboratori di educazione alla sessualità e all’affettività non devono diventare delle materie di insegnamento perché una materia genera un giudizio, deve esserci un professore che te la insegna e cosa ti insegno? Ti insegno la scientificità del sesso? In realtà è più utile dare delle informazioni rispetto alla sessualità non stereotipate e improntate al rispetto», afferma Fabrizio Quattrini, sessuologo clinico e presidente dell’istituto italiano di sessuologia scientifica di Roma.Rendere obbligatoria l’educazione sessuo-affettiva permetterebbe da un lato di creare dei programmi uniformi sul territorio, dall’altro però «introdurla come una vera e propria materia può far venir meno il reale interesse e può cambiare il modo in cui ci si approccia alla sessualità», sostiene Ariani.Al di là di educazione sessuale obbligatoria sì o no, una cosa è certa: «Si devono cominciare a educare le persone molto piccole all’attenzione e al rispetto verso le altre persone; quindi lavorare sul consenso e sulla conoscenza del proprio corpo», afferma Fierli. Nonostante una maggiore consapevolezza, però, continua a esserci un forte conservatorismo etero patriarcale. CulturaLe gravidanze indesiderate? Sono un problema “da maschi”Alice Valeria OliveriPercorsi frammentatiOggi le attività di educazione sessuo-affettiva faticano ad affermarsi e sono lasciate alla buona volontà dei singoli e delle singole dirigenti scolastiche.Uno studio fa un quadro della situazione italiana tra il 2016 e il 2020: su un totale di 232 attività di educazione sessuale, 19 sono quelle svolte nelle scuole secondarie e 13 nelle scuole primarie. La maggior parte di questi percorsi (65%) è stata condotta da organizzazioni della società civile.In merito alla localizzazione di questa attività, l’analisi ha mostrato una distribuzione geografica che vede al primo posto l’Italia centrale con 94 attività (42,9%), 87 (39,7%) si sono svolte al nord e 38 (17,4%) nel sud.Come spiega Quattrini: «Negli anni ‘90 c’è stato il boom di informazioni soprattutto legate alle infezioni trasmesse sessualmente. Molti dei progetti che venivano fatti nelle scuole superiori, erano mirati alla prevenzione. Dal 2010 in poi c’è stato un crollo dell’interesse e purtroppo l’educazione sessuo-affettiva si fa a macchia di leopardo». Quello che emerge è un Paese che viaggia a due velocità con una netta contrapposizione fra nord e sud.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFrancesca PolizziGiornalista
Covid, il ministro della Salute Speranza: "Numeri in crescita. Valuteremo congruità misure"Covid, sospensione Green Pass ai positivi: si attende il via libera del Garante della Privacy
Andrea Gibelli traccia il bilancio del 2021 di FNM
Quirinale, la variante Omicron porterà ad una conferma di Mattarella?Sileri minacciato dai No Vax su Telegram: "Spezzategli la schiena"
Nuovo decreto Covid in arrivo: importanti novità per la scuolaCorsa al Qurinale: potrebbe essere Ilaria Capua il successore di Mattarella? L'ipotesi di Conte
Giorgia Meloni: “Il Mattarella bis perché i partiti vogliono tirare a campare”Campania, De Luca: “Scuole medie ed elementari verso la chiusura fino a fine gennaio”
Scuola, Bianchi incontra i sindacati: “Nessun posticipo, si tornerà in presenza”Operazione scoiattolo, Sgarbi: "Domani riprendiamo le chiamate con Berlusconi. Il primo? Ciampolillo"Brunetta sullo smart working: "Basta fare finta di lavorare a casa"Draghi, I possibili piani per un "Governo bis" nel caso in cui dovesse salire al Colle
La demenza servile della stampa che applaude Mario Draghi prima ancora che apra bocca
Covid, governo Draghi verso una nuova stretta: da gennaio al lavoro solo se vaccinati
Covid, Speranza firma nuova ordinanza: “Basterà il Green Pass per gli arrivi da UE”Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte si rivolge agli italiani: "Il Governo deve fare la sua parte"Il sondaggio di Pagnoncelli: 2 italiani su 3 favorevoli all'obbligo vaccinaleScuole, Bianchi: "Dal 10 gennaio si torna in presenza. Regioni possono disporre chiusure isolate"
Covid, ipotesi vaccino bambini under 5. Il sottosegretario Costa: "Possibile arrivo entro fine marzo"Elezione del Presidente della Repubblica, Berlusconi: “Con Draghi al Quirinale, elezioni anticipate”Conte sul Mattarella bis: “Non hanno preso piede candidature che dividono”Elezioni Quirinale, Salvini su Draghi: "Toglierlo dalla presidenza del Consiglio sarebbe pericoloso"