File not found
Capo Analista di BlackRock

Divieto di cellulari a scuola, Valditara e la nostalgia di un mondo che non esiste più

"Rifletteremo" ma dopo la Sardegna Meloni teme l'Abruzzo - Tiscali NotizieAnche Berlino impone i test Covid per chi arriva dalla CinaMeloni al Consiglio d’Europa, Macron apre: “Non bisogna lasciare l’Italia da sola sui migranti”

post image

Al via "Abruzzo in Salute", investimento da 5 milioni in 3 anni - Tiscali NotizieÈ la corsa che per sopravvivere ha bisogno di scansare il progresso e custodire il suo tesoro – il pavé – dall’avanzata della civilizzazione. C’è riuscita grazie a un’idea venuta nel 1968 al corridore Jean Stablinski. Suggerì agli organizzatori un tratto di strada conosciuto da ragazzo,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock quando aveva lavorato nelle miniere. Così la crudeltà della foresta di Arenberg è entrata nel percorsoL’uomo che ha salvato la Parigi-Roubaix dal progresso abitava non lontano dal traguardo. Si chiamava Jean Stablinski e oggi anno, il venerdì prima della corsa, quando le squadre andavano in ricognizione all’inferno, lui ti aspettava all’ingresso della miniera, come se ti aprisse la porta di casa sua. Jean è morto nel 2007 a 75 anni, ma prima ha raccontato la sua vita con generosità, con l’idea di preservare la memoria dall’oblio.Con lo stesso spirito, quello di non perdere qualcosa di unico e di prezioso, nel 1968 aveva salvato quella che è la corsa più bella e insieme più feroce del mondo. Una corsa che per sopravvivere ha bisogno di scansare il progresso, e di custodire il suo tesoro – il pavé – dall’avanzata della civilizzazione. Nella zona più industrializzata della Francia, i sindaci spingono per asfaltare tutto il possibile, e rendere i trasporti più facili, più veloci, più tutto. Ma la tradizione, i ricordi, il passato, hanno un tempo diverso, ed è in quel tempo che si corre ogni anno la Parigi-Roubaix. Quest’anno sarà la numero 121 della storia. La ripulitura del pavé - EPALui e AnquetilJean era nato all’estremo nord della Francia nel 1932 da padre polacco, Martin Stablewski, e dalla sua seconda moglie. Aveva appena compiuto otto anni quando suo padre morì, schiacciato da un camion tedesco mentre una pattuglia gli controllava i documenti. Quando raccontava questa parte della storia, gli occhi dell’ultrasettantenne Stablinski si riempivano ancora di lacrime. Alla fine della guerra, Jean aveva quattordici anni e andò a lavorare in una zincheria. Per arrotondare, suonava la fisarmonica ai balli. Fu così che incontrò un corridore, e cominciò a seguirlo alle gare. Sapeva già soffrire, imparò presto anche a vincere.Lasciò la zincheria per andare a faticare in miniera, intanto si allenava e passava da una squadra all’altra. A vent’anni firmò il primo contratto è diventò totalmente corridore. L’anno dopo conobbe Jacques Anquetil, che era di poco più giovane di lui e subito diventò suo amico e compagno di squadra. Nella sua carriera Stablinski vinse un campionato del mondo, nel 1962 a Salò, una Vuelta, un’Amstel Gold Race, una Parigi-Bruxelles e quattro campionati di Francia. Mai una volta la Roubaix, che pure corse undici volte, arrivando al traguardo in dieci occasioni. Fu compagno di stanza di Anquetil per undici anni, depositario dei segreti della sua vita eccessiva e scandalosa. Fino al 1967, quando successe il fattaccio. EPALui e PoulidorGià Anquetil non aveva gradito che Stablinski al Tour de France avesse corso in appoggio al suo eterno rivale, Raymond Poulidor, e all’altro leader della nazionale francese, Lucien Aimar, che il Tour l’aveva vinto l’anno prima. Alla fine quel Tour lo vinse ancora un francese, Roger Pingeon, e l’apporto di Stablinski fu decisivo. Un giorno di settembre Anquetil – che aveva sempre bisogno di gregari nella vita di tutti i giorni – chiese a Stablinski e Aimar di portargli la macchina, e mentre correvano da lui ebbero un incidente. Anquetil non era assicurato, pretese un risarcimento da loro e visto che nessuno dei due poteva permetterselo pensò bene di fare un ordine nel negozio di elettrodomestici di Stablinski, e di non saldarlo. Bell’amico. Alla fine della stagione Stablinski lasciò la Bic di Anquetil per passare alla Mercier di Poulidor, il colmo del tradimento. CulturaLa ricerca del futuro nel passato. Perché il ciclismo corre sulla ghiaiaJean però non tradì mai la sua corsa, e anzi l’anno dopo la salvò da morte certa. Quel 1968 era cominciato male per lui: aveva vinto nell’inverno nel ciclocross, ma si era preso un’influenza che non passava mai. Capì che sarebbe stata la sua ultima stagione da corridore, ma aveva un ultimo grande obiettivo. La Parigi-Roubaix, ad aprile.L’invenzione della forestaQuella specie di corrida nel grigio del nord del Paese, che per Jean era casa, sembrava destinata a scomparire perché i francesi si ostinavano ad asfaltarne un po' tutti gli anni. Ormai erano rimasti ventidue chilometri di pavé in tutto, e infatti l’anno prima era finita in volata, come una corsa qualsiasi. Stablinski si ricordò di Arenberg, dove aveva fatto il minatore da giovane («ma non abbastanza per dire che ho sofferto»), ne parlò con gli organizzatori, ci furono molte discussioni sulla crudeltà di quel tratto, ma alla fine il percorso piegò verso est diventando quello che conosciamo oggi. La caduta del belga Greg Van Avermaet nel 2014 - EPAQuel sentiero in mezzo ai boschi, lungo due chilometri e quattrocento metri, si rivelò il più struggente e fascinoso dei settori acciottolati, il simbolo della corsa più dura del mondo. In quel rivoluzionario ‘68 vinse Eddy Merckx, Stablinski aiutò il suo nuovo capitano Poulidor a chiudere al sesto posto e arrivò ventiquattresimo al suo ultimo traguardo nel velodromo. All’uscita del tratto di Arenberg aveva intravisto i suoi antichi amici minatori, con i caschi e le lanterne. Capì così di aver trovato la sua vocazione. A fine anno smise di correre e diventò esploratore di pavé: quando non era impegnato a fare il direttore sportivo (lo chiamavano il mago, o qualche volta la volpe, scoprì tra gli altri Lucien Van Impe e Bernard Hinault) andava in giro per il nord della Francia e ogni anno aggiungeva un pezzo di pavé alla corsa che tutti chiamano inferno.Ormai le miniere sono chiuse, ma finché c’è stato Stablinski, i vecchi minatori tornavano lì tutti gli anni nel giorno della Roubaix: per loro era una specie di rimpatriata in cui la sofferenza dei corridori diventava la più preziosa rappresentazione della loro vita in miniera. Il belga Stan Dewulf a fine corsa nel 2021 - FOTO EPALe mutazioni della RoubaixDipende dagli anni. Se piove diventa un inferno di fango. Se è asciutto, i corridori si tramutano in maschere di polvere. Foresta non è il nome vero di Arenberg. Sulle mappe ufficiali è la Drève des Boules d'Hérin. Una drève è una sorta di viale alberato. Sono stati i cantori del ciclismo a inventarsi tutti i diversi nomi con cui conosciamo Arenberg. Trouée, foresta, anzi letteralmente varco, squarcio, apparve fin dagli anni Settanta. Spesso i corridori la chiamano la Tranchée, perché lì le guerre sono state di trincea, e non c’è nome più adatto a rievocare quel dolore.Arenberg l’aspetti per un anno, e poi il gruppo ci arriva che sembra una muta di cani, vanno a sessanta orari con la frenesia di stare in testa, perché solo così sei certo che nessuno ti cadrà davanti. Proprio per questo le ore di vigilia sono passate a discutere di una chicane che limitasse la velocità. All’inizio la foresta è in leggera discesa, precipiti senza poterci fare niente. Le pietre sono rotte, appuntite, sgraziate. Dentro la foresta, che è buia, e fredda, si cade e si fora, si fora e si cade. Chi miracolosamente evita tutti questi destini cattivi, può immaginare di arrivare primo a Roubaix e cambiarsi la vita.«Sono stato l’unico corridore a passare sia sotto sia sopra», diceva il vecchio Jean ridendo, e alludeva a quando faceva il minatore per pagarsi la prima bicicletta da corsa. Quando non c’è la Parigi-Roubaix, la foresta di Arenberg è un po' meno inferno di come uno se la immagina. Durante quelle ricognizioni rituali Stablinski ascoltava i corridori bestemmiare il loro destino in lingue sconosciute, sorrideva fiero e diceva sempre che bisognerebbe tornarci a metà maggio, quando sotto gli alberi è pieno di minuscoli mughetti che profumano di paradiso. Nei 364 giorni senza la corsa, torna ad essere il nascondiglio delle coppie clandestine, che parcheggiano all'ingresso delle vecchie miniere, sperando che nessuno osi rompere l’incanto. Ognuno è libero di scegliersi l’inferno che preferisce.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediAlessandra Giardini

C’è il sì dell’aula: comincia il nuovo governo Sánchez. E le destre danno battagliaVon der Leyen apre su un price cap temporaneo al prezzo del gas per l’elettricità

Temporali e grandine, è allerta meteo in tutta Italia - Tiscali Notizie

Alluvione in Emilia-Romagna, la Schlein: "Basta negazionismo sulla crisi climatica"Nasce lo European Focus. Nove media creano un appuntamento settimanale per il dibattito europeo

Lollobrigida sulla parola "razza": da abolire se la sua accezione è sempre negativaSondaggi politici: calano Fratelli d'Italia e Partito Democratico

Thales Alenia Space festeggia i 40 anni degli stabilimenti di Roma e L’Aquila - Tiscali Notizie

L’onda nera è arrivata anche in Spagna. Pedro Sánchez all’azzardo del voto anticipatoAbruzzo, Marsilio visita i comuni di Altino. Roccascalegna e Bomba - Tiscali Notizie

Ryan Reynold
Da martedì arriva il maltempo: pioggia, vento e freddo. Le previsioni per i prossimi giorni - Tiscali NotizieVon der Leyen inaugura il gasdotto tra Grecia e Bulgaria: «Ora indipendenti da Mosca»Le destre contro le riforme Ue. Il Ppe le boicotta e si spacca

analisi tecnica

  1. avatarPensioni ed ecologia infiammano le proteste in FranciaProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    L’Europa di Domani, Mario Monti: «Meloni rigorista piace ai mercati. I veri patrioti sognano l’Europa»Uccisione orsa, Pecoraro Scanio "Atto contro simbolo parco Abruzzo" - Tiscali NotizieSvezia e Finlandia venderanno armi alla Turchia, Stoccolma lavorerà sui militanti curdiAbruzzo, alla premier Meloni regalato un bassorilievo con il rosone di Collemaggio - Tiscali Notizie

    1. I No pass manifestano sugli Champs-Elysées, la polizia usa i lacrimogeni

      1. avatarLa Commissione chiede più poteri per imporre l’austerità energeticaCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

        "Viva la Movida", musica e meno alcol per divertirsi responsabilmente - Tiscali Notizie

  2. avatarTraffico di droga in Basilicata, 24 misure cautelari - Tiscali NotizieEconomista Italiano

    Vittorio Sgarbi condannato per diffamazione: aveva definito Rocco Casalino «una checca inutile»La Basilicata resta al centrodestra, tre donne su 20 in consiglio - Tiscali NotizieDall’energia ai migranti. L’intesa pragmatica tra l’eccezione Sánchez e l’anomalia MeloniTruffa da 24 milioni, sequestrati in Abruzzo 10 impianti fotovoltaici - Tiscali Notizie

  3. avatarAbruzzo, la Coppa del mondo di sci (nordico) nel Parco. Il progetto che indigna gli ambientalisti - Tiscali NotizieETF

    Week end tra sole e temporali: le previsioni meteo per il 27 e 28 maggio - Tiscali NotizieSondaggi politici: Meloni in calo, cresce il PdCaro affitti, la Bernini ammette: "Il problema esiste e non va nascosto"Per la ministra degli Esteri tedesca Putin è isolato come mai prima

    VOL

European Focus 6. L’ambientalismo non è la solita zuppa

Balneari, l’Ue contesta l’esito della “mappatura” delle spiagge: inclusi anche porti, scogliere e aree industrialiC’è l’accordo dei governi sull’austerity energetica. Ma il piano di Bruxelles ne esce indebolito*