L'annuncio di Cattleya: la strage di Erba diventerà una serie tvNapoli, latitante da due anni: i carabinieri lo trovano pedinando la moglieSanta Maria di Leuca, il tacco d'Italia si è accorciato di un metro forse a causa di un veliero: i dettagli
Mariantonietta Cutillo: previsti per oggi i funerali della ragazza folgorata nella vasca da bagno. COMMENTA E CONDIVIDI Cominciano a giocare due euro al “videogame” di un bar e le prime volte,Guglielmo magari, vincono. Ma la voglia di divertirsi, l’eccitazione propria della sfida, l’illusione di facili guadagni li spinge a continuare il gambling utilizzando le piattaforme online, che restano di libero accesso anche per i minori, attraverso computer, tablet o smartphone. Così si entra nella spirale dell’azzardo.Secondo una ricerca dell’Istituto superiore di sanità (Iss), infatti, il 10,4% degli studenti italiani tra i 14 e i 17 anni è da considerarsi “giocatore problematico” avendo perso il controllo sul proprio comportamento di gioco. E allarma anche la percentuale dei 15enni che hanno dichiarato di aver giocato almeno una volta nelle vita: è il 47,2% dei maschi e il 21,5% delle femmine, mentre il 37% e il 14% hanno detto di aver tentato la fortuna almeno una volta negli ultimi dodici mesi. Poi ci sono gli adolescenti che diventano giocatori incalliti e non ce la fanno più a smettere. Quanti sono non si sa: è un mondo sommerso. La maggior parte non riconosce di esserlo o non vuole uscire dal vortice in cui viene risucchiato. Uno di questi è Pasquale, 17 anni, di Palermo: scommette da quando ne aveva 12 e ha chiesto aiuto al Servizio per le dipendenze della Asl anche se non si decide ancora a seguire il percorso terapeutico che gli è stato indicato. «Ho iniziato per divertimento mettendo monete in un videogioco, nel bar del mio quartiere, ci ho preso gusto e allora sono entrato in una sala per scommettere al “calcio finto”, puntare alle corse dei cavalli e dei cani, le ho provate tutte» racconta. «E continuo ancora - aggiuge -, nei Bingo mi gioco anche mille euro a botta, e perdo quasi sempre». Ma i soldi dove li prende, Pasquale? «Prima davo una mano a un mio amico ambulante, nei mercati della zona, mi pagava anche bene, ma pochi minuti dopo avere intascato lo stipendio me lo andavo a giocare fino all’ultimo centesimo». Però da un paio d’anni il ragazzo non lavora più e, in attesa di trovare un posto, per procurarsi il denaro si è venduto le collane della mamma e si è “arrangiato” chiedendo soldi in giro. «Lo scorso Capodanno – ricorda – ho vinto in un colpo solo 1.900 euro e ho detto… “adesso smetto”. Però il 2 gennaio sono tornato nella sala giochi e li ho persi tutti». Giorgio è nato nell’hinterland milanese da una famiglia di immigrati slavi: mamma, papà, cinque sorelle e due fratelli più grandi. Ha cominciato a 13 anni con «un’innocente schedina del Totocalcio». «Avevo due euro in tasca e un amico mi propose di giocare insieme a lui: ne vincemmo 200 – ci racconta – e da quel giorno non ho smesso più di tentare la fortuna. Ma a un certo punto non mi sono accontentato di giocare una volta alla settimana, ormai con zero possibilità di vincere…. e così dalle tabaccherie, dove sono diventato anche un assiduo dell’Enalotto e del gratta & vinci, sono passato subito ai centri scommesse, ne ho girati tanti, non solo a Milano, perché nonostante siano vietati ai minori quasi tutti mi facevano entrare senza chiedermi i documenti». Adesso Giorgio ha 19 anni e ancora non è uscito dal turbine dell’azzardo, anzi, c’è dentro fino al collo pur avendo chiesto aiuto a un’associazione della sua città che si occupa di riabilitazione dei ludopatici. «Ho venduto persino i vestiti e le scarpe per trovare i soldi da mettere nelle slot machine e mi sono rivolto agli strozzini, ho chiesto prestiti di 200 euro che ho dovuto restituire col 50% di interessi in una sola settimana». Quando lo chiamiamo, nel primo pomeriggio, Giorgio ci dice che è appena uscito da una sala Bingo dove ha vinto 1.200 euro: «Sono contento, adesso vado a comprarmi un telefonino nuovo ma non me li spendo tutti, il resto me lo gioco stasera alle macchinette, perché questo è il mio giorno fortunato». «Ma quanti euro hai perso, in cinque anni di scommesse?» gli chiediamo. «Non li ho mai contati, forse 50 o 70 mila, finora, non certo di meno.... Ormai non riesco più a staccarmi, capisco che faccio del male a me stesso e a un certo momento ho cercato di farmi aiutare, dovrei entrare in una comunità di recupero ma ancora non me la sento». E il lavoro? «Ho sempre vissuto sbarcando il lunario e con i soldi che mi potevano dare i miei genitori (adesso nn più) o gli amici con i quali condivido la mia… passione». La “generazione Z”, quella che va dai 14 ai 19 anni, è dunque una fetta cospicua del milione e mezzo di italiani che (ma i dati sono del 2018, prima della pandemia) si dedicano all’azzardo in modo “problematico”: si tratta infatti del 42%. Tra questi c’è Paola, torinese, 16 anni. «In tre mesi si è giocata online l’intera eredità che gli aveva lasciato il nonno: 15 mila euro versati su un conto corrente creato apposta per lei» raccontano i genitori i quali, quando si sono accorti che qualcosa non andava nel comportamento della figlia, si sono rivolti a uno psicoterapeuta che ora sta cercando di «riportare la ragazza alla realtà» attraverso un percorso di riabilitazione. Paola giocava piccole quote un po’ per volta ma quasi tutti i giorni e s’era creato tra lei e il computer un rapporto di simbiosi, una pericolosa dipendenza legata a un “tavolo online” che accetta pagamenti con carte di credito ricaricabili. «Vinceva, perdeva e poi rigiocava per potersi rifare, finché non ha dilapidato tutto il patrimonio che avrebbe dovuto utilizzare una volta diventata maggiorenne» riferiscono il papà e la mamma. È stato “ripreso per i capelli” da un psicologo, prima di cadere nella disperazione assoluta, anche Giuseppe, 17 anni, famiglia-bene di Brescia: aveva trovato in casa dei contanti lasciati in un cassetto della cucina dalla mamma per pagare bollette e altre spese di casa. Tremila euro. Se li è presi senza dire niente e se li è andati a giocare con gli amici a carte e poi anche da solo entrando in una sala da gioco della provincia, dove nessuno lo conosceva. Quando i genitori si sono accorti che il denaro non c’era più, hanno pensato subito a dei ladri entrati in casa in loro assenza o a un brutto tiro della Colf. Giuseppe ha sempre detto loro bugie, e non sempre credibili. La verità è saltata fuori solo quando ha cominciato a chiedere soldi alla mamma, che si è insospettita e ha chiamato il Serd.
Simona Ventura, cosa dicono previsioni riguardanti il suo futuro in televisioneCastellabate, 32enne si schianta contro muretto mentre guida in diretta Facebook
Turista romano rompe il naso ad un volontario 118: per lui 10 mesi di carcere
Campionessa di karate morta per un male sconosciuto: aveva 21 anniEra finita con l'auto contro un muro: morta dopo un mese di ospedale la dottoressa Luigia Caprio
Ha un malore improvviso al maneggio: morta 49enneMaiori, perde l'equilibrio e fa un volo di 7 metri
Avellino, protesta in carcere: detenuto si denuda e si ferisce con una lamettaMestre, trovato un cadavere in un canale di Punta San Giuliano
Campofelice di Roccella, auto finisce fuori strada: morto 30enneFuga di gas a Milano: due anziani intossicati e condotti in ospedaleStezzano, carambola fra 6 veicoli e maxi tamponamento in A4Strage di Erba, Azouz Marzouk condannato per diffamazione
Il vento trascina un passeggino sulla carreggiata, bimbo salvato da un senzatetto
L'annuncio di Cattleya: la strage di Erba diventerà una serie tv
Incidente sul lavoro: morto un giovane operaioLago Maggiore, frontale tra due Fiat Panda: morto un 20enneNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 437Monza, poliziotto chiede a una donna di indossare la mascherina in ospedale: lei gli dà un morso alla mano
Pescara, bambina cade dalla finestra della scuola: è in gravi condizioniCome è morto l'orso M62? L'ipotesi in attesa dell'autopsiaGiappone, pilota 69enne muore mentre cerca di salire a bordo di una nave da crocieraNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 428