Papà apre il salvadanaio dopo due anni, dentro ci sono 17.300 euro: «Ci sono volute ore per contarli»La Carta docente va data anche ai prof precari. Allo Stato costerà carissimaOlimpiadi 2024, Lady Gaga incanta Parigi: pronuncia perfetta e omaggio al cabaret francese. Voto look: 10 J'adore... Dior
Una Chiesa che ha cura di fragilità e sofferenzaUna croce sulla spiaggia di cutro segnala il luogo del tragico naufragio del febbraio 2023 - ,Campanella COMMENTA E CONDIVIDI Gli oltre 65 dispersi nel mare Jonio a 120 miglia dalle coste calabresi erano curdi, iraniani, iracheni, siriani. Fuggivano da guerre (chi parla più di cosa accade in Siria?), violenze, intolleranze, discriminazioni. Cercavano sicurezza, libertà, giustizia. Avrebbero avuto il diritto ad essere accolti: erano rifugiati, profughi. Come prevedono la Costituzione e varie leggi italiane ed europee. Morti quasi in coincidenza con la Giornata mondiale del rifugiato che si celebra il 20 giugno. Ora al massimo avranno il diritto ad essere sepolti. Magari senza un nome. Ma altri resteranno in mare per sempre. Un mare sempre più cimitero, “mare mortuum” lo ha definito papa Francesco.Come a Steccato di Cutro, poco più di un anno fa, dove a morire erano stati soprattutto afghani, in fuga dal regime antidemocratico e illiberale dei talebani. 94 cadaveri e decine di dispersi, presto dimenticati. Stragi di intere famiglie, decise a tagliare i ponti con la loro patria diventata invivibile, irrespirabile, senza l’aria pulita della libertà. Morte affogate, senza più aria, quando dopo giorni di navigazione già sentivano il fresco profumo della libertà. Stragi di bambini, 34 a Cutro e probabilmente 26 nella nuova ecatombe. Morti coi genitori che per loro cercavano un futuro di libertà. Speriamo che come invece accaduto per Cutro nessun politico accusi questi papà e mamme di aver provocato la morte dei figli. Come se cercare la libertà possa essere una colpa. Per la strage di Cutro è in corso il processo per individuare le responsabilità nel ritardo dei soccorsi. Per la nuova strage la procura di Locri ha già aperto un fascicolo. Vedremo. Certa è invece la responsabilità di chi ha bisogno dei morti per accorgersi di queste persone.Il governo rivendica i successi degli accordi con Tunisia e Libia che avrebbero dimezzato quest’anno gli sbarchi. Ma della rotta turca non si parla (Erdogan è meno “trattabile” e “collaborativo”?), così come non si menzionano gli oltre 25mila sbarcati in Calabria, in gran parte a Roccella Jonica, negli ultimi tre anni. Poi arriva la strage. E per qualche giorno “lo Stato si costerna, s’indigna, s’impegna poi getta la spugna con gran dignità” (De Andrè, cit.). E tornano al centro del discorso politico i miserabili, disperati subsahariani che partono da Libia e Tunisia su barchette precarie, vengono salvati – quando visti in tempo – dalla Guardia costiera e dalle Ong (che però poi pagano pegno). Oppure muoiono affogati o asfissiati, come due giorni fa, ammassati, schiacciati, sul fondo di una “carretta del mare” tra acqua, carburante ed escrementi. Migranti economici (quasi una colpa), li chiamano, vengono dai cosiddetti “Paesi sicuri” (ovviamente lo decidiamo noi se lo sono), destinati, secondo i piani del governo, ai ghetti in Albania e poi all’espulsione, passando per gli indegni Cpr. Così l’esecutivo di destra-centro, col sostegno europeo, pensa di aver risolto l’emergenza sbarchi (appena prorogata, anche se gli sbarchi calano... ).Ma poi un mare un po’ più mosso o un motore che scoppia rompono il “giocattolo” delle certezze: c’è altro, c’è ancora la rotta turca. Sì, quella di Cutro, quella della strage. Ed è ancora strage. Sempre sulle coste della Calabria, dimenticata anche in questo. Drammaticamente, assurdamente, colpevolmente uguale. Muoiono famiglie e bambini, un po’ meno neri o proprio bianchi, ma non meno disperati. Disposti a rischiare per respirare aria di libertà. Chiedevano aiuto e accoglienza e non li abbiamo ascoltati. Tra quanto li dimenticheremo? O proveremo a trovare per loro, ma anche per gli altri, percorsi sicuri, strade di libertà, di vita e non di morte? Lo urlano i morti di Cutro e quelli del mar Jonio. Lo urlano quei bambini che non cresceranno mai. Li ascolteremo finalmente?
Premio speciale Invitalia in collaborazione con PNICubeLady Gaga e il pancino sospetto? La pop star mette a tacere i rumors: «Non sono incinta»
Auto con cinque ragazzi si ribalta contro un recinto, Arianna Cuccato muore a 16 anni: tornava dalla spiaggia con gli amici
Reddito di cittadinanza, bocciati i requisiti. La Corte di giustizia Ue: «I 10 anni di residenza sono discriminanti per gli stranieri»Lo Zambia riemerso dal default prova a ripartire dalle materie prime
Gli strumenti della Bibbia per la preghiera in musicaLeonardo Di Caprio, l'ex Camila Morrone volta pagina: paparazzata con Cole Bennett. Lui ha frequentato anche un'altra ex del divo
Lo Zambia riemerso dal default prova a ripartire dalle materie primeMulte, quali sono i Comuni che incassano di più: Roma primeggia, segue Milano. Sorpresa Potenza. La classifica
La presidente Soldi rassegna le dimissioniFarmaci più venduti d'estate: traina il semaglutide con la tachipirina, augmentin e cardioaspirinaLuna piena del Cervo, lo spettacolo arriva nei cieli italiani: a che ora si potrà ammirare e perché si chiama cosìElisabetta Gregoraci beccata con Alessandro Basciano, il fidanzato Giulio Fratini tradito? Lei (insultata) è furiosa: «Diffido»
Colletta per la Terra Santa, l’Italia in ascolto del «grido della gente»
Nel centro d'accoglienza per migranti (dove sono arrivati i deputati dem)
Formula 1, Carlo Vanzini incontra Mara Sangiorgio ma lei sbuffa scappa via: «Siamo in diretta». La scena surreale a SkyGli imprenditori cristiani fanno rete per un’economia più giusta e solidaleCellulari in classe, il ministro ha firmato: stop da settembreWanda Nara, un anno fa la diagnosi di leucemia: «Temevo di avere 24 ore di vita, a Mauro Icardi dissi 'sto morendo'. Sono grata per le cure»
Cultura, divertimento e relax: questa l’estate sul Lungotevere fino al 25 agostoBilancio sociale in crescitaAutovelox, ecco il decreto che cambia le regole: dai limiti in città alle multe e lo stop alle «trappole» per i ComuniBeirut, raid israeliano. «Ucciso capo di Hezbollah». Idf: «Responsabile della strage del Golan». La risposta dal Libano, lanciate decine di razzi