File not found
Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

Tajani: "Conferma a Von der Leyen per impegno a rivedere blocco auto non elettriche da 2035" - Tiscali Notizie

Benzinai: Consiglio di Stato dice no ai cartelli prezzo medioPrevisioni e sanzioni: ecco come funziona il Green pass per i lavoratoriTrionfo Sinner, le parole di Giorgia Meloni e di altri esponenti politici

post image

Bonus anziani: quando parte, requisiti, cosa prevedeQuale che sia l’esito del processo contro l’azienda,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella ci sono aspetti politici molto rilevanti che riguardano sia il ruolo causale e le responsabilità di Eni e aziende simili nel produrre cambiamento climatico pericoloso, sia l’opportunità di intentare una causa del genere. Si possono veramente tracciare legami fra il comportamento di un’azienda e il cambiamento climatico? Le catene causali che producono cambiamenti pericolosi nel clima sono complesse e non lineariVenerdì 16 febbraio si è tenuta la prima udienza della causa intentata da Re:Common, Greenpeace e altri contro Eni, ministero dell’Economia e delle Finanze e Cassa Depositi e Prestiti – il primo caso italiano di contenzioso climatico diretto, in cui le politiche climatiche sono oggetto del procedimento, come ha già raccontato su queste pagine Ferdinando Cotugno.Re:Common e Greenpeace chiedono che il giudice imponga ad Eni di contribuire di più all’abbattimento delle emissioni, modificando il proprio piano industriale.Ciò perché Eni ha prodotto una parte identificabile delle emissioni globali nel passato. In virtù della sua responsabilità storica, l’azienda avrebbe il dovere di compensare i danni del passato e prevenire possibili danni futuri.È difficile andare nel merito giuridico di tutto questo (e non ne avrei le competenze). Le parti si sono già scambiate varie memorie e perizie (che Re:Common ha deciso di rendere pubbliche).Ma, quale che sia l’esito del processo, ci sono aspetti politici molto rilevanti che riguardano sia il ruolo causale e le responsabilità di Eni e aziende simili nel produrre cambiamento climatico pericoloso, sia l’opportunità di intentare una causa del genere. Si tratta di aspetti che ciascun cittadino e consumatore dovrebbe conoscere e su cui dovrebbe riflettere.Si possono veramente tracciare legami fra il comportamento di un’azienda e il cambiamento climatico? Le catene causali che producono cambiamenti pericolosi nel clima sono complesse e non lineari.Questione di sistemaNessuno da solo, neanche un’azienda così grande, può essere la causa unica del cambiamento climatico. Gli effetti sul clima sono prodotti dallo stile di vita che milioni di persone hanno adottato negli ultimi due secoli.Non basta una sola azienda: ci vuole un intero sistema economico. Peraltro, le aziende vendono un prodotto, ma sono i loro consumatori a farne uso.La maggior parte di emissioni non derivano dall’estrazione o dal trasporto del petrolio o del gas, ma dal fatto che tutti noi usiamo i combustibili fossili. Siamo anche, e soprattutto noi, responsabili delle emissioni che produciamo grazie ai combustibili forniti da Eni e altre aziende simili.Quest’argomentazione è molto potente. Ma può avere esiti inaspettati e rovesciarsi nel suo opposto. Immaginate di trovarvi in riva a un fiume, con tanti altri, e di buttare nell’acqua una goccia di un liquido perfettamente innocuo.Un certo numero di gocce del liquido, però, compongono una mistura velenosa. Più giù, un incauto escursionista assetato beve e muore avvelenato. Di chi è la colpa? Di tutti? Di nessuno? Nessuna singola goccia era velenosa, ma un certo numero di gocce lo sono state.Tutti noi potremmo dire: «Se tutti gli altri non avessero versato la loro goccia, non sarebbe successo nulla, anche se l’avessi fatto io». E, naturalmente, chi ci ha venduto il liquido non è responsabile dell’uso che ne abbiamo fatto. Eppure, non sarebbe assurdo sentirsi in colpa, per lui e per noi.E sarebbe oltraggioso scuotere le spalle di fronte ai parenti del defunto. Allo stesso modo, possono le aziende che producono combustibili fossili trincerarsi dietro ragionamenti del genere?Davvero contribuire a un pericolo, anche se non se ne è l’unica causa, è un fatto privo di valenze politiche e morali? Essere complici non conta nulla?Ma, anche se fosse così, ci possono essere dubbi sull’opportunità della causa. La responsabilità dei produttori di combustibili fossili è politica, non giuridica.Eni e le altre aziende che producono combustibili fossili hanno rispettato le leggi e seguito le regole del mercato. Tocca agli Stati cambiarle, imponendo comportamenti diversi.Chiedere a un tribunale di imporre a Eni una modifica del piano industriale lede la libertà di impresa e dà al giudice il compito di decidere le politiche climatiche al posto dei governi e dei legislatori.Ma i giudici non sono rappresentanti dei cittadini, né hanno funzioni politiche. Un processo come questo non tiene conto della separazione dei poteri negli Stati liberali.Ma anche quest’argomentazione è ineccepibile solo a prima vista. Il mercato e la libertà d’impresa non sono fatti naturali. Sono scelte sociali. A un certo punto della storia ci siamo resi conto che il mercato garantiva più benessere ed efficienza di altri sistemi economici.Dove finisce la libertà d’impresaLa libertà d’impresa è giustificata dalle conseguenze benefiche del suo esercizio. Ovvio, e forse naturale, invece, è il diritto di vivere una vita decente in un pianeta ospitale.Se l’esercizio della libertà d’impresa lede questo diritto, allora ci sono ragioni per limitarla. E se la politica non protegge a sufficienza il diritto a un ambiente compatibile con la vita umana, è sensato che i giudici intervengano.I giudici non rappresentano i cittadini, ma le istituzioni giuridiche si fondano sulla priorità di certi diritti e, quando si tratta di farli rispettare, possono supplire alle deficienze della politica.I mercati, inoltre, non sono sfere separate. Sono parte della società e della comunità politica. Le imprese hanno, come altri gruppi collettivi, doveri di cittadinanza.Possono, col loro comportamento, ostacolare o favorire l’evoluzione legislativa che serve a tutelare meglio diritti esistenti. La transizione ecologica è un’impresa collettiva, con costi da dividere fra tutti, per il bene delle generazioni future e del Pianeta.Nel processo s’invoca la responsabilità storica di Eni. Ma ci sono altri principi politici che si possono richiamare. Per esempio, il principio che chi più ha e può più deve contribuire.Chi determina con la propria strategia le condotte dei consumatori e le loro opzioni, influenza le scelte delle altre aziende nel mondo e, talvolta, anche le decisioni politiche non può non assumersi il compito di pensare agli interessi generali e futuri, prima e oltre a quelli dei propri azionisti e dei propri lavoratori.Il contenzioso climatico ha anche e soprattutto un valore simbolico, utile a ricordare tutto questo.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedigianfranco pellegrinofilosofoProfessore associato di filosofia politica alla LUISS Guido Carli. Si occupa di storia dell’etica e filosofia politica contemporanea.

Giustizia: le tre riforme del 2021 e le due mancateAnf a congresso: la tecnologia non prenda il sopravvento sulla giustizia

Il divorzio ha reso la famiglia un’istituzione sociale immersa nel suo tempo

Le parole dei politici dopo lo scontro avvenuto tra manifestanti e polizia ieri, nel corteo pro Palestina, a PisaGiorgia Meloni sul presunto dossieraggio su vip e politici: “Gravissimo, libertà stampa non c’entra”

Matteo Salvini al raduno sovranista: "Togliete questa musica, è da ricovero"Le nuove tecnologie invadono anche l’inaugurazione dell’anno giudiziario

Mattarella: spero si possa ancora dire sindaca - Tiscali Notizie

Nuove finestre fotovoltaiche "smart" per la gren energy - Tiscali NotizieGoverno, Conte: da Meloni altre due fregature a italiani - Tiscali Notizie

Ryan Reynold
Nei colloqui Mattarella e Herzog tema dei due popoli e due Stati - Tiscali NotizieNello spot sulla sicurezza stradale le protagoniste non indossano la cintura, la polemica sui socialChe ora è sulla Luna? La Casa Bianca chiede alla Nasa di creare l'ora lunare - Tiscali Notizie

ETF

  1. avatarOcchiuto chiede moratoria a governo sull'autonomia - Tiscali NotizieEconomista Italiano

    Stop alle porte girevoli e “pagelle” alle toghe: ecco la riforma del CsmSì al merito per assegnare gli incarichi. Ma senza parametri certi prevarrà sempre il correntismoIl presidente del tribunale di Torino si dimette in polemica col Csml potenziamento degli ammortizzatori sociali nella legge di bilancio per il 2022

    1. Il Dl "Salva-Casa" è legge. 106 i sì al Senato, 68 contrari e un’astensione - Tiscali Notizie

      1. avatarGiornata Meteorologica Mondiale, Villadei ai giovani: guardate con fiducia allo Spazio - Tiscali Notizieinvestimenti

        Le nuove tecnologie invadono anche l’inaugurazione dell’anno giudiziario

  2. avatarIl Cdm delibera il ricorso contro l'Austria sul Brennero - Tiscali NotizieCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Mantovano, intelligence mobilitata per sabotaggio in Francia - Tiscali NotizieSpazio, due nuovi astronauti europei assegnati a missioni sull'Iss nel 2026 - Tiscali NotizieLa guerra dei dati è già qui e riguarda tutti noiNew Space Economy, Valente (Asi): più partnership pubblico-privato - Tiscali Notizie

  3. avatarManganellate contro Studenti a Pisa, Fdi: “La sinistra spalleggia i violenti”. Tajani: Le forze dell’ordine non si toccano”ETF

    Meloni, il messaggio a Kiev dal Giappone: "Sostegno dell'Italia rimarrà incrollabile"In contraddittorio #56: Csm, tanti nodi da sciogliereSpazio, fotografato in luce polarizzata il buco nero al centro della Via Lattea - Tiscali NotizieMattarella a Parigi fa visita al villaggio olimpico - Tiscali Notizie

    ETF

SpaceX ha effettuato il terzo lancio di prova di Starship - Tiscali Notizie

Da lunedì Meloni in Cina, rilancio cooperazione dopo stop Via della Seta - Tiscali NotizieMattarella: ogni atto contro libera informazione è atto eversivo - Tiscali Notizie*