File not found
MACD

Sydney, aggressione in una chiesa: ci sono feriti

Harry, nessun incontro con Re Carlo, William e Kate: "Agenda troppo piena"Kamala Harris ha scelto Tim Walz come vicepresidenteZelensky risponde al Pentagono: armi occidentali usate in Russia per difesa

post image

Scheletri senza mani e piedi sepolti sotto la casa di un gerarca nazista: il ritrovamentoLa commissione si è divisa nel voto e davanti al plenum si presenteranno tre candidati tra cui scegliere,VOL ognuno espressione di un gruppo associativo: Romanelli per Area, Amato per Unicost e Viola per Magistratura indipendente. La nomina è cruciale, perchè la procura sta vivendo un momento di grande difficoltà, e sarà una delle ultime nomine di peso del Csm attualmente in carica Si fa imminente la nomina del nuovo procuratore capo di Milano, dopo il pensionamento nel novembre scorso di Francesco Greco. Sarà una delle nomine fondamentali che verranno decise dall’attuale Csm, che scadrà a luglio di quest’anno. La commissione Incarichi direttivi del Csm – dopo averli ascoltati in audizione - ha scremato la rosa dei candidati alla seconda procura più importante d’Italia, ma non ha dato un indirizzo unanime. I nomi tra cui il plenum dovrà decidere sono quello di Giuseppe Amato, procuratore di Bologna; Marcello Viola, procuratore generale di Firenze e di Maurizio Romanelli, aggiunto in procura a Milano. La rottura Il meccanismo interno è quello per cui la commissione, composta da sei membri, vota per individuare i candidati ritenuti più adatti all’incarico. Ogni candidato che riceve almeno un voto viene poi portato davanti al plenum del Csm, che si esprimerà. La divisione che si è proposta in commissione segue le storiche linee dei gruppi associativi interni alle toghe. GiustiziaIl Csm e le ultime nomine di peso prima della riforma CartabiaGiulia Merlo Giuseppe Amato, vicino a Unicost, è stato presentato dal togato di Unicost Michele Ciambellini e ha ricevuto il suo voto. Maurizio Romanelli, unico candidato interno alla procura di Milano che è storicamente guidata da toghe progressiste, è stato proposto e votato dalla togata di Area, Alessandra Dal Moro. Infine Maurizio Viola, toga di Magistratura indipendente e reduce dalla lunghissima vicenda prodotta dal caso Palamara, ha invece ricevuto due voti: quello del togato di Mi, Antonio D’Amato e quello di Sebastiano Ardita, eletto con Autonomia e Indipendenza (corrente indipendente che però ha tra i suoi fondatori molti ex di Mi). Si sono astenuti, invece, i due consiglieri laici Fulvio Gigliotti, eletto dal M5S e Alessio Lanzi di Forza Italia. Ora i relatori delle tre proposte redigeranno le motivazioni delle loro delibere, che verranno sottoposte al plenum dopo che la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, avrà espresso il suo “concerto” sui nomi. Cosa significa per Milano Attualmente la procura di Milano è retta dal facente funzioni Riccardo Targetti, che andrà in pensione in aprile. La decisione del Csm sul nuovo procuratore capo è una delle più attese e delicate: la procura, infatti, sta vivendo mesi difficili su vari fronti. E’ in corso uno scontro interno tra magistrati, sfociato anche in due procedimenti penali davanti al tribunale di Brescia competente per le toghe meneghine. Da un lato c’è il pm Paolo Storari, indagato per rivelazione di segreto d’ufficio per aver dato all’ex togato del Csm, Piercamillo Davigo, i verbali del processo Eni di Pietro Amara in cui si rivelava l’esistenza della presunta loggia Ungheria. Gli aggiunti Fabio De Pasquale e Laura Pedio sono a loro volta indagati per omissione d’atti d’ufficio sempre nell’ambito del processo Eni, con l’ipotesi di non aver messo a disposizione atti d’indagine ritenuti decisivi dal tribunale, che ha deciso per l’assoluzione in primo grado del colosso petrolifero. Parallelamente, il Csm ha mandato i suoi commissari per valutare se esista incompatibilità ambientale interna alla procura, proprio alla luce dello scontro nella gestione del fascicolo Eni che ha prodotto lo scandalo sulla presunta loggia Ungheria. Proprio questo ha reso più difficili gli ultimi mesi di gestione di Greco: da un lato Storari sostiene di aver consegnato i verbali a Davigo perchè preoccupato per l’inerzia della procura nell’iscrizione delle notizie di reato; dall’altro Greco con i suoi aggiunti rimangono fermi nel difendere le loro decisioni nella gestione di Amara e dei verbali. Il nuovo procuratore che si insedierà dovrà capire come gestire la vicenda – fascicoli sulla questione sono ancora aperti – ma anche come procedere rispetto all’inchiesta Eni/Nigeria. Il papa straniero Altra questione tutta interna riguarda il profilo del successore di Greco. Storicamente, Milano è considerata procura roccaforte delle toghe progressiste e tutte cresciute nella procura milanese. In seguito al terremoto degli ultimi mesi ma anche allo scandalo Palamara, però, la prassi potrebbe cambiare. L’unico candidato di continuità, infatti, è Maurizio Romanelli, che però a differenza dei colleghi nel curriculum non può vantare di aver già ricoperto l’incarico dirigenziale di procuratore capo. Se il Csm decidesse in suo favore, verrebbe rispettato quello che da alcuni viene definito il “rito ambrosiano”, ma il rischio è che gli sconfitti ricorrano al giudice amministrativo. Così è stato nel caso della procura di Roma, dove dopo lo scandalo Palamara è stato nominato l’aggiunto romano Michele Prestipino, ma Tar e Consiglio di Stato hanno annullato la sua nomina proprio per ragioni di titoli, dando ragione a Francesco Lo Voi (oggi procuratore capo di Roma) e a Marcello Viola, che è candidato a Milano. Marcello Viola è il nome più problematico della rosa. Nel 2019 doveva diventare procuratore capo di Roma ma lo scandalo Palamara e l’emersione della cena dell’Hotel Champagne, durante la quale all’insaputa del diretto interessato i gruppi di Unicost e Mi si erano accordati sul suo nome, hanno terremotato l’intera magistratura e fatto saltare la sua nomina. Viola, dopo aver vinto i ricorsi su Roma, si è visto comunque preferire Lo Voi e dunque ha presentato candidature anche per i vertici di Palermo e Milano. L’interrogativo, ora, è sul tavolo del Csm: dove collocarlo? Se la scelta ricadesse su Milano, lui sarebbe davvero il cosiddetto papa straniero: proveniente da altra procura ma soprattutto della corrente conservatrice di Mi, cosa mai successa negli ultimi trent’anni. Tra i due contendenti opposti potrebbe spuntarla il procuratore di Bologna, Giuseppe Amato, con alle spalle già la direzione delle procure di Trento e Pinerolo. Potrebbe essere lui il nome terzo che può mettere d’accordo tutti: non in continuità con le prassi milanesi ma nemmeno un nome che – suo malgrado – rimanda agli scandali degli ultimi anni. La scelta, però, spetta al Csm che deciderà sulla base dei criteri previsti dalle circolari e non ancora quelle codificate nel ddl di riforma dell’ordinamento giudiziario. Poi toccherà alle nomine alla Direzione nazionale antimafia e alla procura di Palermo. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.

Leader di Hamas rivela: Iran continuerà a supportare la PalestinaLa Russia vuole cambiare i confini (via mare) con Lituania e Finlandia

Parigi, proteste pro-Gaza: chiude l'università Sciences Po

Venezuela, la Corte Suprema apre le indagini sulle elezioniParigi, uomo minaccia di farsi esplodere nel consolato iraniano

Francia, torna dal supermercato e dimentica la figlia in auto: morta bambina di 9 mesiUsa, dichiarazioni di Trump sui migranti: "Sono folli criminali come Hannibal Lecter"

Terremoto di magnitudo 6.2 in Papua Nuova Guinea

Veto della Russia su armi nucleari nello spazio, Usa: "È una vergogna"New York, morto l'uomo che si era dato fuoco davanti al tribunale del processo di Trump

Ryan Reynold
Usa, Kamala Harris è la candidata ufficiale del Partito DemocraticoGuerra Russia-Ucraina, sale il numero delle vittime a BelgorodNetanyahu duro contro l'Aja: "Disgustoso paragone tra Israele e Hamas"

Capo Analista di BlackRock

  1. avatarFoggia, colpi di pistola contro l'auto del capitano Di Pasqualecriptovalute

    Florida: la polizia fa irruzione nella casa sbagliata e uccide un afroamericanoIran, Raisi avverte: con un attacco duro Israele verrebbe rasa al suoloAlaska, morte eroica per una donna che ha salvato il proprio caneUsa, rivelazione dell'Intelligence: "Putin non ha ordinato la morte di Navalny"

    1. Rafah, la Francia a Israele: "Cessare l'operazione militare"

      1. avatarNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 61Professore Campanella

        Rissa in discoteca, morto un ventenne: il messaggio del cugino sui social

  2. avatarTime, Yulia Navalnaya nella classifica delle 100 persone più influenti del mondoVOL

    Robert Kennedy Jr: "Nel 2010 un parassita era entrato nel mio cervello"Iran si riorganizza dopo la morte di Raisi: Mohammad Mokhber diventa presidenteTentata rapina nel Napoletano: uomo salva l'orologio ma viene colpito alla testa col calcio della pistolaLa Russia inserisce il presidente ucraino Zelensky nella lista dei ricercati

    ETF
  3. avatarUcraina, la Russia sferra un pesante attacco su Odessa: 14 feritiProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Borrell: "A Gaza sono urgenti un cessate il fuoco immediato"Arizona, sequestra ex e figlioletto: ferisce il bambino e si suicidaIsraele colpisce in Cisgiordania: feriti a RamallahScheletri senza mani e piedi sepolti sotto la casa di un gerarca nazista: il ritrovamento

    ETF

Morte del presidente iraniano Raisi: in corso la cerimonia funebre a Tabriz

Putin, il legame con Xi Jinping: "Leader saggio"Attacco dell'Iran, Israele cita Zelensky all'Onu: "Ascoltatelo e svegliatevi"*