File not found
BlackRock

Andrea Gibelli e FNM presentano il Piano strategico 2021-2025

Bonus edilizi, guida ai nuovi obblighi: quando scatta quello di certificazione?Estate 2022, Federconsumatori: "Aumenti per sdraio e ombrelloni negli stabilimenti balneari"Bollette, come risparmiare su luce e gas: i 20 trucchi degli esperti dell'Enea

post image

Bonus e superbonus per il 2022: la guida a tutti i provvedimentiAttilio Bolzoni racconta a Nello Trocchia degli insegnamenti che il maxiprocesso aveva dato a chi faceva il mestiere di cronista: dal pool antimafia al garantismo dei giudici. Lezioni poi ritrovate quarant’anni dopo in un viaggio in MessicoPubblichiamo un estratto del libro di Attilio Bolzoni “Controvento. Racconti di frontiera” edito da Zolfo editore (2023). Le interviste video sono disponibili a questa pagina.La strada deserta corre in mezzo ai cactus e finisce su un ponte. Sotto c’è un fiume,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock da questa parte lo chiamano Rio Bravo e dall’altra Rio Grande. Diego, dove stiamo andando? «Stiamo andando a Roma». Nella contea di Starr, Roma è il primo villaggio texano dopo il Messico. Una piccola telecamera inquadra l’occhio sospettoso del poliziotto di frontiera che si avvicina, un gringo che non fa domande. Nessuno fa mai domande sul confine più carogna del Tamaulipas, il nuovo regno dei narcos.Le insegne al neon dei motel di Roma sono già lontane e l’auto torna verso il pueblo abbandonato, soffocato da una nuvola di polvere. Fino a quattro anni fa c’erano ventimila abitanti, in questa primavera ne sono rimasti solo mille. Tutti gli altri se ne sono andati via da Ciudad Mier che oramai è prigioniera dei Los Zetas.C’è una via lunga e stretta, le persiane chiuse, porte sbarrate, il campanile della chiesa crivellato dai proiettili delle mitraglie, la fabbrica di botas più famosa del Messico ancora aperta per miracolo. Stivali di tutti i colori, neri, rosa, arancio, verdi, bianchi, di pitone e di lucertola, di cervo, di squalo, rospo, anguilla, razza, di collo di toro. Per raggiungere il paese fantasma siamo partiti da Monterrey alle sette del mattino.Sul pick-up c’è il fotografo Victor Hugo Valdivia, c’è il documentarista Massimo Cappello e poi c’è lui, il nostro amico Diego Enrique Osorno, uno dei giovani grandi talenti del nuevo periodismo latino-americano, autore di bestseller pubblicati in tutto il mondo, narratore della Gomorra messicana, uno dei coraggiosi reporteros che per Juan Villoro «appartengono a quella stirpe di grandi testimoni che scrivono la storia perché non si ripeta».L’abbiamo seguito per due giorni Diego, dal Nuevo León al Tamaulipas, il più pericoloso dei trentuno Stati di uno sterminato Paese che sopravvive nel terrore, settanta omicidi nel mese di aprile 2014 fra Matamoros e Nuevo Laredo, cadaveri fatti a pezzi e ritrovati in fosse comuni, trafficanti che fanno affari con governatori e governatori che si mischiano ad assassini, ufficiali di polizia corrotti, stragi di mafia e stragi di Stato che si confondono nel sangue.È quasi mezzogiorno e Diego, che è qui per scrivere un reportage per la rivista Gatopardo, sale le scale del piccolo municipio di Ciudad Mier e chiede di parlare con il sindaco Roberto González. Ma il sindaco, come tanti altri amministratori dei comuni vicini, fanno i sindaci in Messico e vivono in Texas godendosi i privilegi delle loro complicità. «Non c’è, sta facendo shopping a Roma, nei magazzini Toys R», informa la solerte segretaria Nereida. Non c’è oggi e non ci sarà domani, non c’è mai per incontrare Diego che si trascina in una piazza assolata e poi scompare dentro la parrocchia dell’Immacolata Concezione.Inginocchiato davanti all’altare, padre Calendario sta pregando. È appena arrivato a Ciudad Mier e ha già schivato le pallottole dell’ultimo agguato, riparandosi dietro un albero. Don Juan Calendario Rios è un missionario della Natividad de María che ha passato due anni anche nella regione dei Cinco Manantiales, altra terra di guerre e di saccheggi. Il suo vescovo, Alonso Garza, un giorno l’ha convocato in diocesi e gli ha raccomandato prudenza: «Non voglio martiri». Quando è entrato per la prima volta nella sua nuova chiesa di Ciudad Mier non l’hanno accolto come si fa in tutti pueblos, con gli abitanti che si radunano intorno alla chiesa per salutare il parroco. «Non è venuto nessuno», ricorda.Hanno paura. Hanno paura di tutto. Dei conoscenti e dei forestieri. Anche se portano la tonaca. Sussurra don Calendario: «Quello che mi impressiona di più non sono i corpi smembrati e appesi dappertutto ma che ci siano omicidi fra parenti: tra padri e figli, tra cugini e zii, tra fratelli, si ammazzano solo per il fatto che fanno parte di gruppi criminali diversi. Ogni tanto anch’io ho un incubo: di essere sequestrato e di subire torture».Nel paese che sta scomparendo per colpa dei narcos c’è solo silenzio. «Ciudad Mier non è ancora famoso come Tijuana o Ciudad Juárez ma lo diventerà, ne sentirete parlare presto anche in Europa», dice Diego mentre il suo pick-up attraversa campi che circondano una base dell’esercito. Un avamposto contro i trafficanti, mezzi corazzati, aerei da combattimento, filo spinato, bunker. A pochi chilometri da questo fortino un paio di anni fa cinquantotto uomini e quattordici donne sono stati sotterrati, tutti ammucchiati in una fossa, migranti clandestini per lo più provenienti dall’Ecuador e dal Brasile. Non avevano accettato di fare i manovali per i boss. Se li sono contesi quelli de Los Zetas e quegli altri del Cartel del Golfo, poi per non fare torto a nessuno qualcuno ha preferito eliminarli.Questo è oggi il Messico di Diego Enrique Osorno che spiega cosa vuol dire fare il giornalista fra il Tamaulipas e il Nuevo León, cosa significa scrivere la verità nel Guerrero, nel Chihuahua, nello Jalisco, a Saltillo, a Guadalajara. Dal 2000 qui sono stati uccisi 79 reporter – più di quanti ne siano caduti durante tutta la Seconda guerra mondiale (68), più che in Vietnam (66), più che in Iraq (71) – e altri 16 sono scomparsi.Non c’è un solo colpevole in carcere. Né come esecutore né come mandante. A ordinare gli omicidi sono raramente i narcos, la maggior parte dei delitti è commissionata da sindaci, governatori, ufficiali di polizia e dell’esercito, da forze speciali dello Stato. Alcuni cronisti sono stati strangolati per avere denunciato gli scandali del potere, come Regina Martinez. Altri sono stati ritrovati in un sacco di immondizia, come Gregorio «Goyo» Jimenez. La mattanza più grande nello Stato di Veracruz, la vera tonnara dei reporteros messicani. Tutti corrispondenti di guerra a casa loro.Perché Diego, perché i giornalisti muoiono? «Perché facciamo tremare con le parole». Diego Osorno torna nella sua casa che è nel barrio vecchio di Monterrey. Racconta e si racconta. Figlio di rancheros e nipote di rancheros («Sono il primo che ha studiato nella mia famiglia»), nato nel 1980, ha cominciato la sua carriera di giornalista abbandonando presto il mestiere di cronista puro di «nera» per scegliere il giornalismo narrativo («Non mi bastava più contare le vittime»).Scrive sceneggiature per il cinema, elogiato da Gabriel García Márquez per il suo stile e il suo coraggio, ha pubblicato una mezza dozzina di libri di successo in tutta l’America Latina – Oaxaca sitiada (2007), El Cartel de Sinaloa (2009); Nosotros somos los culpables (2010); País de muertos. Crónicas contra la impunidad (2011); La guerra de los Zetas (2012) – e fra qualche settimana uscirà in Italia, per la casa editrice La Nuova Frontiera, Un vaquero cruza la frontera en silencio.È la storia dello zio sordomuto di Diego, un allevatore che insieme a un gruppo di amici era entrato una trentina di anni fa clandestinamente negli Stati Uniti. Ha lavorato duramente, dopo aver raccolto un gruzzolo voleva rientrare nel suo Messico per comprarsi un pezzo di terra e un ranch tutto suo. È tornato ma il suo sogno è svanito, i narcos hanno conquistato tutto quello che c’era da conquistare nelle pianure del Nuevo León.Lo zio, che si chiama Gerónimo González Garza, l’abbiamo conosciuto nella casa di Diego a Monterrey, davanti a una bottiglia di mezcal e dopo un incontro con Eliseo Robles, uno dei più noti narcocorridos del Messico, artisti che cantano le gesta dei criminali più popolari. Un’esibizione di musica «cattiva» dal vivo.Poi Diego Osorno è entrato all’università di San Pedro, dove ogni settimana per un’ora e mezzo si siede nella penombra di uno studio radiofonico davanti a un ospite per parlare di crimini di mafia e crimini di Stato. Il suo programma l’ha voluto chiamare Los perros románticos, «i cani romantici». Un bel nome. Diego sorride: «Proprio come dovrebbero essere tutti i giornalisti. Cani, duri, decisi che non mollano mai la presa. Ma anche con una grande passione e un cuore grande».© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi

Il rebranding di MGvision: facciamo il punto sui nuovi obiettivi dell’azienda con il CEO Marco GradariLavorare con gli animali: gli sbocchi lavorativi per seguire la passione pet

Assegno casalinghe 2022: domanda, requisiti e come richiederlo

Bonus genitori separati: a quanto ammonta, chi ne ha diritto e come fare richiestaLa riduzione delle tariffe luce e gas del 10% non basta: Assium supporta aziende e famiglie

Visco: “Nel nostro paese una recessione è poco probabile”ControCorrente di IBL Banca: il conto corrente che riconosce gli interessi, con canone scontabile anche fino a pero e tutti i servizi digitali. Gratis per i primi sei mesi

Bollette, arriva la stangata d'autunno: "Mario Draghi faccia qualcosa per attenuare i rincari"

Cartelle esattoriali, stop alla proroga: non saranno più sospeseEnac multa Ryanair: non abolisce sovrapprezzo per accompagnatori e genitori dei disabili e dei bimbi

Ryan Reynold
La Russia a caccia di ricambi per i suoi veivoliReddito di cittadinanza, la bozza: quando scatta il taglio dell’assegno se si rifiuta il lavoroAncora bonus per far felici i cittadini: al governo chiediamo meno regali e più progetti

Guglielmo

  1. avatarNatale 2021, rincari previsti per pranzi, regali e viaggiCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Pensione in anticipo, come fare: tutte le strade da Quota 100 all'Ape SocialeGiacimenti di gas in Italia: dove si trovano e dove non possono essere estratti?Chi guadagna con la crisi energetica?Smart working, fino a quando sarà prorogato e cosa prevede il nuovo disegno di legge

    1. Bollette, oneri di sistema azzerati per il primo trimestre 2022: chi riguarda il taglio

      1. avatarPensioni, novità in arrivo dal mese di aprile: cessa il pagamento anticipato. Cosa dobbiamo sapereProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

        Pensioni, novità in arrivo dal mese di aprile: cessa il pagamento anticipato. Cosa dobbiamo sapere

  2. avatarCongedo parentale 2022, come funziona in Italia?trading a breve termine

    Tutti i vantaggi di fare trading sul DAXDai monopattini al calcio: Helbiz acquista i diritti Ott della Serie BSwift, cos'è il sistema che fa girare i pagamenti da cui l'Ucraina vorrebbe togliere la RussiaBonus 200 euro in busta paga: quando arriva e a chi spetta

  3. avatarCaro carburanti, il prezzo della benzina e il caso di Livignoanalisi tecnica

    Allarme caro bollette: fino a 1.200 euro in più all'anno di luce e gasScadenze fiscali aprile 2022: tutto quello che c'è da sapereI minibond: dai requisiti alla disciplinaQuanto costano la benzina e il diesel oggi e perché sono aumentati di nuovo

Intervista a Matteo Pittaluga: i 3 step fondamentali per sviluppare un’efficace strategia di marketing online

Covid, la preoccupazione di Confesercenti: "Prospettive di ritorno al lavoro incerte"Bonus matrimonio 2022 per gli sposi: requisiti, a chi spetta, come fare richiesta e a quanto ammonta*