File not found
Campanella

Bonus sposi: a chi spetta e a quanto ammonta

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 826Meloni sulla Manovra: "A sinistra c'è chi stappa bottiglie se il PIL flette"Come rateizzare una cartella di pagamento con Agenzia delle entrate: la guida 2024

post image

Drammatico incidente a Valle Castellana: un morto, ferito anche il sindacoNon ha senso una carcerazione che sputa fuori le persone alla fine della loro pena senza neppure un attimo di convalescenza sociale, lerelazioniumanecomealbisilcarcerenonsaràmai Professore Campanella di gradualità della restituzione. La mafia si combatte provocando un mutamento nella società, non con una carcerazione senza scopo di restituzione, senza proiezione di recupero, esule dal "diritto alla speranza" fino alla fine della pena Riflettendo sul carcere e sulla sua capacità in concreto di offrire strumenti di reinserimento, di ricostruzione, di risocializzazione delle persone ristrette, mi sono resa conto che in oltre vent'anni di osservazione e di indagine empirica sul mondo recluso ad espiare pene temporanee o pene senza fine, in alcuni casi soltanto ho potuto riscontrare come la detenzione si sia tradotta in un autentico rinnovamento di sé. Chi espia una pena temporanea in carcere per reati comuni (furti, rapine, estorsioni, droga), ove non acceda alle misure alternative anche a causa della nota e irrisolta carenza di risorse sociali, tende a restare nel crimine, spesso in ragione di una patologia di vita che innesta la propria continuità nella assenza di opportunità lecite di sostentamento. Il carcere dei poveri, quello che porta a restare ristretti fino all'ultimo giorno di pena e a ricadere ogni volta, in un circolo senza uscita di marginalità. Le persone condannate all'ergastolo ostativo, invece, che hanno trascorso anni della loro vita nel regime privativo del 41 bis e che sono state riversate, poi, nei regimi dapprima di elevato indice di vigilanza e successivamente di alta sorveglianza, in questi luoghi, finalmente, hanno iniziato a rapportarsi ad esperienze altre, al contatto con persone nuove, all'accesso ai laboratori di scrittura, teatrali, di arte, di pittura, di scultura, di cucina, alla parola, alla lettura, alla musica, all’incontro. Hanno potuto, usciti dal silenzio emozionale e ideativo del 41 bis, ritrovare nella contaminazione del sé con l'altro un'occasione di rinascita. Ho pensato allora che quella che non a torto è definita subcultura delle mafie, del terrore, della sopraffazione, della violenza può essere dissipata unicamente ponendo in conflitto i falsi ideali che la connotano con abiti nuovi e più gratificanti da indossare. Ho capito che l’unica declinazione possibile di quella parola paternalistica, desueta e inadeguata, ‘rieducazione’, è relazione. Relazione intesa come rapporto di cura. Non esiste cura senza l'altro, anche quando l'altro - in una lettura psicoterapeutica - sparisce per fare posto a sé. Quell'assenza diventa nutrimento per scoprire la propria individualità. Ci si salva sempre con qualcuno: si vive, ci si struttura, si cresce, si soffre, si è felici sempre in mezzo agli altri, si misura il sé in rapporto all'altro, alla conoscenza delle dinamiche comportamentali ed emotive che un'esperienza produce in ciascuno. Dolore, privazione, lontananza (di ogni tipo), assenza di confronto, di dibattito, perfino di conflitto, di relazione, appunto, non sono propedeutici alla cura, non consentono l'attivarsi di nessun progetto o percorso di autentica e consapevole revisione. L’individualità muore La conseguenza di questo ragionamento è immediata e porta a spingere lo sguardo su quel mondo senza, il 41 bis, dove non l'uomo del reato ma l'uomo stesso, nella sua individualità, muore e non trova spazio né respiro per il cambiamento. Nell'ultimo decennio il numero dei ristretti in 41 bis si è triplicato perché quelli che c'erano venti anni fa ci sono ancora e perché le maglie si sono sempre più allargate. Ancora, perché il circuito detentivo dell'alta sicurezza è diventato un contenitore che tiene insieme in modo del tutto incongruente i reduci del 41 bis e chi va in permesso premio dopo un trentennio di carcerazione; perché è scomparso un regime intermedio, quello dell'elevato indice di vigilanza (c.d. E.I.V.), che permetteva di osservare per un  tempo limitato le persone ristrette appena uscite dal regime derogatorio del 41 bis nei loro primi passi nei circuiti che danno ingresso alla vita in comune, perché il Dap resiste, per qualche incontemplabile motivo, a declassificare chi non è più un pericolo tenendolo a forza ancorato al reato per cui è stato recluso. E allora va ripensato il 41 bis che non può essere per tutti i condannati per quei gravi reati, che può ammettere solo quelle restrizioni davvero finalizzate alla sicurezza sociale, che deve durare per un tempo limitato ed essere sorretto da una verifica concreta ed effettiva della attualità della capacità di chi è dentro di condizionare l'operato di chi è fuori e non astratta e prognostica, posata solo sul titolo di reato anche se risale a trent'anni fa, che deve dare il passo all'inserimento dei detenuti nei circuiti di relazione per attivare progetti reali di recupero. Non può essere ammessa una carcerazione senza scopo di restituzione, senza proiezione di recupero, esule dal "diritto alla speranza" fino alla fine della pena, per circa 250 di loro per sempre, quelli che uniscono alla carcerazione differenziata la condanna all'ergastolo ostativo. Perché non ha senso una carcerazione che sputa fuori le persone alla fine della loro pena senza neppure un attimo di convalescenza sociale, di gradualità della restituzione, anche di osservazione da parte di chi controlla, in una logica non deviata di sicurezza. Perché la mafia si combatte provocando un mutamento nella società, generando paradigmi di pensiero e di azione diversi, nuovi, positivi, sani. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMaria Brucale Avvocata del foro di Roma, componente del Direttivo di Nessuno Tocchi Caino

Costo voli, drastico crollo del prezzo dei biglietti dopo le festeSan Valentino: quanto spenderanno in media gli italiani?

OCSE: le previsioni economiche del prossimo anno

Rottamazione quater: prima scadenza per 3 milioni di contribuentiVariante Centaurus, Andreoni: "Bastano pochissimi minuti per contagiarsi"

Decreto anziani, 1000€ in più con la prestazione universaleBollette più care ad aprile: ecco perché

Airbnb, raggiunto un accordo con il fisco

Decreto PNRR, introdotte misure urgenti e di riformaFrena ancora il PIL: -0,4% nel secondo semestre

Ryan Reynold
Pensione 6 o 11 anni prima: quali requisiti servonoIstat, crescita del PIL in Italia: 3,7% nel 2022, 8,3% nel 2021Biglietto per visitare Venezia: quanto costa e come funziona

trading a breve termine

  1. avatarPensione anticipata, ipotesi Quota 41: la novitàETF

    Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 18Sorelle investite dal treno a Riccione, il padre: "Dovevo accompagnarle ma non stavo bene"La teoria sul Papa: “Bergoglio non è affatto il Pontefice”Airbnb, raggiunto un accordo con il fisco

      1. avatarEdiliziAcrobatica, morto il ceo e fondatore Riccardo Iovino. Il titolo chiude in calo dell’8,9%VOL

        "Gayolo delle scimmie", l'hashtag omofobo in trend su Twitter

  2. avatarAirbnb, raggiunto un accordo con il fiscocriptovalute

    Flat tax, agevolazioni sul reddito incrementale: tutto quello che bisogna sapereNotizie di Economia in tempo reale - Pag. 11Manovra, 1 miliardo per sostegno alla natalità: tutte le novitàSalari in Italia: una realtà allarmante

  3. avatarEstate 2024, aumenti in vista per gli italiani: rincari su sdraio, lettini e pedalòVOL

    Bonus computer 2024: come richiederloBonus condizionatori 2024: a quanto ammontaIstat, l'inflazione rallenta: + 0,6% a dicembreI prezzi dell'estate 2024: quanto costano ombrellone e lettino in spiaggia?

Rottamazione quater cartelle esattoriali: quando pagare

Dichiarazione dei redditi 2024: novità, scadenze e requisiti da rispettareCrisi economica, il 50% delle pizzerie confida nell'aumento del fatturato*