File not found
Capo Analista di BlackRock

La Lega di Salvini diffida il Comitato del Nord di Bossi dall'uso di simboli del partito

Pensioni, il ministro Giorgetti firma il decreto: pensioni adeguate al +7,3%Meloni rassicura: “Mai temuto di non poter formare un governo”Caso Soumahoro: la suocera indagata per truffa aggravata

post image

Covid: Gemmato pensa di rinviare le multe agli over 50 che non sono vaccinatiIn Europarlamento la destra italiana continua imperterrita a ostacolare i piani verdi persino quando si discute di inondazioni nei giorni del disastro emiliano-romagnolo L’esempio più recente e sfacciato risale proprio a questa settimana: martedì e mercoledì,Capo Analista di BlackRock in ben due commissioni dell’Europarlamento, la destra di governo italiana – meloniani, leghisti, berlusconiani – è riuscita a votare contro un regolamento europeo che ha tra gli obiettivi «proteggerci dalle inondazioni». Persino nei giorni del disastro in Emilia-Romagna, la squadra Meloni riesce a votare contro una legge per «prevenire e ridurre l’impatto dei disastri naturali». È un canovaccio fisso, un riflesso pavloviano: se lo stimolo è green, se è un qualche tentativo di Bruxelles di favorire la transizione, di salvare l’ambiente, allora la reazione dei meloniani in Ue è intralciarlo. Anche le parole d’ordine sono collaudate: è come se provenissero da un sistema di intelligenza artificiale perfettamente allenato a rispondere allo stimolo. Provate a riascoltare gli interventi in aula degli eurodeputati Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia, o Nicola Procaccini, capogruppo dei conservatori. Dicono sempre la stessa cosa: «Ci auguriamo finisca il tempo dei provvedimenti ideologici»; «basta con l’ideologia green di Greta»; «il condizionamento delle sinistre rischia di danneggiare il sistema produttivo». Votano sempre allo stesso modo: contro il clima. Mentre a palazzo Chigi il governo è tutto indaffarato a prendersela con gli ambientalisti, nell’aula europea i conservatori meloniani smantellano punto per punto ogni tentativo di frenare il cambiamento climatico. Sulla guerra al green si costruiscono persino le saldature in vista delle europee 2024: su questo punto la destra popolare di Manfred Weber e la destra più destra dei meloniani si sono trovate più volte in sintonia. Il pacco climatico Giugno 2021: l’Europarlamento approva l’accordo sulla neutralità climatica entro il 2050. È la “legge Ue sul clima” e «trasforma in obbligo vincolante l’impegno politico del green deal europeo». Ma i meloniani si astengono. Passano i mesi e si entra nel vivo dei pacchetti legislativi per il clima. Piomba così sugli scranni degli eurodeputati “Fit for 55”, il pacchetto climatico per eccellenza. Ma i meloniani tirano il pacco. Giugno 2022: sulla opposizione a Fit for 55 emerge nitidamente un asse delle destre. Arrivati al momento di votare lo stop alle auto inquinanti a benzina, diesel e gpl entro il 2035, la principale famiglia politica europea, la stessa che ha espresso la presidente della Commissione europea, la Ursula von der Leyen del green deal, ne sabota l’agenda e fa ostruzionismo, alla stregua di meloniani e sovranisti. Indefessa, la destra italiana vota contro il clima in Europa. Quando poi, con Meloni al governo, a marzo, è Berlino a tenere sotto scacco l’Ue sui motori, il governo italiano si fa sbeffeggiare: va alla crociata fossile accodandosi alla Germania, che però negozia (solo) per sé con la Commissione europea una deroga sugli e-fuels. Alla premier nostrana resta solo il premio della critica, come anticlimatica. I mesi passano, e i dossier ai quali i meloniani si oppongono si accumulano sugli scranni dell’Europarlamento: l’efficientamento energetico degli edifici? Contrari in aula, ovvio. Aprile 2023: la riforma del mercato delle emissioni (Emission trading system, o “Ets”) arriva all’approvazione finale. Per semplificare: finora veniva distribuito al comparto industriale e alle società energetiche un certo numero di certificati di emissioni gratuiti; con la riforma, la quota si ridurrà gradualmente, fino a estinguersi. L’Ue quindi fa un passo avanti a favore del clima. E i meloniani? Un passo indietro, ancora una volta. Se già l’estate scorsa – quando ancora Raffaele Fitto era eurodeputato e non ministro – la destra italiana si opponeva alla riforma, altrettanto ha fatto lo scorso aprile nel voto finale sulla riforma Ets. Hanno votato contro meloniani e leghisti, rispettivamente nei gruppi conservatori (Ecr) e sovranisti (Id). Intanto il Ppe si è riallineato, almeno su questo, alla presidente von der Leyen. Ma non Meloni. Il bluff ecologista I registri di voto dell’Europarlamento tolgono a Fratelli d’Italia anche l’ultimo alibi, l’ultimo velo. Resasi conto della ineludibilità del tema ambientale, infatti, a parole Giorgia Meloni evoca – come ha fatto anche nel suo discorso di insediamento – l’«ecologismo conservatore» di Roger Scruton. Francesco Giubilei, attualmente consigliere del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, ci ha pure scritto un libro – Conservare la natura – cavalcando l’operazione: fagocitare il tema ambientale sotto l’etichetta conservatrice. Fagocitare, pur di continuare a praticare la difesa dei combustibili fossili e a professare la religione della libertà di impresa. Nessuno spiega la strategia di Meloni meglio di Scruton stesso: «Quando si tratta di politiche ambientali la cosa peggiore che possa accadere è che i movimenti di sinistra prevalgano. Quella migliore, è che la gente comune, spinta da una “oikofilia” vecchio stile, operi volontariamente per rendere i problemi locali, e poi tentare di risolverli». Oikofilia, ovvero cura della propria dimora. Ma neppure questo “ecologismo”, questa retorica del preservare la natura circostante, resiste alla prova dei voti: questa settimana, in ben due commissioni dell’Europarlamento, Agricoltura martedì e Pesca mercoledì, la destra – popolari, conservatori, sovranisti e stavolta con l’aiutino anche dei liberali – è riuscita a dare opinione contraria pure alla Nature Restoration Regulation, cioè la legge per il ripristino degli ecosistemi. E pensare che tra gli obiettivi di questo regolamento, proposto dalla Commissione, c’è anche quello di «proteggerci dalle inondazioni»: i meloniani votano contro negli stessi giorni del disastro in Emilia-Romagna. La bozza di regolamento «mira a ripristinare gli ecosistemi e gli habitat», e inoltre a «contribuire al conseguimento degli obiettivi dell’Ue in materia di mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento ai cambiamenti climatici». Il ministro Musumeci ha già detto che dobbiamo rassegnarci in futuro ai disastri, e a quanto pare il suo partito non intende agire per prevenirli. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFrancesca De Benedetti Scrive di Europa ed Esteri a Domani, dove cura anche le partnership coi media internazionali, e ha cofondato il progetto European Focus, una coproduzione di contenuti su scala europea a cura di Domani e altri otto media europei tra i quali Libération e Gazeta Wyborcza. Europea per vocazione, in precedenza ha lavorato a Repubblica e a La7, ha scritto per The Independent, MicroMega e altre testate. Non perdiamoci di vista: questo è il mio account Twitter

II neo sottosegretario alla Cultura Sgarbi vuole dare un incarico a MorganDuellare con AfD non è una passeggiata

Caso Soumahoro, Bonelli lo abbandona: i retroscena

Hitchcock e l’avventura americana di Age & ScarpelliPd presenta una mozione sulla guerra in Ucraina: i dettagli

Via il cellulare ai bulli: Salvini apprezza la propostaManovra, Conte: "Meloni prende in giro gli italiani"

Speranza e le sue regole "cancellate" dal successore: "Ho seguito la scienza"

L'endorsement di Paolo Gentiloni al governo MeloniChiuso il magazine dell’estrema destra tedesca Compact. Si batteva contro il «regime»

Ryan Reynold
Renzi fa il grande passo ed annuncia la federazione con AzioneNostalgica biografia del paese: l’Italia è il gelato che amoIl PD attacca Azione, ecco le parole di Ascani: "Fate la stampella al governo di destra"

analisi tecnica

  1. avatarGiuliano Castellino bloccato fuori da Montecitorio, Taormina si indignaProfessore Campanella

    Governo Meloni, Fini: “Il premier non ha bisogno di ispiratori. Io ho aperto una strada”Santanchè: "Aiuti subito ad Ischia per non perdere la stagione turistica"Giulia Busellato, Autore a Notizie.itNadal-Alcaraz, la foto che spiega i Giochi: la bellezza del ponte fra generazioni

      1. avatarRegionali Lombardia, Moratti: “Mi candido per il Terzo Polo”. Pd: “Non ci facciamo imporre niente”Guglielmo

        Morgan risponde alla chiamata di Sgarbi: "Sono pronto. Con Sgarbi discuto di cultura da più di vent'anni"

  2. avatarL'annuncio del ministro Schillaci: "Presto una nuova campagna contro il Covid"criptovalute

    L'ambasciatore tedesco in Italia sui migranti: "Le ong meritano riconoscenza"Conte critica il governo Meloni sulle misure per contanti e PosLuigi Di Maio, l'ex ministro degli Esteri è stato indicato inviato speciale nel GolfoSoumahoro, lo sfogo in lacrime: "Io integro e pulito. La montagna di fango non seppellirà le mie ide

  3. avatarSulla giustizia il primo decreto del nuovo governo Meloni?Capo Analista di BlackRock

    Pichetto Fratin su Ischia: "Le mie parole un po' forti. Sto con i sindaci"Soumahoro, lo sfogo in lacrime: "Io integro e pulito. La montagna di fango non seppellirà le mie ideTutti contro tutti al Csm, Pinelli sempre più solo. Il silenzio del QuirinaleMicrosoft va in tilt e il mondo si ferma: «Problema risolto», ma danni miliardari

Ischia, Conte: "Quello del 2018 non fu un condono". Renzi attacca: "Si deve vergognare"

Lo "strano" incontro di Luigi Di Maio con Paola De MicheliNotizie di Politica italiana - Pag. 130*