Kaliningrad, cos'è e perché preoccupa la Nato?La commovente reunion di Barack Obama con un ragazzo appena diplomatoContromossa di Zelensky che firma la legge che vieta i partiti filorussi
Morto a 27 anni in Inghilterra: è stato investito da un’auto della polizia non contrassegnataIl grande pubblico lo conosce per il suo lato goliardico,VOL i suoi fan storici per la profondità dei testi e l’approccio cantautorale applicato al rap. Due apparenti contraddizioni, che rischiano di portarlo in cima alle classifiche degli streaming, cavalcando l’onda di un messaggio profondamente attualeTUTTI GLI ARTICOLI DI SANREMOIL TESTO DI ONDA ALTA DI DARGEN D’AMICOImmaginiamo di fare un gioco e di dividere i cantanti di Sanremo in due squadre: quella di chi punta a vincere il festival, e quella di chi invece punta soprattutto a trionfare nella gara dello streaming, nel numero di trasmissioni alla radio e più in generale nella capacità di incollarsi – quasi ossessivamente – nella nostra testa. Ecco, Dargen D’Amico potrebbe fare da capitano della seconda squadra: quella dei re dei tormentoni.La realtà è ovviamente più complessa, se non altro perché le due intenzioni non devono per forza collidere. Anzi, c’è chi è pronto a scommettere che Dargen possa ambire quest’anno alle parti alte di entrambe le classifiche, sia quella finale a Sanremo, sia quella degli streaming.Però – se si deve scegliere – la sua specialità è diventata nel tempo quella di dare alla musica un vestito fortemente contemporaneo e facilmente “vendibile”. Il tutto sintetizzato in un manifesto, portato a Sanremo nel 2022: «Fottitene e balla». Ma le sue origini, in realtà, sono profondamente diverse. Quasi opposte. E quest’anno, mascherato dietro a un pezzo dance, c’è un profondo significato sociale.CantautorapL’approccio goliardico alla musica è quantomeno divisivo, per usare un eufemismo. E forse è un bene che non tutto il pubblico di Sanremo conosca una canzone come Bocciofili, con Fedez e Mistico, un concentrato di cattivo gusto che ha però contribuito ad allargare la nicchia dei fan più fedeli a Dargen.Gli inizi sono quelli della scena rap milanese, in gruppo con Gué Pequeno e Jake La Furia, ancora prima dei Club Dogo. Già nelle prime prove su disco – autoprodotte – in realtà si vede altro rispetto a quella patina goliardica che poi lo ha reso famoso. Ci sono esperimenti sonori e tentativi di portare in musica punti di vista diversi, a volte inediti e volutamente disturbanti. Comunque spesso profondamente generazionali.È facile vedergli appesa la definizione di «cantautorap», una crasi un po’ parossistica, ma che è utile a sintetizzarne alcune caratteristiche. Come l’ammirazione per Lucio Dalla e la voglia di costruire il più possibile in autonomia la propria musica, e quella prodotta per gli altri. L’onda altaIl Dargen più autentico sta celato dietro agli occhiali da sole, che indossa sempre come una protezione. Quello che resta per il grande pubblico è un’evoluzione continua, fino agli ultimi album che sono generalmente più digeribili alla massa. Ma in “Nei sogni nessuno è monogomo” c’è anche una canzone sulla Striscia di Gaza.C’è stato il tempo per la carriera da giudice di X Factor, la vicinanza a Fedez, i litigi con Morgan, una cover della Bambola di Patty Pravo e la conduzione di un programma trash di karaoke su Prime. Ora torna a Sanremo con un brano che rischia di rimanere ancora una volta incollato in testa di chi lo ascolta: «Sta arrivando, sta arrivando l’onda alta».Ma il significato è ancora una volta attuale e più profondo. Riguarda le particolari condizioni che portano le persone a migrare, trovandosi all’improvviso in preda al mare. In un’intervista a Repubblica, lo ha spiegato: «Una canzone può nascere guardandosi dentro o guardando fuori: questa è nata dalla considerazione che l’anno che si è chiuso è stato quello con il maggior numero di ingressi di irregolari, più di 150 mila persone. Noi siamo tutti abituati a camminare e a spostarci da un punto a un altro, l’essere umano non è nato dove siamo adesso, ci siamo arrivati».© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediDaniele ErlerGiornalista trentino, in redazione a Domani. In passato si è laureato in storia e ha fatto la scuola di giornalismo a Urbino. Ha scritto per giornali locali, per la Stampa e per il Fatto Quotidiano. Si occupa di digitale, tecnologia ed esteri, ma non solo. Si può contattare via mail o su instagram.
L'ultima paranoia di Putin: è terrorizzato dall'acqua della sua piscinaL’ex comandante dei mercenari del Wagner: “In Ucraina una guerra assurda”
Scopre il marito su siti a luci rosse e lo picchia con una cintura
Putin invia un telegramma al capo della Repubblica di Donetsk: "Fiducioso nella vittoria"Alaska Airlines, la denuncia di una ragazza: "Mi hanno detto di coprirmi se volevo salire sull'aereo"
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 452Guerra in Ucraina, in tre mesi morti quasi 30mila soldati russi
Il vice segretario Nato Geoana: “L’Ucraina può vincere la guerra”Francia, per il ministro degli Affari esteri ci vorranno "15-20 anni" per l'ingresso dell'Ucraina ne
Terremoto in Russia: scossa di magnitudo pari a 5.5Covid in Cina, Pechino: "Rischiamo 1,6 milioni di morti"La Torre di Pisa diventa un lanciamissili Nato in una mostra a Mosca Putin malato, cos’è la sindrome della gamba senza riposo?
Tutte le stragi a scuola negli Stati Uniti, da Columbine a Uvalde
Terremoto in Messico, scossa di magnitudo 5.5 nello stato di Oxaca
Putin si scusa con Israele per le affermazioni di Lavrov su Hitler ebreoTerremoto a nord dell'Islanda: scossa di magnitudo 5.4 con epicentro in mareGraziano: “Senza armi a Kiev Putin punterebbe a Georgia e Lituania”Ucraina, sforzi per salvare ultimi difensori di Azovstal: esplosioni a Leopoli
Pilota ha un malore in volo: passeggero senza esperienza interviene e fa atterrare l'aereoParata del 9 maggio a Mosca, il video parodia realizzato dall’UcrainaCanada, ventenne con fucile vicino ad una scuola: ucciso dalla PoliziaGuerra, senatore vicino a Biden: "Cosa facciamo se Putin attacca un paese Nato?"