File not found
Guglielmo

La letteratura non va mai fuori tempo

Secondo la CGIA con la flat tax di Meloni "Gli autonomi continueranno a pagare più dei dipendenti"Ong e salvataggi in mare: le nuove regole al vaglio del Consiglio dei MinistriMini servizio militare: l'idea di La Russa

post image

Governo, le spese del premier Meloni per i viaggi istituzionali a novembre ammontano a circa 160 mila europ.p1 { margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; text-align: justify; font: 12.0px Times}p.p2 { margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; text-align: justify; font: 12.0px Times; min-height: 14.0px}Rimini è una realtà complessa dal punto di vista gastronomico. E le caffetterie non fanno eccezione,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock purtroppo. Tale complessità consiste nello sfasamento rappresentato tra quantità di punti di ristoro (altissima) e qualità degli stessi (tendenzialmente medio bassa). Fatta eccezione per alcuni rari esempi, come l’Estro Bar (sul confine tra Riccione e Rimini), il Bar Ducale (di cui CiboToday parlerà all’inizio di agosto con un articolo dedicato) ed alcune caffetterie di Pascucci, che servono caffè di buona qualità con la dovuta professionalità, il livello medio riscontrabile nei bar della provincia di Rimini (senza parlare dei ristoranti) è assolutamente lungi dall’essere accettabile.  L’apertura del nuovo Starbucks a RiminiQualche giorno fa, dopo una serie di rinvii, ha aperto i battenti a Rimini il primo Starbucks della città, all’interno del centro commerciale più blasonato della zona. Il risultato? Rispetto alle attese è stato veramente deludente. In un momento in cui la crisi del personale miete vittime in tutti i settori e fa sanguinare soprattutto chi vuole fare qualità, questa apertura pone dinanzi a un interrogativo sempre più attuale: ha veramente senso continuare ad aprire punti vendita senza la disponibilità di professionisti del settore in grado di tenere alta la reputazione del brand che rappresentano? Può veramente, ancora oggi, un’esperienza gustativa reggersi esclusivamente sulla rinomanza del brand? La risposta è scontata: no. Ecco com’è andata la mia visita al nuovo punto vendita del colosso di Seattle. La recensione dello Starbucks di RiminiAll’arrivo provo a cercare il punto vendita ai lati del corridoio centrale, ma apprendo che la “caffetteria” tanto attesa in Romagna è sostanzialmente un desk chiuso su quattro lati, sui quali sono sistemati quintali di macchinari atti a frullare, centrifugare e raffreddare. Di lato alla cassa una fila di paletti per tenere in ordine le persone in fila, di fronte alla stessa un gruppo di 8 tavolini da due posti. Tutto qui. Dopo aver atteso i miei 15 minuti di fila, alla cassa vengo accolto da una giovanissima ragazza, chiedo un espresso, pago 1,50€ in monete da 20 centesimi e 50 centesimi, ma ella continua a ripetermi, contando e ricontando le monetine, che il costo è di un-euro-e-cinquanta-centesimi. Ovvero quelli che le avevo dato, ma lei non riusciva a contarli. Alla fine arriva una collega che riconta i soldi e mi dà finalmente lo scontrino. Mi metto dunque ad attendere il mio nuovo turno per essere servito. Passano ulteriori 5-10 minuti, poi qualcuno grida il mio nome e finalmente assaggio il mio caffè: è buono. Sicuramente uno dei migliori (in termini sensoriali) di quelli che si possono assaggiare in tutta Rimini.Il caffè di Starbucks è buono, però…Ma cosa è accaduto nel frattempo? Durante gli abbondanti 20 minuti di attesa ho potuto constatare una serie di pecche niente male: tavolini trasformati in pattumiere e mai resettati durante la mia lunga attesa, tazzine esauste abbandonate sotto ai gruppi della macchina da espresso (poco usati data la scarsa quantità di espressi erogati), bottiglie d’acqua stipate in ogni dove (anche sui bidoni della spazzatura) e convivenza di ogni genere di ingredienti nella zona bar (latte fuori frigo, panna spray anch’essa fuori frigo, sciroppi vari, buste di plastica, guanti mono uso, etc.) È normale il caos dopo una nuova apertura? Anche per un colosso dell’hospitality come Starbucks?Qualcuno proverà a legittimare quanto accaduto sostenendo che si tratta di una nuova apertura. Ma non è più vera quella regola che tutti i nuovi locali devono dare il meglio di sé proprio nei primi mesi per conquistare la clientela? Qualcuno sostiene che si trattasse di baristi alle prime armi. Ma, se fosse vero, come è possibile affidare un locale di un brand così importante ad un team fatto solo di principianti? Qualcun altro non si stupisce di quanto accaduto poiché sostiene che con una tale mole di lavoro quei risultati sono inevitabili. Ma, anche stavolta, il numero e la qualità degli addetti non dovrebbe essere proporzionato al lavoro atteso e agli obiettivi preposti? Ora, a prescindere dalla filosofia del brand e dal difficile momento storico che vive il mondo della ristorazione, tutti noi, addetti e non al settore, dinanzi a delle situazioni del genere abbiamo il dovere di porci almeno una domanda, e questa domanda è: cosa voglio quando vado in una caffetteria o in qualsiasi luogo della ristorazione? La risposta, naturalmente soggettiva, non dovrebbe a mio avviso prescindere da alcuni standard minimi di qualità della materia prima, di professionalità degli operatori e di accettabilità degli ambienti. Altrimenti significa che insistiamo a frequentare determinati brand non tanto per scelta consapevole, ma piuttosto per fanatismo verso la marca.

Parla Roberto Salis, padre di Ilaria: «Ora speriamo nei domiciliari»Alla ricerca di Finzioni

La Libia non è un porto sicuro. Le sentenze e i fatti contano più delle narrazioni del governo

Anniversario della nascita del MSI: dopo la Rauti, anche La Russa festeggia. È polemicaEuropean Focus 25. Tensioni sulle pensioni

La mozione "Veneto Pride" non passa e viene bocciata: "Omosessuali travestiti da cani"Renzi contro Meloni e Salvini: "Chi ha fatto impennare il prezzo della benzina? Si facciano un selfie"

Il dramma dei bambini rientrati in Ucraina a due anni dall’inizio della guerra

Il dramma dei bambini rientrati in Ucraina a due anni dall’inizio della guerraTensioni nel primo giorno di Ramadan alla moschea di al Aqsa

Ryan Reynold
Perché Meta esclude i contenuti politici da Instagram e Threads (e cosa fare per riattivarli)La vita di Giorgio Manganelli, detto il Manga, scritta da sua figlia AmeliaMeloni a Kiev a due anni dall’inizio della guerra. Agenda fitta tra: G7, accordi sulla sicurezza e cerimonie

investimenti

  1. avatarCaro carburante, decreto ad hoc approvato in Cdm: obbligo di esporre il prezzo medioMACD

    Ti posso chiamare quando succede?La pace si può fare sempre, se si vuole, anche con la RussiaGli Stati Uniti impongono il veto all’Onu sulla strage di civili a Gaza. Pressioni internazionali per un’indagine indipendenteLa mozione "Veneto Pride" non passa e viene bocciata: "Omosessuali travestiti da cani"

      1. avatarSondaggi politici Radar Swg: Fratelli d’Italia primo partito con il 30,6%, segue il Movimento 5 StelProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

        Fabio Volo: «Se sono uno scrittore di intrattenimento, ben venga. Non mi candideranno allo Strega»

  2. avatarCerbero, il podcast delle polemiche oscurato da TwitchBlackRock Italia

    Luigi Di Maio "ex" politico? C'è un caso-Wikipedia che tocca il temaPd, Ricci ritira la sua candidatura alla segreteriaEuropean Focus 26. L’Europa arcobalenoConte sul Qatargate: "I partiti coinvolti facciano chiarezza"

  3. avatarLe micronazioni che guadagnano dal commercio dei domini internetCapo Analista di BlackRock

    Guido Crosetto, attacco alla BCE: "Ha troppo potere". Duro botta e risposta con CalendaIl post di Giulio Gallera contro Beppe Sala per il limite dei 30 km/h: "Talebano"Italia Viva presenta un'interrogazione parlamentare sulla vacanza di Conte a Cortina: i dettagliNotizie di Politica italiana - Pag. 120

Netflix si appoggerà a Microsoft per un’offerta di abbonamento con la pubblicità

Manovra, si va verso la fiducia in Senato e il voto finale: seduta fissata per giovedì 29Aspides respinge un attacco nel Mar Rosso. Hamas flessibile nelle trattative, ma pronta a continuare la guerra*