Nonna e nipotino investiti da un'auto fuori dalla scuola e condotti in ospedaleNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 58530 all'ora in città: dopo Milano anche Roma pronta a rivedere i limiti di velocità
Incidente sulla linea Milano-Lodi: persona travolta da un treno. Non nota l'identità della vittimaparigi 2024 gianmarco tamberi Sullo stesso argomento:Errani-Paolini fanno la storia. Primo oro Italia nel tennis: “Emozione unica”Prima “vittima” dell'acqua inquinata della Senna: triatleta ricoverata,Professore Campanella come sta05 agosto 2024aaa«Una fitta lancinante a un fianco. Pronto soccorso, Tac, ecografia, analisi del sangue» e la diagnosi: «Probabile calcolo renale». Gianmarco Tamberi ha descritto così, ieri sera via Instagram, l’imprevisto che lo ha costretto a rimandare la partenza per le Olimpiadi di Parigi 2024. «Un violento dolore al fianco» è il campanello d’allarme che annuncia la colica renale, «il sintomo più tipico» della calcolosi, un problema comune che può colpire fino a una persona su 10. Ma cos’è un calcolo renale? Da cosa dipende? E come si cura? Lo spiegano gli esperti dell’ospedale Niguarda di Milano, in un approfondimento pubblicato sul sito dell’Asst Grande Ospedale Metropolitano. «Il calcolo renale (o nefrolitiasi)», descrivono, si crea «quando nelle urine la concentrazione dei sali litogeni (calcio, acido urico, ossalato), aumentando, forma i primi cristalli che poi, aggregandosi tra di loro, costituiscono il calcolo vero e proprio. Si tratta di un problema che interessa dal 5 al 10% della popolazione, con un trend di crescita negli ultimi decenni, imputabile al maggior consumo di proteine animali nella nostra alimentazione». Errani-Paolini fanno la storia. Primo oro Italia nel tennis: “Emozione unica” Per evitare i calcoli renali bisogna «mantenere le urine in condizione di sottosaturazione, cioè ben diluite, garantendo una costante e frazionata idratazione per produrre diuresi superiore a 2 litri». Quando si formano, comunque, «i calcoli non sono tutti uguali. Ne esistono di diversi tipi: ci sono quelli più comuni formati dai sali di calcio, ci sono quelli di acido urico e quelli di struvite, conseguenti ad una particolare infezione urinaria. Poi possono esserci quelli di cistina, causati da una rara patologia ereditaria», precisano da Niguarda. «Per la diagnosi del tipo di calcolosi è essenziale analizzare la composizione del calcolo una volta espulso, mediante un esame chimico o cristallografico». Ma come si manifesta un calcolo ai reni? «Il sintomo più tipico», appunto, «è la colica renale, cioè un violento dolore al fianco accompagnato da vomito e irrequietezza, dovuto allo spostamento del calcolo lungo le vie urinarie. A volte può essere solo presente una lombalgia sorda, tipo un mal di schiena. Un’altra possibilità è l’evenienza di una macro o microematuria anche senza sintomi, cioè la presenza di sangue nelle urine. In caso di colica renale in corso», si raccomanda di «non sottovalutare il fenomeno che potrebbe ripresentarsi nel tempo. Inoltre è consigliato effettuare delle analisi del sangue e delle urine per identificare i cosiddetti fattori di rischio metabolici. È poi importante eseguire dei controlli radiologici, come un’ecografia delle vie urinarie e/o una Tac all’addome senza contrasto». Prima “vittima” dell'acqua inquinata della Senna: triatleta ricoverata, come sta La terapia? I calcoli renali vanno sempre rimossi o possono andarsene da soli? «Un calcolo intorno ai 6 millimetri ha elevate possibilità di espulsione spontanea - rispondono gli specialisti di Niguarda - mentre la percentuale si riduce con l’aumentare delle dimensioni. Quando raggiungono dimensioni maggiori, è necessario l’intervento terapeutico. Fino a qualche anno fa l’unica speranza era quella chirurgica, che attraverso tecniche diverse risolveva la situazione mediante asportazione o frammentazione dei calcoli. Adesso invece si è diffusa la litotrissia, che permette di curare senza tagli. Il litotritore è una macchina in grado di produrre delle onde d’urto che vengono inviate con precisione, con l’aiuto dei raggi X o dell’ecografia, in modo da essere concentrate sui calcoli stessi. Queste onde attraversano i tessuti molli dell’organismo e scaricano la loro energia sui calcoli così da frammentarli. L’ecografia è in grado di evidenziare numero e dimensione dei calcoli, sede ed eventuale presenza di dilatazione delle vie escretrici». In bocca al lupo a ‘Gimbo’.
Addio a Giancarlo Sabatini, l'uomo della festa a PianoscaranoVuole chiamare il figlio come il padre ma la suocera non vuole: le incendia il furgone
Bimba di 6 mesi muore in ospedale per bronchiolite: disposta autopsia
Ragazzo agonizzante su ciglio di strada: si cerca pirata della stradaSi accascia mentre corre accanto alla moglie: tragedia durante la maratona
Condannato per abusi sessuali su pazienti, morto suicida il primario dell’ospedale di Mazara del ValloRagazzo trovato morto in casa con un sacchetto di plastica in testa
Bari, incendio in una palazzina: i Vigili del fuoco a lavoro da oreBari, incendio in una palazzina: i Vigili del fuoco a lavoro da ore
Abbandona la figlia di 5 anni per andare al lavoro: bimba da sola per 8 oreDipendente comunale muore soffocata da un bocconeNeopatentato si schianta contro tre auto da ubriaco: patente ritirata dopo neanche un giornoRiso vialone nano: ritirati lotti per potenziale rischio chimico
"Lui è un bravo ragazzo, ha sparato alla prof ma ha capito l'errore"
Donna scomparsa: trovata morta nel fiume Adda
Telefona e fa arrestare il marito violento: “Aiuto, mi sta riempiendo di botte”Incidente sul lavoro in Umbria: uomo morto mentre puliva un vetroIncidente tra camion e due auto: morto un 37enneMuore a 32 anni in un incidente stradale: la madre era ubriaca al volante
Napoli, è morto il diacono Mazzara, Chiesa e fedeli in luttoPrecipita dalle scale e muore: la vittima aveva solo 38 anni. Ecco chi èIncidente fra Ortona e Francavilla: morto un camionistaMatteo Messina Denaro, tre scatoloni di documenti sono stati portati via dal secondo bunker