Calenda: "Progetto partito unico con Italia Viva? È naufragato"Cavaliera Berlusconi: pace tra Meloni e Marina nel nome di SilvioDef, centrodestra sconfitto alla Camera: per 6 voti non ha raggiunto la soglia necessaria
Silvio Berlusconi, ultimi aggiornamenti: quando arriva il prossimo bollettinoLa riforma mette in discussione l’esistenza di 600 istituti,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella una scelta che penalizza il sud, i piccoli centri, le periferie. Una decisione autoritaria e pericolosamente rapido, tale da rendere del tutto privi di significato gli Open-day con cui gli istituti si sono proposti alle famiglie nel mese di novembre un po’ in tutta Italia. In alcuni istituti comprensivi che hanno invitato le famiglie aprendo i cancelli a novembre, potrebbe essere impossibile iscriversi a gennaioTutti gli articoli di Tempo pieno, la scuola di DomaniSei un/a insegnante? Puoi abbonarti a Domani con la carta del docente a soli 80 euroA proposito di istruzione pubblica, abbiamo assistito a due decisioni importanti che hanno destato troppa poca attenzione da parte di tutti. La prima è stata quella, presa oramai da tempo, per risparmiare circa 90 milioni di euro sulla scuola pubblica con enormi danni sulla relazione tra scuole e territori circostanti, di abolire oltre 600 direzioni scolastiche e relative strutture di segreteria e amministrazione.Questa prima scelta determina la scomparsa di un’autonomia di progettazione di interventi prevalentemente in territori fragili: nel Sud, nei piccoli centri e nelle periferie di tante città. Solo persone strettamente addette ai lavori hanno capito la portata del disastro di questa scelta; e il mondo più ampio della scuola non ha saputo reagire, accettando la versione fornita dal ministero secondo la quale si tratta solo di piccoli cambiamenti amministrativi. Se si approfondisce anche minimamente la questione, è evidente che si sta minando l’efficacia di interventi educativi in luoghi dove la scuola colma vuoti della società intera.La seconda decisione, ancor più grave, è stata la modalità con cui si è scelto di dar corso a questa scelta. Dato che diverse regioni avevano presentato ricorso alla Corte Costituzionale e da alcuni mesi si stava organizzando una protesta significativa soprattutto nelle regioni del Sud, dove anche studenti e professori dei licei avevano costruito una mobilitazione, il governo ha preso una posizione di attesa, permettendo ad esempio alla Regione Lazio di aprire dei tavoli per la consultazione dei territori per concordare le scelte con scuole, amministrazioni locali, rappresentanze sindacali.La Regione Lazio aveva emanato delle linee guida, magari perfettibili, ma comunque improntate al dialogo e alla condivisione delle scelte con chi le avrebbe subite, rallentando i tempi delle decisioni per permettere le necessarie consultazioni. CommentiScuola, la Toscana si ribella ai tagli di ValditaraAlessandra Nardiniassessora regionaleImprovvisamente a fine novembre, dopo il pronunciamento negativo della Corte Costituzionale in merito ai ricorsi presentati dalle Regioni Toscana, Emilia Romagna e Puglia, il Ministero ha imposto ritmi accelerati: appare evidente che queste decisioni vengono prese solo dall’alto, che l’unica legge è il risparmio, che non si considera valore irrinunciabile la presenza delle scuole nei territori fragili. Nel Lazio sparisce il lavoro dei tavoli di consultazione istituiti con le Linee guida (nella deliberazione di giunta regionale 6 novembre 2023, n. 708).Quello che viene messo in discussione ora non è solo l’esistenza di 600 istituti, elemento non certo trascurabile, ma anche la modalità annunciata per attuare la decisione. Questo cambiamento di rotta avviene in modo autoritario e pericolosamente rapido, tale da rendere del tutto privi di significato gli Open-day con cui gli istituti si sono proposti alle famiglie nel mese di novembre un po’ in tutta Italia. In alcuni istituti comprensivi che hanno invitato le famiglie aprendo i cancelli a novembre, potrebbe essere impossibile iscriversi a gennaio.Ecco che diventa talmente caotica l’iscrizione che tanti alunni dovranno effettuare a breve che in molti contesti, perché oggi ancora non è dato sapere quali scuole vedranno sparire la loro direzione nel Lazio.Autoritarismo e tempi che non permettono repliche sono un pericoloso approccio al tema dell’istruzione: una catastrofe politica che dovrebbe stimolare risposte unite e decise dal mondo della scuola. Ora però la scuola chiude per le vacanze di Natale tra pochi giorni; è difficile che si organizzi una protesta capace di farsi ascoltare.Invitiamo a maggior ragione tutte e tutti a partecipare sabato 16 dicembre al sit-in davanti alla Regione Lazio alle ore 14, per dire con determinazione quanto la scuola pubblica continui ad essere la premessa del nostro futuro, ovunque e ancora di più nei luoghi dove di premesse ne mancano tante.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediComunità educante Casal de’ pazzi
Basilicata, scelto candidato regionali Pd-M5S-Avs: è Piero Marrese - Tiscali NotizieBerlusconi come sta dopo 12esimo giorno di ricovero
La proposta di FdI: un premio per chi torna dall'estero con 3 figli
Mimit, 20 milioni per rilancio area crisi industriale Basilicata - Tiscali NotizieTerzo Polo, Calenda ha chiesto ai suoi il silenzio stampa
Stellantis, Urso "Melfi strategica, saranno prodotti 5 full electric" - Tiscali NotizieDecreto Pnrr, approvata la fiducia alla Camera: 196 voti a favore, 147 contrari e 5 astenuti
Per Susanna Camusso Giorgia Meloni "non aiuta le donne"25 aprile, manifesti di Meloni, La Russa e altri due ministri a testa in giù. L'annuncio sui social
Chat antisemite e neofasciste con Diabolik, si autosospende Signorelli, portavoce di LollobrigidaGiorgia Meloni apre un varco sul cuneo e spacca il fronte dei sindacatiSchlein sul decreto lavoro: "Una sentenza di condanna alla precarietà"Shoah, Bardi "La memoria si traduca in etica del presente" - Tiscali Notizie
Def bocciato alla Camera: cosa è successo in Aula
Salvini porta “a casa” la sanatoria sugli abusi edilizi
È partito a Milano il corteo nazionale del 25 aprile. Contestazioni al PD, alla Nato e a Ignazio La RussaLe condizioni di Barelli a Renzi: "Un leader lo abbiamo ed è Berlusconi"Al via bonus acqua in Basilicata, il Presidente Bardi: "Provvedimento utile per i lucani" - Tiscali NotizieLa Russa: "Nella Costituzione nessun riferimento all'antifascismo"
La commissione Segre acquisisce i filmati di FanpageLavoro, ministro Zangrillo: "I giovani non cercano più il posto fisso ma il lavoro figo"La risposta di Giorgia Meloni a Landini sul 1°maggio, cosa ha detto il PremierIn Basilicata Bardi punta al bis, Marrese e Follia rincorrono - Tiscali Notizie