File not found
Guglielmo

Cdm, decreto agosto: regole per elezioni e assunzioni scuola

Bozza Dpcm: mascherina obbligatoria al chiuso fino al 15 agostoSondaggi, Italia divisa: fiducia a Conte e voti a SalviniMigranti, Lamorgese: "più rimpatri e niente regoralizzazioni"

post image

Revoca Autostrade, Di Maio: "Conte? Voleva far saltare tutto"Tra le tante nefandezze disvelate dal caso Palamara,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella una è a mio avviso la più deflagrante, anche se la meno considerata nei commenti e nei dibattiti non sempre utili: nella magistratura italiana, il giudice non conta nulla. Nella narrazione quotidiana, le retate sono dei Gratteri, dei De Pasquale, insomma dei pm. I Gip spesso non meritano nemmeno una fugace citazione. E se è così, deve esserci qualcosa di vero, giusto? Basta con l’equivoco che tragicamente confonde la forza, l’indipendenza e l’autorevolezza della magistratura con l’intangibile ed inattaccabile strapotere delle procure. Il Paese ha bisogno di un giudice forte, non di un pm intoccabile, padre padrone della giurisdizione. Nulla accade per caso. Se a Verbania un Gip, indifferente come un giudice deve essere alle emozioni ed allo sdegno, smentisce il pubblico ministero, negli stessi giorni nei quali a Milano un tribunale, nel motivare una clamorosa assoluzione, accusa i pm nientedimeno che di avere occultato prove decisive della non colpevolezza degli imputati, beh state certi che qualcosa sta accadendo. Ovviamente molto origina dalla esplosione del cosiddetto “caso Palamara”, cioè dal disvelamento pubblico di un sistema da tempo ben noto a tutti noi addetti ai lavori. Tra le tante nefandezze disvelate, una è a mio avviso la più deflagrante, anche se la meno considerata nei commenti e nei dibattiti non sempre utili: nella magistratura italiana, il giudice non conta nulla. Ohibò, il giudice? Cioè quello che pronuncia la sentenza? Quello che dice: colpevole o innocente? Sissignore, proprio lui. Chi opera, trastulla con la politica la sera negli alberghi o nei ristoranti, decide ciò che va fatto e ciò che non, disegna mappe di potere giudiziario e ministeriale, sceglie le indagini da fare e ne determina o condiziona l’esito, sono i Pubblici Ministeri. Vale a dire scarso il 20% dell’intera magistratura italiana. Tu giudice vuoi fare la tua bella carriera, anche a prescindere dal merito? Da me devi passare, e saprai essermene grato.  L’anomalia italiana Ecco, magari la magistratura giudicante italiana sta lentamente e perfino inconsapevolmente prendendo coscienza di questa abnorme anomalia italica, che ha impancato il pubblico ministero sullo scranno del giudice. Le ordinanze di custodia cautelare, per dire, le decide un Gip, perché il pm può solo rispettosamente chiederle, spiegando anche molto bene perché. Ma nella narrazione quotidiana, le retate sono dei Gratteri, dei De Pasquale, insomma dei pm. I Gip spesso non meritano nemmeno una fugace citazione. E se è così, deve esserci qualcosa di vero, giusto? Per dire: quante volte un Gip avrà detto no ad una richiesta di intercettazione, o di misura cautelare, del dottor Gratteri, per restare nell’esempio? Non lo sapremo mai, statene certi, altrimenti accettare scommesse sarebbe talmente facile da essere vietato.  Quindi, è ben vero che gutta cavat lapidem, ma insomma un bel terremoto aiuta. Ed allora, forse è venuto il momento di parlarne sul serio, di separazione delle carriere, nel solo modo che abbia senso: riforma costituzionale dell’ordinamento giudiziario. Due concorsi separati, due Csm separati, due scuole di formazione separate. Pm e giudice ognuno per la sua strada, ma soprattutto pm a rispettosa distanza dal Giudice. La commissione Luciani O davvero pensiamo che la magistratura italiana possa uscire da una crisi di queste rovinose dimensioni, con i pannicelli caldi della Commissione Luciani? Qualche banalità sulle “porte girevoli”, qualche inutile diavoleria nel sistema elettorale, qualche timido e del tutto inadeguato ripensamento sui giudizi di professionalità, gli avvocati che parlano ma non votano nei Consigli giudiziari, nulla sui fuori ruolo. Ed è davvero incredibile che una simile, disarmante prospettiva di riforma sia stata concordata e condivisa dalla Commissione Luciani con la sola Anm. Quella stessa Anm che arranca -confusa, lacerata e delegittimata- tra quei marosi che non riesce a governare, pretende ed ottiene di scrivere la riforma della magistratura a quattro mani con la Commissione Ministeriale, senza “estranei” a disturbare!  Occorre allora che la politica rialzi la testa, e dimostri di saper essere all’altezza delle urgenti necessità del Paese. Una democrazia senza una magistratura forte e credibile è un’anatra zoppa. Ma ora basta con l’equivoco che tragicamente confonde la forza, l’indipendenza e l’autorevolezza della magistratura con l’intangibile ed inattaccabile strapotere delle procure. Il Paese ha bisogno di un giudice forte, non di un pm intoccabile, padre padrone della giurisdizione. Un giudice forte significa un giudice che goda della incondizionata fiducia dei cittadini, i quali hanno bisogno di essere certi che egli decida senza alcuna forma di condizionamento, tanto della politica quanto degli uffici di procura. Un Giudice terzo, realmente equidistante dalle parti processuali, dunque necessariamente estraneo all’ordinamento giudiziario dei pubblici ministeri, come lo è rispetto alla professione ed all’ordine forense. La strada è chiara, e lo ha ripetuto Giovanni Maria Flick: la riforma costituzionale della giustizia. Non ci sono illusorie scorciatoie alternative. Ben vengano i sondaggi degli umori popolari, ma sia chiaro che nessuna separazione delle carriere potrà mai gemmare da un referendum abrogativo di qualche marginale norma dell’ordinamento giudiziario. Ben 75mila cittadini hanno firmato la proposta di legge costituzionale per la separazione delle carriere proposta dall’Unione delle Camere Penali Italiane, ora ferma in Commissione Affari Costituzionali della Camera. E’ giunta l’ora di farla ripartire. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGian Domenico Caiazza Presidente dell'Unione camere penali italiane

Toninelli sulla lite al bar: "Volevano solo attaccarmi"Leghisti credono al meme: Snoop Dogg scambiato per migrante

Antonio Maione, Autore a Notizie.it

Conte: pioggia di auguri sui social per il suo compleannoBonus 600 euro, Meloni a marzo: "Soldi subito, verifiche dopo"

Stato d'emergenza, dal 9 agosto via al nuovo dpcm CoronavirusLeghista Gancia soddisfatta per l'accordo sul Recovery Fund

Di Maio, foto di gruppo senza mascherina né distanziamento

Approvato il Decreto Semplificazioni: cosa prevedeNotizie di Politica italiana - Pag. 483

Ryan Reynold
Morte Morricone, gaffe del sindaco di NapoliTreni, in Emilia Romagna la capienza resta al 100%: "Ma seduti"Salvini a Genova sui migranti: "Ne abbiamo le palle piene" Notizie.it

BlackRock

  1. avatarConte: "Attendista? Siamo il governo dei fatti, non degli annunci"Professore Campanella

    Sgarbi alla Camera: "Mascherina? Un simbolo, io non la cambio"Salvini contro Raggi: l'ennesimo botta e risposta tra i dueConte firma dpcm dal 9 agosto: norme fino al 7 settembreIl nuovo Dpcm di agosto: "Distanziamento sui treni, stadi chiusi"

    ETF
    1. Quali riforme l'Italia dovrà affrontare per il Recovery Fund

      1. avatarPerché i politici del bonus di 600 euro devono indignare di più degli altri che non ne avevano bisognoanalisi tecnica

        Notizie di Politica italiana - Pag. 477

  2. avatarSperanza: "TSO per i positivi al coronavirus che rifiutano le cure"Campanella

    Formigoni assolto per il caso tangenti sanità in LombardiaVirginia Raggi, l'annuncio della ricandidatura: "Andiamo avanti"Decreto Rilancio in commissione: gli emendamenti approvatiCoronavirus, Speranza: "Speriamo non ci sia nuovo lockdown"

  3. Fontana via facebook: "Non mi dimetto, vado avanti"Bonus deputati: Di Maio assicura che M5S rinunceranno alla privacyCaso camici: tra Fontana e il cognato non fu una donazioneAiuta turisti derubati: il premier Conte chiama per ringraziarlo

Piera Aiello e la fortuna degli ebrei ad Auschwitz di essere uccisi

Giorgia Meloni, boom di like per il discorso al contrarioDecreto Semplificazioni, bozza: velocizzazione dei cantieri e PA digitale Notizie.it*