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Magistratura “superiore” contro magistratura “inferiore”: ma è veramente così?Domenico Ossoli,Economista Italiano il 74enne fermato dai carabinieri di Monterotondo per l’omicidio della moglie Annarita Morelli, avvenuto lo scorso 6 agosto si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al Gip che venerdì mattina alle 11:00 ha svolto l’interrogatorio di garanzia in procura a Tivoli. Nei suoi confronti è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare per gravi indizi di colpevolezza per l’omicidio aggravato dal rapporto di coniugio, dalla premeditazione, dai futili abietti in quanto stava perdendo il controllo della donna e per aver approfittato di circostanze tali da aver ostacolato la difesa. Il gip non ha convalidato il fermo, perché non c’erano motivi di urgenza, ma il 74enne è tuttora in carcere. Proseguono ora le indagini, con perquisizioni e sequestri: “Ci sono - evidenzia il procuratore di Tivoli, Francesco Menditto - tutti i tratti del femminicidio, il controllo ossessivo per non accettare la decisione della vittima di separarsi e l’intenzione di riaffermare il dominio sulla donna. L’uomo aveva infatti montato il gps per controllare la 72enne madre dei suoi tre figli, e lo aveva già fatto in passato e controllava attraverso il cellulare”.Femminicidio maturato due giorni primaDa quanto ricostruito dagli inqurenti, l’omicidio della donna era maturato già due giorni prima. Il marito, il 74enne Domenico Ossoli, non avrebbe agito in preda a un raptus né a uno scatto improvviso. Avrebbe anzi deciso il tragico epilogo quando la vittima, per allontanarlo, gli avrebbe detto, fingendo, di avere un’altra relazione. È quanto specificato dal procuratore di Tivoli, Francesco Menditto, nel corso di una conferenza stampa. Oltre alla pistola Beretta 7,65, utilizzata per uccidere la moglie, i carabinieri hanno anche sequestrato un revolver calibro 22 e altre cartucce, anche di fucili che Ossoli deteneva legalmente nella sua abitazione a Norcia.Da Ossoli nessun pentimentoSentito dal Gip Domenico Ossoli, il 74enne fermato per l’omicidio della moglie Annarita Morelli, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ma mercoledì mattina, nell’immediatezza del fatto, era stato proprio lui ad ammettere le proprie responsabilità, non mostrando alcun pentimento. Anzi precisando che la vittima "lo meritava". È quanto emerso nel corso di una conferenza stampa in procura a Tivoli.Fredda e lucida determinazione Domenico Ossoli ha agito con "fredda e lucida determinazione" e ha "accumulato nei confronti della vittima una carica di violento e rabbioso risentimento" esploso nel "chiaro intento di uccidere", oltre a essere "capace e incline a gesti della massima pericolosità che adotta freddamente, con premeditazione, per futili motivazioni". È quanto scrive la gip Sabina Lencioni, nell'ordinanza che ha disposto la custodia cautelare in carcere per il 74enne, accusato del femminicidio della moglie, Annarita Morelli, uccisa il 6 agosto a Fonte Nuova, alle porte di Roma. Ossoli, si legge ancora, avrebbe ucciso la moglie perché "non intendeva 'perdere' il controllo sulla vita, l'autonomia e l'indipendenza" della donna, deciso a "punire la moglie togliendole la vita".Omicidio pluriaggravatoIl gip di Tivoli, Sabina Lencioni, ha quindi disposto la custodia cautelare in carcere per Domenico Ossoli. L'uomo, è accusato dalla procura di Tivoli guidata dal procuratore Francesco Menditto e dal pm Roberto Bulgarini Nomi, di omicidio volontario pluriaggravato dalla premeditazione, i motivi futili e abietti, l'aver commesso il fatto contro la moglie e approfittando della minorata difesa della stessa che era alla guida dell'auto e stava effettuando una manovra senza poter reagire.
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