Il consiglio di amministrazione di Iren licenzia «per giusta causa» l’ad Paolo SignoriniS.M.A.R.T. eCommerce : Floox e magnews lanciano un nuovo progetto per gli eCommerce delle PMI italianeFinanza e mercati | Pagina 11 di 12
Referendum autonomie, Pecoraro Scanio: Firme raggiunte - Tiscali NotizieLe russe hanno complessivamente 37 anni,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock la stessa età di Errani: Sara e Paolini si giocheranno la medaglia più prestigiosa contro due possibili protagoniste del tennis del futuro Francesco Sessa 2 agosto 2024 (modifica alle 21:13) - MILANO La ragazza dalla Siberia e quella trapiantata negli Stati Uniti, che gioca con la bandana in testa e picchia forte per davvero. Sono Mirra Andreeva e Diana Shnaider le avversarie di Jasmine Paolini e Sara Errani per la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024: due tenniste giovani, potenti e talentuose, dal futuro radioso ma con già un presente che può essere glorioso. Aria fresca e pallate devastanti, in un mix potenzialmente letale. GIOVANI TALENTI— Si potrebbe parlare di scontro generazionale: i 37 e i 28 anni di Errani e Paolini contro i 20 e i 17 di Andreeva e Shnaider. Sara ha l’età delle due giocatrici russe messe insieme e scenderà in campo con la faccia tosta di chi vuole ricacciare indietro il vento che avanza: arriverà il vostro tempo, ora tocca a me. Il problema è che Mirra e Diana – due nomi antichi, imponenti, che da soli raccontano le personalità di queste ragazze fortissime – non hanno alcun timore reverenziale e, soprattutto, vanno di fretta: nel ranking Wta sono appaiate, Andreeva al 23° posto e Shnaider al 24°. Entrambe hanno la 23ª posizione come best ranking, hanno carriere che al momento sembrano viaggiare in parallelo. Presto potremmo vederle veramente in alto in singolare. .bck-image_free_height { position: relative; margin-bottom: 1.6875rem; } .bck-image_free_height .image_size img { height: auto !important; width: 100% !important; } .bck-image_free_height figure{ width:100%; display: table; } .bck-image_free_height img.is_full_image { display: table-row; } Mirra Andreeva, 17 anni. EPA L'ESPLOSIONE DI ANDREEVA— Su Andreeva si è già detto tanto. Un anno e mezzo fa, a Melbourne, piangeva per la sconfitta nella finale degli Australian Open junior. Sembra passata una vita: a fine 2023 era in top-50 dopo il terzo turno al Roland Garros e gli ottavi a Wimbledon, quest’anno si sta confermando con gli ottavi agli Australian Open, la semifinale al Roland Garros (persa proprio contro Paolini) e il primo titolo Wta, in Romania. Quando conta, c’è sempre. È una 2007, giovanissima, e in lei si intravedono le tracce della campionessa generazionale: è cresciuta nei -40° della Siberia, terra che ha dato i natali anche a Maria Sharapova anche se tra le città delle due (Njagan’ e Krasnoyarsk) ci sono 3mila chilometri e due ore di fuso orario di distanza. .bck-image_free_height { position: relative; margin-bottom: 1.6875rem; } .bck-image_free_height .image_size img { height: auto !important; width: 100% !important; } .bck-image_free_height figure{ width:100%; display: table; } .bck-image_free_height img.is_full_image { display: table-row; } Diana Shnaider, 20 anni. EPA IL MAGIC MOMENT DI DIANA— Shnaider ha tre anni in più e una storia particolare: è entrata in top-100 quando ancora giocava nel college, con la squadra della Carolina del Nord. Si era trasferita negli Stati Uniti dopo lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina: temeva che, restando nel Paese d’origine, sarebbe rimasta ferma, con anche difficoltà nel trovare un coach. Suo padre, Maksim, è stato una figura fondamentale nella sua crescita come tennista ed era contrario alla partenza, mentre mamma Julia ha spinto per il trasferimento e ha creato il primo contatto David Secker, poi suo coach. Shnaider sta vivendo un periodo d’oro: a inizio anno era uscita dalla top-100, ci è rientrata vincendo il titolo a Hua Lin per poi conquistare, nelle ultime settimane, anche Bad Homburg e Budapest. Tre vittorie su tre superfici diverse. E in doppio ha sempre fatto bene: in questa categoria ha vinto i tornei junior di Wimbledon 2021 e Australian Open 2022. Il suo principale sponsor è Martina Navratilova: “Segnatevi il suo nome”, scrisse su Twitter (quando ancora si chiamava così). Ora, insieme a Mirra, sogna il colpaccio olimpico. Le due baby hanno fame. Tanta. Tennis: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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