File not found
investimenti

Il 2023 inizierà male: rincari di benzina ed autostrade

Smart working, cosa cambia dal 1° settembre 2022Bonus 200 euro, CNA: "Gli autonomi incasseranno una cifra più bassa"Flat Tax: quante tasse si pagheranno in meno?

post image

Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 65Non dobbiamo credere all’illusione che il phase-out delle fonti fossili sia una frattura univoca,MACD di buoni contro cattivi. Arrivare a un compromesso, o al contrario chiudere la Cop e dichiarare fallimento, sarebbe stato molto più facile se fosse stato cosìIl fronte delle pressione per mettere fine all’èra dei combustibili fossili non era mai stato così ampio da quando esistono i negoziati sul clima: il gruppo dei più volenterosi ha trascinato a bordo più di 120 paesi, dagli ottanta che erano inizialmente schierati per il phase-out di carbone, gas e petrolio.Si chiamano High Ambition Coalition, sono guidati da Tina Stege, l’inviata per il clima delle Isole Marshall, uno dei paesi più piccoli e remoti al mondo. È da loro che parte la rivolta contro il collasso climatico, una rete che unisce i paesi europei e le nazioni insulari dal Pacifico e dei Caraibi: sono l’immagine di un mondo che tra le differenze riesce a lavorare nella stessa direzione.Dall’altra parte ci sono i paesi produttori di petrolio, coordinati dall’Opec, che da giorni si muove come una falange per evitare che Dubai sia l’inizio del loro declino. «È a questo che siamo arrivati: sopravvivenza esistenziale contro sopravvivenza economica, tutti pronti a vendere cara la pelle», dice un esperto osservatore di questi negoziati (in queste ore di attesa pochi parlano on the record).A fare da arbitro: un altro paese produttore di petrolio, gli Emirati. Spettatori interessati: i primi tre paesi per emissioni di gas serra, rispettivamente Stati Uniti, Cina e India, dominatori per motivi diversi delle Cop passate, qui molto più dietro le quinte.La frattura finanziariaSembra che Sultan al Jaber abbia scelto di fissare per mercoledì, 13 dicembre, l’assemblea plenaria che dovrebbe dichiarare chiusi i lavori (evitando il dramma notturno che aveva caratterizzato la Cop27 in Egitto). Nell’attesa è comunque utile per darsi degli strumenti per capire cosa sta spaccando il mondo in modo così profondo qui a Cop28.Non dobbiamo credere all’illusione che il phase-out delle fonti fossili sia una frattura univoca, di buoni contro cattivi. Arrivare a un compromesso, o al contrario chiudere la Cop e dichiarare fallimento, sarebbe stato molto più facile se fosse stato così. C’è almeno un altra grande frattura che incrocia la prima ed è finanziaria.Per fare il phase-out, nei tempi richiesti dalla scienza, servono risorse nell’ordine di migliaia di miliardi di dollari che, per il principio delle responsabilità comuni ma differenziate scritto nella convezione Onu sul clima, devono arrivare dai paesi più sviluppati (e quindi più responsabili del disastro climatico).Gli Usa hanno finanziato la propria transizione con l’Inflation Reduction Act, l’Ue ha costruito negli anni il suo Green Deal e i pacchetti correlati di riforme, come quello per il phase-out delle auto a benzina o diesel al 2035: sono misure con una potenza finanziaria gigantesca, che nessun’altra economia può permettersi. È questo il nodo della finanza climatica: è l’abilitatore del processo. Senza soldi, le economie in via di sviluppo semplicemente non possono permettersi il phase out.I paesi in via di sviluppoCome spiega Brandon Wu di Action Aid, «per i paesi in via di sviluppo un’uscita dai combustibili fossili senza adeguati strumenti finanziari sarebbe un disastro tanto quanto la crisi climatica, nella maggior parte del mondo il phase-out non è possibile senza soldi e trasferimento tecnologico».Per fare una sintesi brutale, adatta a queste ore di concitazione, c’è un blocco di paesi che non sono né petrostati, né ricchi né disperati: per sedersi al tavolo chiedono che Usa, Europa e pochi altri non solo finanzino i propri phase-out ma anche quelli di tutti gli altri.Vogliono anche che i paesi industrializzati mettano a disposizione risorse nuove, slegate da quelle su altre forme di cooperazione, chiedono anche un allentamento delle regole del debito e sui severi meccanismi di prestito istituzioni come Fondo monetario internazionale e Banca mondiale. Infine c’è il nodo dei tempi.Lo sintetizza Mohamed Adow, analista di Power Shift Africa: «Gli inquinatori storici devono partire per primi con il phase-out, le nazioni a reddito medio come i paesi del Golfo devono andare dopo di loro, infine toccherebbe ai paesi più poveri e in via di sviluppo. Non è giusto che Canada e Congo decarbonizzino insieme».Licypriya KangujamLa Cop28 è stata tormentata da giochi di potere, dal lobbismo delle grandi industrie oil&gas, da interessi torbidi, è tutto vero e problematico, ma a spezzarla così profondamente è stata soprattutto la difficoltà di incastrare questi tre elementi in un ordine che non scontentasse nessuno e permettesse a tutti di tornare a casa con qualcosa: cosa fare (il phase-out), come farlo (i soldi) e quando farlo (i tempi).Il tutto è stato ovviamente reso più difficile dal contesto, il paese petrolifero che ha ospitato il vertice, ma anche dalla marginalizzazione dell’ambientalismo. Ci racconta qualcosa la parabola dell’indiana Licypriya Kangujam: alla Cop25 di Madrid, nel 2019, aveva otto anni, era stata la più giovane attivista a tenere un discorso ufficiale, era stata accolta dal segretario Onu António Guterres, a cui aveva consegnato una dichiarazione a nome di tutti i bambini del mondo.Cinque anni dopo, Kangujam è diventata un’adolescente molto arrabbiata, ha fatto irruzione sul palco di Cop28 per dire le stesse cose del 2019 ed è stata portata via di peso dalle forze di sicurezza del vertice, per poi essere brevemente detenuta dalla polizia dell’Onu (che qui ha giurisdizione). La sua azione era figlia della paura per la crisi climatica, che in questi anni si è aggravata, dall’eredità di troppi fallimenti accumulati, ma anche dall’ansia di chi vede un risultato mai così a portata di mano.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando CotugnoGiornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).

Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 52Radici antiche, spirito innovativo: ecco la Farm idroponica delle sorelle Pontetti

Ue, pubblicati i dati sul costo medio del lavoro: il Lussemburgo ha il livello più alto

Bollette troppo alte e lavoratori a rischio, chiude storica catena di alberghiSuperbonus: niente rimborsi e rischio multe per chi non finisce i lavori

Arera, le bollette del gas aumentano del 23,3% a dicembre. La spesa media per famiglia tipo sale del 64,8%Bonus 200 euro: la dichiarazione serve se non si fa parte di NoiPA

Bonus 200 euro, CNA: "Gli autonomi incasseranno una cifra più bassa"

Arrivano i saldi invernali: quando iniziano e il calendario regione per regioneSettori industriali in cerca di personale

Ryan Reynold
Il prezzo della benzina torna a crescere: al self supera di nuovo i 2 euro al litroBenzina, in arrivo nuovi sconti carburante: si passerà da da 30,5 a 18,3 euro/centImu 2021, arriva una nuova data di scadenza per la dichiarazione

ETF

  1. avatarNadef, retribuzioni "restano al palo". Il potere d'acquisto verrà recuperato nel 2024analisi tecnica

    Bonus 200 euro per pensionati, il modulo: come richiederlo e quando arrivaL'importanza di monitorare il rating per le nostre aziendeSciopero aerei 8 giugno 2022: quali sono le compagnie che aderiscono?Arriva il “tax day” e ci sono quasi 200 scadenze

      1. avatarIn pensione prima ma accettando un taglio importante, ecco opzione Uomo per MeloniETF

        In pensione prima ma accettando un taglio importante, ecco opzione Uomo per Meloni

  2. avatarSettori industriali in cerca di personaleinvestimenti

    Maxi-rialzo dei tassi BCE: mutui e prestiti costeranno di piùInps ed Inail: stop al lavoro oltre i 35 gradi effettivi o percepitiRincari d'estate: biglietti aerei raddoppiati, +30% per lettino e ombrelloneSu Pil e prospettive future Confindustria teme l’urto della questione gas russo

  3. avatarBonus 200 euro: la dichiarazione serve se non si fa parte di NoiPABlackRock

    Doria eroga bonus di 600 euro ai dipendenti per il carovitaPrezzo del gas si avvicina al massimo storico. Annunciato vertice urgente UESuperbonus 110%: finiti i fondi disponibili: superati i 33,3 miliardi stanziatiIl prezzo della benzina torna a crescere: al self supera di nuovo i 2 euro al litro

Pos, i costi delle commissioni non possono essere azzerati per decreto

Inflazione, quali sono i prodotti che hanno subito più rincari?Autodichiarazione per gli aiuti di stato: c'è la proroga al 31 gennaio*