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Draghi si dimette, le reazioni del mondo della politica italianaPrima i Masters 1000 (Montreal e Cincinnati),ETF poi gli Us Open ma l'altoatesino ha tutte le chance di mantenere il primato. La situazione Luigi Ansaloni 7 agosto - 08:31 - MILANO Archiviate le Olimpiadi con la splendida medaglia d’oro vinta da Novak Djokovic, riparte la corsa al numero 1 del mondo, per ora saldamente nelle mani del nostro Jannik Sinner, e lo fa con la stagione sul cemento americano, con due Masters 1000 (Montreal e Cincinnati) e ovviamente la ciliegina finale dello Us Open, ultimo slam 2024. In questo momento la classifica vede Sinner primo con 9570 punti, il neo campione olimpico Djokovic secondo a 8460 punti e terzo Carlos Alcaraz a 8130 punti. la situazione— Il primato, da qui alla fine dello Us Open, se lo giocheranno loro tre, con l’azzurro nettamente favorito per chiudere davanti a tutti anche dopo lo slam newyorkese. Perché? Semplice: come accaduto praticamente per tutto il resto dell’anno, Jannik ha molti meno punti da difendere rispetto al serbo e allo spagnolo, anche sul cemento americano, motivo per il quale, tranne disastri suoi o miracoli avversari, con molta probabilità l’altoatesino sarà n.1 anche lunedì 9 settembre, il giorno dopo la chiusura dello Us Open. Vero, Sinner nel 2023 vinse il suo primo 1000 in carriera, a Toronto, battendo de Minaur in finale, ma poi fu subito eliminato da Lajovic a Cincinnati e a Flushing Meadows fu battuto agli ottavi di finale da Alexander Zverev. Per l’azzurro, dunque, un bottino totale di 1250 punti da difendere, assolutamente migliorabile nel 2024, soprattutto considerando New York. i rivali— Carlos Alcaraz lo scorso anno partecipò sia a Toronto sia a Cincinnati: in Canada venne eliminato nei quarti di finale da Tommy Paul, mentre nel successivo 1000 arrivò in finale. A New York il fenomeno di Murcia venne sconfitto in semifinale da Daniil Medvedev, per un bottino totale di 1650 punti. Lo spagnolo ha già annunciato il forfait da Montreal (quest’anno il 1000 canadese si gioca in Quebec per la regola dell’alternanza), perdendo quindi i 200 punti del 2023, e fare meglio a Cincinnati e gli Us Open è possibile, certo, ma non sarà facilissimo. Quello che ha più punti da difendere nella trasferta americana, ben 3000, sarà Novak Djokovic. Il serbo nel 2023 infatti vinse a Cincinnati e poi il suo, fino ad ora, ultimo slam a New York. Dopo la vittoria all’Olimpiade, pochi dubbi sul fatto che il fuoriclasse di Belgrado, 37 anni, parteciperà allo Us Open (ha sempre in testa di vincere il 25esimo, diventando unico anche in questo), qualche dubbio in più su Cincinnati. Nole non ha punti da difendere in Canada, ma in caso di assenza in Ohio, per lui la questione n.1 sarebbe più o meno chiusa, e se anche dovesse rifare il miracolo di una clamorosa doppietta, difficilmente avrebbe la possibilità di recuperare in così breve tempo i 1090 punti di svantaggio rispetto a Sinner. Comunque, la cosa non sembra importare troppo a Djokovic, e a ragione, visto che lui di settimane in vetta al ranking ne ha passate 428. Anche in questo caso, nessuno come lui. Atp Tour: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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