Elezioni 25 settembre, sondaggio Supermedia: centrodestra in vantaggioNotizie di Politica italiana - Pag. 178Ecco quanti collegi “si gioca” il centrosinistra con Calenda-Renzi al 6%
Sondaggi politici: Fratelli d'Italia in caloLa campagna era iniziata malino,BlackRock con molti malumori interni e promesse di rese dei conti. Ma alla fine Elly Schlein arriva alla meta più solida. Ha costretto i suoi a liste «plurali», per portare al Pd voti di mondi diversi. La sua leadership è salda, anche se peseranno i voti dei big dell’area riformista. Ora l’aspetta la prova delle alleanze, che non è davvero riuscita a nessun predecessoreMolto, molto meglio delle previsioni. La campagna di Elly Schlein era iniziata malino, con un’estenuante scelta dei candidati al ralenti che aveva provocato nel Pd malumori, borborigmi, premesse e promesse fosche.In attesa dei risultati di domenica notte, delle europee e – attenzione – delle amministrative, fino a qui ha avuto ragione lei. Contro quasi tutti.Ha fatto digerire una compatta pattuglia di candidati indipendenti, potenzialmente esplosivi per le liturgie interne, e alla fine ha insegnato l’aritmetica ai suoi: il Pd deve cercarsi i voti oltre il perimetro stretto in cui si è recintato nelle ultime tornate (l’obiettivo di recuperare dall’astensione invece è un lavoro di lunga lena). E così lo slogan di tutti è diventato «Il pluralismo è una ricchezza»; tradotto, la lotta delle preferenze è senza cortesie, ma le «liste forti» servono a sommare nel Pd consensi da mondi diversi.Schlein è dunque entrata in battaglia con un partito che le prometteva la resa dei conti dopo il voto, e invece arriva alla meta molto rafforzata, praticamente indiscutibile. Basterà un risultato che tocchi il 21 per cento (al Nazareno il calcolo è: nel 22,7 del 2019 c’era la forza anche di Renzi e Calenda, dopo le politiche del 2022 il Pd era quotato fra il 14 e il 16 per cento, sopra lì è tutto guadagno) per togliere dal tavolo la discussione sulla sua leadership; anzi dal freezer, dove era stata congelata. Si vedrà se riuscirà anche ad accorciare la distanza con FdI e allungare quella con M5s. Il paragone fra le sue preferenze e quelle di Giorgia Meloni non sarà un tema: l’una è capolista in due circoscrizioni, l’altra in tutte. Ma per Schlein la polarizzazione era una scommessa ambiziosa, si diceva velleitaria, aveva fatto male a Letta: a lei invece ha fatto bene. ItaliaMeno urla e più fatti, la “forza tranquilla” della radicale SchleinDaniela PreziosiForte senza strappi e alleanze adulteSe andrà così, cosa farà Schlein di questa forza? Intanto si potrà affrancare dall’immagine malevola – e falsa – di ultima risorsa dei timonieri di sempre, come Dario Franceschini. Potrebbe dare al Pd la “sterzata a sinistra” fin qui solo accennata. Ma su questo peserà il risultato dei “suoi” candidati.Anche perché l’ala riformista ha schierato l’artiglieria pesante: Bonaccini, Gori, Decaro, per fare tre esempi. Se centra il risultato pieno, significherà che una buona affermazione del Pd non può prescindere da quest’area. È il senso delle parole del presidente del Copasir Lorenzo Guerini alla Stampa, parlando di Jobs Act (ma vale anche per la Nato, l’Ucraina e la Palestina): «Sia io che la segretaria siamo consapevoli di avere idee diverse sul tema», ma «va dato merito alla segretaria che sta facendo una campagna molto energica e ha mobilitato tutto il partito». In questi ultimi mesi il dialogo fra i due – Schlein e Guerini – è stato costante. E per quanto lei potrà forzare qualche accento, non ci sono alle viste strappi: è la leader della seconda forza della famiglia europea dei socialisti, l’atlantismo del Pd non è in questione. ItaliaTutti gli Attraversamenti di Bettini. Perché il Pd è (e deve) restare pluraleGianni Cuperlodeputato PdCon la laurea da leader, dunque, dovrà incardinare l’alleanza larga, quella che al Pd non è mai davvero riuscita. Toccherà a lei sedere a capotavola del tavolo del centrosinistra. Se il voto proporzionale fotograferà un paese (mezzo paese in realtà, quello dei votanti) in cui la destra non è maggioranza, nella seconda fase della legislatura sarà difficile per le altre forze d’opposizione sfilarsi.Giuseppe Conte, qualsiasi risultato porti a casa – ed è temibile la sua reazione a un eventuale flop, vedasi quando dall’insuccesso alle comunali di giugno 2022 partì la slavina che lo portò a propiziare la caduta del governo Draghi – dovrà fare un bagno di realismo e abbandonare le fantasie di premiership: in caso contrario se la vedrebbe innanzitutto con i suoi, che nei comuni hanno fatto quasi ovunque accordi con il Pd.Per trasformare i numeri in politica, Schlein dovrà fare un discorso adulto anche con i centristi: da quella parte ogni lasciata – Renzi, per dire – non è persa, è regalata a destra. Ad aiutarla c’è l’addensante del no alle riforme. Per il premierato, le europee saranno un anticipo di referendum. Se il voto certificherà una maggioranza di italiani contraria alla riforma Meloni, per le opposizioni sarà Bingo. Anche se la premier, cui non difetta intelligenza politica, vedendo la malaparata, potrebbe cautamente indirizzarla su un binario morto, tanto «chissene importa».© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediDaniela PreziosiCronista politica e poi inviata parlamentare del Manifesto, segue dagli anni Novanta le vicende della politica italiana e della sinistra. È stata conduttrice radiofonica per Radio2, è autrice di documentari, è laureata in Lettere con una tesi sull'editoria femminista degli anni Settanta. Nata a Viterbo, vive a Roma, ha un figlio.
Elezioni 25 settembre, la proposta della Lega: "Basta numero chiuso a medicina"Notizie di Politica italiana - Pag. 187
Movimento 5 Stelle: nessuna deroga al tetto dei due mandati
Sondaggi elettorali stravolti dalle urne, ecco perché potrebbe andare cosìCrisi di governo, Conte non si arrende: "Ora il boccino ce l'abbiamo noi"
Riunione M5S, la senatrice Giulia Lupo contro i "traditori": "Attenti agli sputi"Caso Russia, Mosca si intromette nella campagna elettorale italiana? La risposta dei partiti
Giorgia Meloni alla televisione francese nel 1996: “Mussolini è stato un buon politico”Elezioni 25 settembre, Salvini: "Io al Viminale? Vado dove vogliono gli italiani"
Notizie di Politica italiana - Pag. 173Salvini rassicura: "Nessun rapporto tra Lega e Russia Unita"Crisi di governo, le eventuali elezioni anticipate potrebbero tenersi il 2 ottobreIl tema del premier del centrodestra, Berlusconi: “Non mi appassiona”
Crisi di governo, santini e Madonne dietro Salvini per l'inizio della campagna elettorale
La Russa sul direttore del Tg2: “Sottoscriverà il programma di FdI”. Polemiche in Rai
La replica di Draghi a Berlusconi: “Macché stanco, io non volevo andarmene”Sergio Mattarella: "Necessario intervento UE sull'energia e per la guerra in Ucraina"Movimento 5 Stelle, il programma elettorale del partito di Giuseppe ConteIl rischio di tracollo del centrosinistra nei collegi uninominali
Elezioni 25 settembre, la campagna elettorale si sposta sui social: quanto hanno speso i partiti“Sono fiero di essere un camorrista”: bufera sul candidato del Terzo PoloSilvio Berlusconi: "Io ho ottenuto i soldi del Pnrr in Europa"Luca Trapanese scrive a Giorgia Meloni: "Io e Alba siamo una famiglia felice"