File not found
Campanella

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 187

Previsioni meteo, allerta gialla in nove regioniRimini, suv investe e uccide una 31enne: ferita anche un'altra donnaIncidente mortale a Bologna: un uomo è finito contro un palo della luce

post image

Genova: sub muore in un'immersione: si pensa ad un maloreInaugurazione del centro Trampolin - Francesco Malavolta COMMENTA E CONDIVIDI «È così piccola e ha questo sorriso che davvero ti spiazza,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock se conosci la sua storia». L’immagine è ancora vivida nella mente di Davide Parise, co-fondatore dell’organizzazione umanitaria Women For Freedom, che da dieci anni è impegnata in attività in Italia e all’estero per aiutare donne e bambini vittime di violenza, tratta e sfruttamento sessuale. Il sorriso che ricorda è quello di una ragazzina che fino agli undici anni è stata costretta a prostituirsi nei bordelli boliviani. «Le ho chiesto cose le piacesse fare. Mi ha risposto: “Mi piace tanto cantare, perché cantando riesco a mandare via i brutti pensieri”». Per un attimo a parlare è solo il silenzio. Poi riprende: «Sono parole che dette da una bambina di 13 anni fanno riflettere».È una delle storie, tristemente simili, delle ragazze tra gli 11 e i 17 anni, vittime di sfruttamento sessuale, ospitate nel centro “Trampolin”. Un rifugio, un percorso, un trampolino, appunto, verso un futuro migliore. Parise spiega: «In Bolivia c’è una forte cultura machista che permea la società. Sono migliaia le ragazze che finiscono nella rete della tratta a scopo sessuale. Centinaia sono le “casas de citas” (locali a luci rosse) che convivono con sconcertante normalità con scuole, negozi e mercati. Il problema è proprio il fatto che questo fenomeno è naturalizzato. Una volta che le ragazze cadono in questa rete, è molto difficile che possano uscirne: all’inizio vengono abbagliate da promesse di guadagni facili, ma con il tempo la morsa si stringe e sono costrette a fare un determinato numero di prestazioni giornaliere solo per avere un posto dove dormire». In Bolivia una ragazza su tre ha subito un abuso prima dei 18 anni. Nel 2023, le denunce per violenza contro le donne sono state 51.770. E più di mille i casi di tratta e traffico di persona. In questo contesto è nato “Trampolin”. «È stato creato – racconta Parise – una quindicina di anni fa dalla Fundacion Munasim Kullakitae con cui da tempo lavoriamo in simbiosi. Si trova a El Alto, nella periferia della capitale La Paz, dove si concentra la popolazione migrante». È una delle città più povere del Paese: più del 70% degli abitanti non riesce a soddisfare le esigenze primarie e, in molti casi, non hanno accesso all’acqua potabile. «Un dato che fa venire i brividi – prosegue Parise – è che il 60% delle ragazze che sono vittima di sfruttamento sessuale hanno meno di 17 anni. Nel centro ci sono 25 posti letto: purtroppo in questo contesto sono pochi, ma stiamo allargando i dormitorio e presto potremo ospitare 40 ragazze».Il co-fondatore racconta che si tratta di un processo molto complesso. «Sono ragazze che vengono segnalate dalle persone in strada o dalla polizia quando fa le retate nei bordelli. Arrivano ragazze incinte, che hanno grossi problemi a livello psicologico, o con dipendenze. All’inizio viene fatto un check-up a livello sanitario, e poi vengono seguite dalle assistenti sociali, le educatrici, le psicologhe del centro che hanno per ogni ragazza un'attenzione specifica. Ciascuna viene seguita con un percorso su misura, e questa è poi la chiave per ottenere risultati positivi». Le ragazze accolte nel centro possono ricominciare il percorso scolastico, fare attività sportiva e formazione professionale per porre le basi per una futura indipendenza economica. «L’obiettivo attraverso questo percorso è elaborare i tanti traumi che hanno subito e recuperare l’autostima e la cura di sé. E lo facciamo ricreando in qualche modo un contesto familiare di armonia, che è ciò che è mancato a queste ragazze. Su una parete del centro hanno dipinto la frase: “Tutte abbiamo un valore, ma nessuna un prezzo”». La sera si ritrovano nel salone per mangiare, guardare un film, leggere. «Ma anche giocare, perché alla fine molte sono ancora delle bambine», aggiunge con amarezza Parise. «Abbiamo da poco inaugurato tutta la parte nuova del centro. Ora c’è più spazio per le loro attività: abbiamo fatto una piccola area multidisciplinare dove possono fare arte terapia, danza, palestra, formazione sull’artigianato locale. Al pian terreno c’è quella che è la loro mensa, ma è anche una grande cucina dove possono sperimentare, imparare a cucinare, fare attività di pasticceria grazie alla collaborazione con aziende specializzate». Sono attività importanti per permettere alle ragazze di raggiungere un’indipendenza economica una volta uscite dal centro. «Apriamo un conto corrente per ciascuna di loro, e i fondi raccolti da tutte le attività che fanno, ad esempio la vendita di braccialetti, vengono suddivisi tra loro».Ma il progetto Trampolin non si limita al centro. Luisa Rizzon, presidente di Woman For Freedom racconta: «C'è tutta un'attività di rete con la comunità locale, con commercianti che sono stati sensibilizzati. Ora quando una di queste ragazze si avvicina la assistono, le danno qualcosa da mangiare, le dicono che esiste la nostra associazione dove possono chiedere aiuto. In Bolivia esistono altri centri antiviolenza, ma nessuno è così specializzato e che si dedica a un recupero così sartoriale». Proprio per la sua unicità e per l’importanza di progetti come Trampolin il prossimo obiettivo dell’Associazione è aprire un secondo centro a Cochabamba. Spiega Parise: «È una delle città più popolose della Bolivia, dove si concentra molta popolazione migrante e ad alto rischio di vulnerabilità. Le istituzioni locali, data la grande necessità, sono entusiaste di questo progetto e sono pronte ad aiutarci con le scarse risorse che dispongono dal governo centrale». Aggiunge Rizzon: «Al momento, nel centro c’è una ragazzina che viene proprio da Cochabamba. Aveva scelto di partire perché aveva preso contatto con un ragazzo, o almeno era quello che credeva, ma in realtà aveva più di 50 anni. L'adescatore in 48 ore l'ha fatta arrivare da Cochabamba a Lima, quindi in un altro Paese. Sono stati velocissimi a farla sparire». Solo nel 2023, la polizia boliviana ha ricevuto 3.409 denunce per sparizione. Significa una denuncia ogni tre ore. Nella maggior parte, si tratta di minori tra i 14 e i 16 anni. «Fortunatamente – riprende Rizzon – si è mossa tutta una rete e si è riusciti a recuperarla. Era destinata a diventare la prostituta degli operai che lavorano nelle miniere».

Puglia, grave incidente sulla strada Statale: 4 morti e 2 feritiPapa Francesco: "Ho preparato la mia tomba a Santa Maria Maggiore"

Prima alla Scala 2023 con il “Don Carlo”

Abusa di una bimba in comunità: arrestatoAllerta meteo: peggiorano le condizioni nel sud Italia

Non porta il figlio all'asilo: la moglie lo trova morto in casaNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 173

Brescia, operazione antiterrorismo, arrestati due presunti jihadisti

Roma, uomo travolto e ucciso da moto pirata: due ricercatiMilano, arrestato marito violento: voleva entrare con la forza a casa dell'ex moglie

Ryan Reynold
Tentano di far ritrattare denuncia per abusi sessuali: quattro arrestiMonza, donna sequestrata e picchiata per debitiBrescia, operazione antiterrorismo, arrestati due presunti jihadisti

Economista Italiano

  1. avatarAlberto Scagni, la madre: "Cella scena di una sommossa"Professore Campanella

    Incendio a Campobasso, bimbo è morto a 9 anni: disposta l’autopsiaRoma, nascondevano in casa un'arsenale: arrestate madre e figliaScontro tra un'auto e un tir in provincia di Pavia: morto un uomo di 74 anniOmicidio Giulia Cecchettin: attesa per l'interrogatorio di Filippo Turetta

      1. avatarCervinia, il sindaco avvia iter per ripristinare vecchio nomeCapo Analista di BlackRock

        Reggio Calabria, terremoto di magnitudo 3.6

  2. avatarUNESCO: "Canto lirico italiano patrimonio immateriale dell'umanità"criptovalute

    Schianto in autostrada: morto un camionistaAgrigento, marito e moglie morti in casa: corpi trovati dalla nipoteAllarme Covid per Natale 2023, le raccomandazioni dell’Ordine dei mediciGino Cecchettin insultato sui social, l’avvocato: “Presentate due querele per diffamazione”

  3. avatarAlessia Pifferi, gli audio all'amica: "Con Diana sono diventata brava... me lo ha detto anche la dottoressa"VOL

    Clima, Legambiente: "In Italia cresce il rischio alluvioni": i datiIstat, il dato sul calo delle nascite: - 31,8% rispetto al 2008Terremoto in Basilicata: scossa di magnitudo 3.0 vicino a PotenzaAlex Pompa: "Sono pentito di aver ucciso mio padre"

Omicidio Michelle Causo a Primavalle: giudizio immediato per 17enne indagato

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 189Schianto in autostrada: morto un camionista*