Prenotano e pagano la location, ma il giorno del matrimonio nessuno apre la porta agli sposi: «È colpa vostra, non avete scelto i fiori»Caldo non molla l’Italia con notti tropicali e giornate infernali, ma è in arrivo qualche novità: previsioni meteoTruffa dello specchietto, cos'è. Attenzione alla frase: «Devo partire, dammi i soldi». Donna scopre una coppia di furfanti con bimbo
Raid Israele sul Libano, la risposta all'attacco di Hezbollah: cosa sta succedendoL'Onu denuncia le violazioni dei diritti umani nelle carceri del Centrafrica MONDO Repubblica centrafricana carceri diritti umani abusi Repubblica Centrafricana,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella torture e abusi nelle sovraffollate carceri La denuncia delle violenze nel Paese africano è contenuta in un rapporto dell’Onu. Allarme dell’Unicef: mancano prigioni minorili. Suor Elvira Tutolo: “I bambini vengono rinchiusi nelle celle degli adulti, senza diritti” di Valerio Palombaro Torture, maltrattamenti, detenzioni illegali e arbitrarie sono all’ordine del giorno nelle sovraffollate carceri della Repubblica Centrafricana. La denuncia contenuta in un rapporto delle Nazioni Unite, arriva a pochi giorni dalla segnalazione dell’Unicef secondo cui oltre dieci anni di conflitto protratto e di instabilità «mettono a rischio ogni singolo bambino» del Centrafrica. Due distinti rapporti internazionali che, oltre tornare sulla piaga della grave situazione socio-politica nel Paese, mettono in luce un’altra dolorosa realtà per i bambini. Perché anche i minori sono direttamente interessati dai contenuti del rapporto dell’Onu sullo stato delle prigioni. "Sebbene la Repubblica Centrafricana abbia firmato una Convenzione internazionale per non mettere i bambini in carcere, rimane il problema dell’assenza di un carcere minorile nel Paese", spiega al telefono de "L’Osservatore Romano", suor Elvira Tutolo, religiosa delle Suore di Santa Giovanna Antida Thouret originaria di Termoli: "Così i ragazzini che commettono piccoli o grandi crimini, cosa non inusuale a causa delle condizioni di povertà estrema, vengono sbattuti in celle sovraffollate insieme agli adulti. Senza diritti". "Siamo entrati in questa problematica in maniera molto diretta – ricorda suor Elvira -. Nella località di Berberati stavamo a pochi passi dalla prigione e una volta abbiamo sentito delle grida: siamo rimasti scioccati nello scoprire che erano quelle di un ragazzo di soli 12 anni". Dopo circa 25 anni di missione a Berberati, al confine per il Camerun, la religiosa italiana vive oggi nella capitale Bangui dove ha "più voce" e dirige l’ong Kizito. Nel pieno della guerra civile il recupero dei bambini soldato era al centro della sua attività missionaria, mentre oggi l’attenzione è sempre più rivolta al reinserimento sociale dei minori carcerati. Detenzione disumana Decine di migliaia di persone in Centrafrica, bambini compresi, sono detenuti in condizioni disumane. A cominciare dalla 'famigerata' prigione Ngaragba di Bangui. Il sovraffollamento delle carceri porta una diffusa malnutrizione, fa proliferare le malattie e priva i detenuti di un’effettiva possibilità di riscatto. Il rapporto dell’Onu esorta le autorità centrafricane ad adottare misure urgenti e concrete per porre rimedio a queste "violazioni dei diritti umani"; mentre denuncia che, alla fine del 2023, 1.749 detenuti erano ancora in attesa di processo, alcuni da quasi sei anni, in flagrante violazione del diritto a un processo equo. La riforma carceraria Spazi di cambiamento potrebbero esserci con la riforma carceraria in cantiere. "Ma c’è un grave problema legato ai finanziamenti", spiega suor Elvira, portando la sua testimonianza diretta. "Come ong Kisito, insieme a Unicef, siamo dentro una Commissione internazionale per risolvere la questione dell’assenza di un carcere minorile", afferma la religiosa. Ad affidarle tale compito sono state le stesse autorità del Centrafrica, sulla scia di quanto fatto a Berberati dove ha salvato circa 150 minori tra quelli reclutati dalle milizie Séléka e quelli finiti in carcere. 'Ragazzi senza famiglia' (Kizito nella lingua locale) che vengono tolti dalla strada, dalla foresta e da un futuro di criminalità per essere reinseriti su percorsi positivi grazie a una 'nuova' vita in comunità dove si impegnano in attività produttive, dagli orti comunitari alla scuola di falegnameria. "Circa tre mesi fa il governo ci ha concesso gratuitamente un terreno alla periferia di Bangui per replicare quanto fatto a Berberati", dichiara suor Elvira, spiegando di avere regolari incontri con al ministero della Giustizia, con i diplomatici e con le altre ong nell’area: "Ma mancano i soldi per costruire questo centro". In Evidenza 04/06/2024 Centrafrica, quando una Porta Santa si spalancò al mondo Il Giubileo straordinario della Misericordia, nel 2015, si aprì in un luogo inedito, lontano dal cuore cristiano del mondo, la basilica di San Pietro, ma dentro al cuore di Papa ... L'appello di Papa Francesco Dalla guerra civile, esplosa alla fine del 2012, la Repubblica Centrafricana non si è mai del tutto ripresa. Nell’ottobre 2021 il presidente, Faustin Archange Touadéra, aveva dichiarato un cessate-il-fuoco unilaterale con l’obiettivo di facilitare il dialogo nazionale, ma gran parte del Paese — ricco di diamanti, uranio e oro — continua a essere oggetto degli attacchi delle varie milizie. Tra molte difficoltà il lavoro dell’ong Kizito prosegue; mentre risuona ancora l’appello di Papa Francesco che, aprendo la Porta Santa del Giubileo della Misericordia a Bangui nel 2015, esortò i centrafricani a superare "diffidenza", "violenza" e istinto di "distruzione" per essere artigiani "del rinnovamento umano e spirituale". Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui Il tuo contributo per una grande missione:sostienici nel portare la parola del Papa in ogni casa Argomenti Repubblica centrafricana carceri diritti umani abusi 28 luglio 2024, 10:35 Invia Stampa
Me too, Harvey Weinstein ricoverato: cosa è successoNapoli, inaugurata stazione San Pasquale della linea 6 della metropolitana realizzata da Webuild
Caldo e tumori, i fattori di rischio quali sono e i segnali per risconoscerli. «Melanoma in aumento»
Il direttore della Caritas di Gerusalemme: la paura dei cristianiAstronauti bloccati nello Spazio, scoppia il caso: «Rischiano di tornare a casa nel 2025». Cosa sta succedendo
Parigi 2024, la cerimonia non piace nemmeno a Elon MuskBambina di 10 mesi morta in casa a Roma, la disperata telefonata del papà al 112: «È in arresto cardiaco»
Parigi 2024, programma oggi 28 luglio: azzurri in gara oggi«Heather Parisi non conoscerà mai suo nipote: non ha mai chiamato Jacqueline da quando è incinta»
Sonia Bruganelli e Angelo Madonia insieme, è tutto vero: «Stiamo vivendo qualcosa di bello». La conferma del ballerinoMinistero Salute, 'su uso profilattico informazione ragazzi determinante'Caro mense scolastiche: in un anno costi su del 3% (ma in Calabria +26%)Parigi 2024, i vescovi 'scomunicano' la cerimonia d'apertura: "Deriso il cristianesimo"
Dopo undici mesi di guerra civile il Sudan è ridotto alla fame
Vincenzo e Francesca, gli sposi in ospedale dal papà malato di Sla: il video è commovente
Un tetto, la mensa e visite mediche: così Torino aiuta i nuovi poveriCena con gli amici al ristorante cinese ma non vuole pagare il conto, 25enne minaccia la titolare con una bottiglia di vetroVladimir Luxuria a Verissimo, emozione per l'Isola: «Mi ha chiamato Pier Silvio Berlusconi, pensavo a uno scherzo: devo dire grazie alla Ventura»Bagnasco saluta il Papa. «Facciamoci carico dei giovani»
Sposi scelgono di far portare le fedi nuziali a un gufo: il rapace vola via con gli anelliAzzardo, nuova spinta per la pubblicità: un emendamento su quella indirettaTaylor Swift, due jihadisti progettavano attentato per i concerti di Vienna: arrestatiLonigo, donna travolta e uccisa nel cortile dal marito: l'ha investita per sbaglio facendo retromarcia col trattore