Forza Italia, Mara Carfagna verso l'addio: atteso l'annuncioMorto Niccolò Ghedini, storico avvocato di Silvio Berlusconi Elezioni politiche 2022, Calenda: “Carfagna e Gelmini entrano nella segreteria di Azione”
Elezioni 2022, il Movimento 5 Stelle prepara le autocandidatureVigili del fuoco in azione per spengere un incendio in una discarica abusiva di rifiuti tossici nella Terra dei fuochi,ETF in Campania - Archivio/Kontrolab COMMENTA E CONDIVIDI Cessato pericolo, almeno per ora. Restano allo Stato i beni per 200 milioni confiscati ai fratelli Giovanni, Cuono e Salvatore Pellini, imprenditori condannati definitivamente per traffico illecito di rifiuti e ritenuti tra i maggiori responsabili del disastro ambientale nella “Terra dei fuochi”, in particolare nei territori di Acerra, Caivano, Qualiano e Bacoli. La Corte d’Appello di Napoli ha, infatti, confermato la confisca del patrimonio dei tre respingendo l’istanza presentata dai difensori dei Pellini per chiedere l’inefficacia del provvedimento con cui gli stessi giudici avevano confermato a metà giugno la confisca dei beni disposta in primo grado. Un’inefficacia che deriverebbe - secondo i legali - dalla violazione del termine perentorio di 18 mesi per emettere un provvedimento di secondo grado. Ora la palla passa alla Corte di Cassazione alla quale i legali degli imprenditori hanno fatto ricorso. Per gli avvocati Francesco Picca e Paola Tafuro «la Corte di Appello di Napoli ha deciso di non decidere». Comunque in attesa che la Cassazione decida tanto sull’efficacia della decisione di appello quanto sulla legittimità della confisca, i beni non tornano agli imprenditori e al danno, sicuro, non si aggiunge la beffa. E non si tratta di poca cosa, infatti tra i beni confiscati ci sono 250 fabbricati tra i quali ville di lusso in varie regioni, 68 terreni, 50 tra auto di lusso e mezzi industriali, 3 elicotteri e 49 conti correnti bancari. Il frutto di un’attività illecita e pericolosa, scoperta con l’operazione “Ultimo atto-Carosello” del 2006, descritta con parole molto forti dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti che alla vicenda ha dedicato un intero capitolo della Relazione sulla Campania. E la descrizione è da vero disastro. «Presso gli stabilimenti Pellini erano stati illecitamente gestiti circa un milione di tonnellate di rifiuti speciali pericolosi e non, molti dei quali provenienti da stabilimenti del Nord Italia. Gli imprenditori ricevevano il rifiuto e dopo aver effettuato una declassificazione unicamente di natura cartolare li smaltivano illecitamente: i rifiuti liquidi erano sversati direttamente nel bacino dei Regi Lagni e nelle campagne dell’agro aversano e napoletano; i rifiuti speciali solidi anche pericolosi erano ceduti quale compost o smaltiti direttamente mediante tombamento su terreni a destinazione agricola ed in cave adibite illegalmente a vere e proprie discariche». In particolare, insisteva la Commissione, citando la sentenza di condanna a sette anni, «l’attività di contaminazione di siti destinati ad insediamenti agricoli con sostanze pericolose ha assunto connotazioni “di durata, ampiezza e intensità tale da risultare in concreto straordinariamente grave e complessa”». I fratelli Pellini malgrado la gravità delle accuse e la condanna definitiva, hanno passato poco tempo, una decina di mesi, in carcere grazie a benefici e indulto. Ora potrebbero perdere definitivamente i beni frutto dell’attività illecita. Soddisfatto il vescovo di Acerra, monsignor Antonio Di Donna, presidente dei vescovi campani che nei giorni scorsi aveva raccolto l’allarme lanciato dagli ambientalisti. «Dobbiamo sapere cosa è successo, senza infierire sulle persone, soprattutto da parte del vescovo e della Chiesa che accoglie tutti, anche i peccatori più incalliti». Ma, aggiunge Di Donna, «la decisione è importante perché questi beni potrebbero essere utilizzati per la bonifica dei territori inquinati». Anche perché, denuncia, «il disastro ambientale sta mietendo ancora giovani vittime e solo pochi ambientalisti ancora si battono per conoscere la verità». Amaro il commento del leader della protesta Alessandro Cannavacciuolo. «E ora pentitevi» dice rivolgendosi ai Pellini, aggiungendo che «esistono delle gioie che non sono più gioie, quando ormai mancano i pilastri delle nostre famiglie. Ma oggi il nostro sguardo va lassù, a chi se ne è andato troppo presto a causa di chi, pur di arricchirsi, ha distrutto la nostra terra, il nostro popolo. Oggi la giustizia, se pur lentamente, ha fatto il suo corso».«Quello di oggi è un primo passo positivo – dice Alessandro Cannavacciuolo, in nome delle associazioni ambientaliste impegnate da anni sulla Terra dei Fuochi. Ma siamo pronti a far sentire la nostra voce anche in Cassazione».
Meloni (FdI): “Un premier donna dà fastidio ai maschi. Salvini al Viminale? Vedremo”Crisanti su Bassetti: “Anche i tecnici vanno votati”
Berlusconi contro la Sinistra
Conte sul caro energia: "Ci sta strangolando. Noi siamo stati inascoltati"Blocco navale proposto da Giorgia Meloni: cos’è, come funziona e si può fare?
La furia di Lapo Elkann su Twitter: "Voglio vedere i fenomeni che hanno mandato a casa Draghi"Elezioni, Di Maio risponde a Calenda: "È un bullo"
Crisi di governo, Draghi domani andrà in Senato alle 9.30: forse si voterà alle 18.40Parlamentarie M5s: stop al voto e si al “listino Conte”
Crisi di governo, Draghi domani andrà in Senato alle 9.30: forse si voterà alle 18.40Letta: “Se vinciamo noi una mensilità in più ai lavoratori”Elezioni 2022, Berlusconi torna a parlare di giustizia: “Le assoluzioni devono essere inappellabili”Ddl Concorrenza, la vittoria dei tassisti: rimosso l'articolo 10
Elezioni 25 settembre, Chiara Appendino si candida con il M5s
Il manuale del perfetto candidato azzurro di Berlusconi: “Attaccate Calenda e Renzi”
Crisi di governo, sondaggi: la maggioranza degli italiani vuole Draghi fino al 2023Perché non ha senso che Giorgia Meloni parli di blocco navaleElezioni 2022, il Movimento 5 Stelle prepara le autocandidatureElezioni 25 settembre, quali partiti si candideranno e chi sono i leader
Crisi di Governo, Draghi ha deciso di dimettersi: Mattarella respinge le dimissioniElezioni 25 settembre, la campagna elettorale si sposta sui social: quanto hanno speso i partitiNotizie di Politica italiana - Pag. 179Migranti bloccati a Salerno, De Luca ferma lo sbarco: “Focolaio Covid a bordo”