File not found
Guglielmo

Don Patriciello, la critica del presidente De Luca contro il prete anti camorra. Meloni replica

Migranti, i togati del Csm reagiscono agli attacchi di Meloni. Ma Magistratura indipendente si sfilaRenna alla guida della newco con Vodafone Italia +RPT+ - Tiscali NotizieCaso Cospito, Delmastro indagato dalla procura di Roma per rivelazione di segreto d’ufficio

post image

L’eredità di Lidia Poet è la forza di lottare per il diritto all’uguaglianzaPapa Giovanni Paolo II apre la Porta Santa inaugurando il Giubileo del 2000 - Ansa COMMENTA E CONDIVIDI I battenti delle porte sante delle 4 basiliche maggiori,analisi tecnica a cominciare da San Pietro, furono chiuse a partire dal giorno dell’Epifania del 2001. Il Grande Giubileo dell’anno duemila si introdusse, così, come a segnarne i primi passi, nel terzo millennio che si era dato come orizzonte. Ma i pochi fogli di calendario in aggiunta all’anno Duemila, non cambiano senso e sostanza di una ricorrenza che riguarda tanto la chiesa, quanto – se non più – il mondo e la storia contemporanea. Ha vent’anni il Giubileo che ha accompagnato l’umanità nel nuovo secolo e nel nuovo millennio, per via di un evento che ha fatto sentire privilegiata la generazione alla quale è toccata l’emozione di poterlo vivere.A quel pellegrinaggio di secoli la Chiesa era arrivata come davanti a una condizione che, descrivendo la propria esistenza come un cammino, riproponeva tutta la sua storia come il ' diario vivente di un pellegrinaggio mai terminato'. Era questa la visione offerta non solo dalla sequela degli Anni Santi nei secoli, fin da quello del Trecento indetto da Bonifacio VIII ('una meteora nel cielo tempestoso dell’Europa cristiana') ma ancor più dal Papa provvidenzialmente chiamato a compiere il grande passaggio del millennio. Con Giovanni Paolo II la storia, si può dire, è stata associata al magistero pontificio. «A quest’anno Santo del Duemila – confessò papa Wojtyla nell’omelia della Messa di chiusura a San Pietro – avevo pensato come ad una scadenza importane, fin dall’inizio del mio pontificato. Avevo colto, in questa celebrazione, un appuntamento provvidenziale, in cui la chiesa, a trentacinque anni dal Concilio Ecumenico Vaticano II, sarebbe stata invitata ad interrogarsi sul suo rinnovamento per assumere, con nuovo slancio, la sua missione evangelizzatrice».Nell’era della comunicazione istantanea e di internet, vent’anni equivalgono a un cambio d’epoca e tanto più è lecito allora, chiedersi quale sia oggi il lascito di quello che, almeno in termini mediatici, ha rappresentato, subito dopo il Concilio, il maggior evento della chiesa contemporanea. Esistono i numeri e basterebbe l’ininterrotta sequela di 'Giornate' con celebrazioni dedicate, quasi ogni domenica, a singole categorie – a partire dai bambini, ma come dimenticare il maestoso raduno dei giovani a Tor Vergata? – o ai grandi temi, come lo stesso Concilio, la purificazione della memoria e il perdono, l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, i testimoni della fede, la carità e la giustizia, per dar conto di una dimensione che da sola la cronaca non riesce neppure a contemplare. Esisteva, temuto da molti, il rischio di un gigantismo organizzativo, di una kermesse della fede, ma ciò che invece venne fuori – anche per la guida autorevole e attenta dei vertici operativi, il compianto cardinale Roger Etchegary e l’allora arcivescovo Crescenzio Sepe – fu la tenerezza di una Chiesa che prese per mano il mondo per accompagnarlo alla soglia di un nuovo millennio. I numeri, poi, dicono ancora meno di fronte a un clima che, di quell’anno – di tutto l’anno Duemila – si è fatto via via accorata nostalgia: perché davvero è parso – anzi è avvenuto – che quei giorni, fino al compimento dell’anno, siano stati i giorni – e l’anno – del riposo, della quiete restituita tanto agli uomini quanto alla terra, proprio come un inaspettato e improvviso respiro biblico di libertà e di liberazione. Lo stupore, sempre più vivo con il passare del tempo, prende ancora più forza oggi, davanti a un mondo che, da quei giorni e quell’anno in poi, ha preso un altro corso, scaraventando davanti al cammino dell’uomo tutti i detriti di una deriva che rende troppo simile, pur nella diversità dei problemi e delle sfide, questo primo ventennio del millennio, a quello del secolo scorso, vigilia di catastrofi immani per la tirannia di sistemi politici anti-umani (e di cui resistono scorie non ancora smaltite). A riguardarlo dagli smarrimenti e dalle inquietudini dell’oggi, il Duemila fu davvero un anno di tregua, come quella proclamata dal suono del 'jobel', il corno di montone che, in Levitico 25,9 annunciava l’anno giubilare. In senso moderno quel ' riposo' delle armi in molte parti del mondo, quel rinnovato e più accolto richiamo alla giustizia e alla dignità individuale, soprattutto il tono dimesso di una cronaca insolitamente avara sul fronte delle ricorrenti sciagure o devastazione per mano della natura e dell’uomo, si trasformò, in maniera perfino inconsapevole, in un planetario e commovente atto di omaggio al passaggio da un millennio all’altro. Fu come se il mondo si fosse fermato, preso dallo stupore e dalla grandezza di un atto che lo riguardava in prima persona e dal vivo.Che si trattasse proprio – e solo – di una tregua, fu chiaro appena varcata la soglia del millennio, quando non il 'jobel' ma le breaking-news delle tv generaliste e la poderosa rete dei social-network annunciò e mise sotto gli occhi del mondo il limite estremo di terrorismo e violenza. Era l’11/9 la pagina orribile che è riuscita ad oscurare, per larghi tratti, anche la speranza. Tutto il male di quel giorno è arrivato a macchiare, come per una velenosa contaminazione, il prosieguo del tempo, sempre più segnato da una violenza dalle facce diverse. Si è fatta tragedia la trasmigrazione di popoli, e chi si è posto in cammino per cercare libertà e pace, o semplicemente pane, ha trovato troppo spesso, sui suoi passi, la morte. La caduta del Muro di Berlino era parsa come una prima breccia giubilare verso il terzo millennio, una 'porta laica' che cedeva sotto i colpi invisibili ma possenti e forti di una nuova speranza. Ma ec- co poi il contraccolpo di altri muri e di altre barriere, ecco i confini come recinto di un sovranismo che toglie spazio e respiro a popoli e Paesi. Anche le armi, in molte parti del mondo, hanno ripreso la loro terribile parola. E il marchio di fabbrica di questo ventennio, la globalizzazione, continua a distribuire i suoi utili nella stessa direzione, quella che i poveri neppure conoscono.Se sul piano teologico, come più volte sottolineato da Giovanni Paolo II, il Grande Giubileo del Duemila si richiamava – e richiamava – il Concilio, sul versante pastorale non si può che ricollegarlo, oggi, al Giubileo straordinario della misericordia, indetto da papa Francesco nel 2015. A mali estremi – e davvero sono tali quelli che il nuovo millennio ha posto sul tavolo – estremi rimedi: appunto la misericordia, indicata come un’urgenza dei tempi, offerta come un amore- limite, senza 'criterio' se non quello di non darsi mai per vinto ed evitare ogni forma di rassegnazione. Al varco di ogni porta santa, la chiesa parla con più solennità al mondo, ed è più vivo che mai quel Duc in altum!, l’esortazione a 'prendere il largo', diventata consegna per la chiesa del terzo millennio. Aveva appena chiuso la Porta Santa di San Pietro, quando Giovanni Paolo II, dall’altare della Messa, firmò in diretta, davanti all’assemblea dei fedeli – con una modalità del tutto inedita nella storia dei pontificati – la Lettera apostolica Novo Millennio Ineunte. Insieme alla Tertio Millennio adveniente, la magna carta della lunga fase di preparazione, e alla Bolla di indizione Incarnationis mysterium, sono tuttora le carte di viaggio e di orientamento che il Grande Giubileo ha lasciato non in eredità ma in costante visione per la Chiesa del post Duemila.È difficile non pensare, anche in termini giubilari, che il ' Duc in altum' sia in realtà sinonimo di quella chiesa in uscita indicata da Bergoglio, ancor prima che diventasse Papa, ed espressamente citata proprio in un documento di preparazione al Giubileo del Duemila della chiesa di Buenos Aires. Ogni anno Santo ha fatto storia a sé. Ma volgere oggi lo sguardo alla prima alba del nuovo millennio non è solo un cammino a ritroso. Il Grande Giubileo del Duemila non è una traccia da ritrovare, ma la pietra miliareda cui il nuovo secolo e millennio ha preso avvio. Lungo la strada si è a un tratto resa necessaria una sosta. È durata un anno e più. E ha avuto il segno della misericordia.

Wartsila, firmato a Roma l'Accordo di programma - Tiscali NotizieL’ennesimo femminicidio mostra l’inadeguatezza del nostro sistema di prevenzione

Migranti, i togati del Csm reagiscono agli attacchi di Meloni. Ma Magistratura indipendente si sfila

Ciucci, 'su Ponte Stretto affermazioni prive di fondamento' - Tiscali NotizieIspra, 'sopprimere l'orsa Kj1 una decisione politica' - Tiscali Notizie

Cosa significa essere magistrata in CalabriaMagi strattonato dalla sicurezza in Albania, Meloni scende dall'auto: "Lasciatelo"

Il disastro di “Open to meraviglia” può diventare un buon case study di settore

L'euro è in leggero rialzo, a 1,0823 dollari - Tiscali NotizieRiforma della Giustizia, quando entrerà in vigore: le tempistiche

Ryan Reynold
Tim, in Brasile salgono ricavi +7,2% ed Ebitda +8,2% - Tiscali NotizieL’Anm va in pezzi sul caso Apostolico++ Tim, in semestre ServCo ebitda +9,4% ++ - Tiscali Notizie

BlackRock

  1. avatarEssillux entra in Romania, acquista Optical Investment - Tiscali NotizieProfessore Campanella

    ++ Mediobanca, utile dell'anno record a 1,27 miliardi (+24%) ++ - Tiscali NotizieInchiesta Liguria, Giorgia Meloni: "Toti? Aspettiamo sue risposte"«Con il ddl Nordio l’Italia arretra nella lotta alla corruzione»Afd pssibile partner di Vannacci

    1. Intesa Sp: utile semestre +12,9% a 4,8 mld, atteso oltre 8,5 mld in 2024 - Tiscali Notizie

      1. avatarElly Schlein è contraria alla separazione delle carriere nella magistratura: "Non risolve i problemi della giustizia"Professore Campanella

        La separazione delle carriere è boomerang per Nordio

  2. avatarInchiesta corruzione, la decisione del giudice: Giovanni Toti potrà votare alle Elezioni EuropeeETF

    Caso Cospito, Delmastro indagato dalla procura di Roma per rivelazione di segreto d’ufficioIsraele-Hamas, Schlein: "Anche l’Italia riconosca la Palestina"Tutti i vantaggi del cartongesso - Tiscali NotizieBruno Vespa: "Io figlio di Mussolini? Carriera più facile se fossi stato di sinistra"

  3. avatarPoste, Del Fante: "Modello di business vincente, risultati straordinari" - Tiscali NotizieCapo Analista di BlackRock

    Consob, in 2 anni raddoppiati gli italiani con criptovalute - Tiscali NotizieSalvini si esprime su magistrati e VannacciIl prezzo del gas chiude in rialzo ad un passo dai 36 euro - Tiscali NotizieLo spread tra Btp e Bund stabile a 134,8 punti dopo Pil - Tiscali Notizie

Grave lutto per il ministro Valditara: cordoglio unanime dai partiti

Don Patriciello, la critica del presidente De Luca contro il prete anti camorra. Meloni replicaBorsa: Milano si rafforza (+0,4%) con Poste, Nexi e banche - Tiscali Notizie*