Omicidio Andrea Fiore, svolta nelle indagini: fermato un sospettatoUna mamma si sfoga su TikTok perché i professori assegnano troppi compiti: associazione di docenti vuole procedere per vie legaliFoggia, Raffaele Lioce trovato morto sotto cumulo di rifiuti
Torino, detenuto di 27 anni si suicida in carcereLa riforma riesce a mettere d’accordo i gruppi associativi delle toghe: a distanza di 12 anni dall’ultimo sciopero contro il governo Berlusconi,trading a breve termine ora tocca a Cartabia subirlo. Intanto, Renzi annuncia che Iv non voterà la riforma perchè “L’azione di Bonafede era dannosa, quella della Cartabia inutile. Meglio così ma ancora non ci siamo" La riforma dell’ordinamento giudiziario targata Marta Cartabia prosegue a fatica in Commissione, sulla base di un fragile accordo di maggioranza da cui già Italia Viva si è sfilato. Fuori dal palazzo, intanto, la magistratura associata insorge. Per la prima volta dai tempi del caso Palamara, i gruppi associativi sembrano aver trovato un avversario comune nella riforma e minacciano lo sciopero se il testo non verrà modificato. Per ora la situazione è di stallo: in commissione Giustizia sarà corsa contro il tempo per votare gli emendamenti e fare arrivare il testo in aula entro la data fissata del 19 aprile. Nella stessa data, l’Associazione nazionale magistrati ha convocato il Comitato direttivo centrale, per stabilire le iniziative di mobilitazione sulla riforma, se non saranno introdotte modifiche sui punti più critici: dal fascicolo sulle performance, considerato vessatorio, alla regola di un solo cambio di funzioni tra giudice e pm nella carriera, che apparirebbe come una separazione di fatto delle carriere. Giustizia“Pagelle” ai magistrati: come cambia il sistema di valutazione delle togheGiulia Merlo Le critiche "Con la scusa dell'efficienza ci si accinge ad approvare riforme che, invece, per un'eterogenesi dei fini puniranno e isoleranno proprio i magistrati più liberi, quelli che vogliono decidere seguendo la loro coscienza", è ill commento del segretario nazionale di Magistratura Indipendente, Angelo Piraino. Sulla stessa linea anche la segretaria nazionale Unicost, Mariarosaria Savaglio: "La riforma, per come inizialmente prospettata, rischiava di costituire un vulnus ai principi costituzionali di autonomia e indipendenza”, con il risultato che “si sta disegnando un magistrato pavido e burocrate e una giustizia di tipo difensivo, che pregiudicherà la tutela dei diritti dei cittadini". Anche le toghe progressiste di Area, con il segretario Eugenio Albamonte chiedono “di proclamare lo stato di agitazione, che preveda una serie di manifestazioni intermedie a partire da un'assemblea straordinaria dell'Anm e si concluda, se nulla cambia, con lo sciopero". Secondo Albamonte, infatti, il rischio della riforma è di creare un sistema giudiziario “ripiegato su carriera e gerarchia”, con il rischio di una “burocratizzazione della giurisprudenza anche in funzione di autotutela”. Il no di Italia Viva Eppure, l’accordo di maggioranza sembra ormai essere stato trovato, salvo per un particolare. Italia Viva, partito che si è distinto proprio per i duri scontri con la magistratura, ha annunciato che voterà contro la riforma, anche a costo di andare contro la ministra Cartabia e il governo Draghi. Già in commissione Matteo Renzi aveva scatenato contro la ministra il magistrato e ora deputato di Iv, Cosimo Ferri, che ha contestato duramente i contenuti della riforma come poco incisivi sulla sostanza dei problemi, in particolare per quanto riguarda la riforma del sistema elettoralle del Csm. Ora, nonostante i lunghi giorni di tavoli per trovare un accordo, arriva lo strappo: “Non voteremo la riforma della giustizia perché non è una riforma. L’azione di Bonafede era dannosa, quella della Cartabia inutile. Meglio così ma ancora non ci siamo", ha scritto Renzi nella sua Enews. Paradossalmente, da posizioni opposte, Iv è l’unico partito allineato ai magistrati nella critica al testo. GiustiziaCosa prevedono i 5 referendum sulla giustiziaGiulia Merlo Il fascicolo delle performance Il punto più criticato, infatti, è il cosiddetto fascicolo delle performance: introdotto con un emendamento del deputato di Azione Enrico Costa (lo stesso del decreto legislativo sulla presunzione di innocenza, molto criticato dalle toghe) e riformulato ma accolto dal ministero. Per ogni magistrato verrà formato uno schedario che contiene le attività svolte: dati statistici e documentazione dell’attività svolta (non solo quella decisoria ma anche le misure cautelari disposte ed eventualmente revocate) «sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo», «la tempestività nell’adozione dei provvedimenti, la sussistenza di caratteri di significativa anomalia in relazione all’esito degli atti e dei provvedimenti nelle successive fasi o nei gradi del procedimento e del giudizio», si legge nel testo prodotto dal ministero della Giustizia dopo l’accordo nei vertici di maggioranza. Tale fascicolo diventerà uno strumento essenziale sia «ai fini delle valutazioni di professionalità» e quindi gli aumenti progressivi di stipendio, ma anche per «il conferimento degli incarichi» direttivi e semidirettivi da parte del Consiglio superiore della magistratura, ovvero gli scatti di carriera. Secondo le toghe, invece, si tratta di uno strumento che inibirà i magistrati i quali, preoccupati di valutazioni negative, burocratizzeranno il lavoro e punteranno tutto sulla carriera. Esattamente il male che la riforma era chiamata a correggere. Lo sciopero Lo sciopero non sarebbe iniziativa da poco. La magistratura ordinaria non lo utilizza di frequente e quando lo fa la rottura con il sistema politico è profonda. Da notare però che la magistratura ha indetto scioperi anche contro la precedente riforma dell’ordinamento giudiziario, che venne poi approvata nel 2006 dall’allora governo Berlusconi. In quel caso, gli scioperi furono addirittura quattro. L’ultima volta in linea temporale risale 12 anni fa: al governo c'era sempre Silvio Berlusconi e il bersaglio delle critiche non era il ministero della Giustizia ma quello dell’Economia, guidato da Giulio Tremonti. All’epoca, l’Anm protestava contro “misure eccessivamente penalizzanti per i magistrati” a causa di “tagli iniqui alle retribuzioni e un'ulteriore destrutturazione del servizio giustizia". Era in approvazion eun decreto legge, infatti, che incideva “in misura rilevante sulle retribuzioni dei magistrati nella prima fase della carriera, soprattutto dei più giovani che subiscono una riduzione di stipendio fino al 30%”. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.
Torino, tragedia in strada: cadavere trovato dentro ad un'autoMacerata, incidente frontale: due feriti e traffico in tilt
Doppio incendio a Roma: chiesa e falegnameria in fiamme
Il ministero della Salute ritira alcuni tramezzini a causa del batterio listeriaTorino, tragedia in strada: cadavere trovato dentro ad un'auto
Marghera, portiere di un hotel picchiato a sangueÈ morto il critico e sceneggiatore Antonio Tettamanti: le tappe più importanti della sua carriera
Chi l'ha visto, l'amministratore di sostegno di Raffaele Lioce: "Lo sgombero era programmato"Fermata la nave di Banksy: "Ha ostacolato i soccorsi"
Nata prematura e lasciata morire dopo 6 giorni: mamma e familiari indagati80enne ha viaggiato in autostrada senza pagare per due anniMatteo Messina Denaro acquistò un Rolex come regalo di cresima, si indaga16enne morto per recuperare il cellulare
Misilmeri, furti con spaccata di Gratta e Vinci: i vincenti venivano riscossi
Alla Camera pranzo più caro di 2 euro: arrivano i prodotti a km zero per i deputati di Montecitorio
Incidente stradale in tangenziale a Lecce, donna di 32 anni morta carbonizzataPer Coldiretti servirebbero 100mila migranti per l'agricolturaNestlé ammette che più della metà dei suoi prodotti non sono salutariStrage alla discoteca di Corinaldo, Fedez e Sfera Ebbasta testimoniano in aula
Novara, incendio in azienda chimica: forti esplosioniBambino Gesù, asportato tumore di 2kg dal fegato di una bambina di 10 mesiMarano, si uccide nella falegnameria che gli era stata sequestrataNapoli, bambino di 8 anni morto in ospedale: colto da un malore a scuola