File not found
Campanella

Green pass, scuola e trasporti: Consiglio dei Ministri convocato per oggi alle 16

11 settembre, Mattarella: "Libertà, democrazia, pace e sicurezza sono valori indivisibili"Notizie di Politica italiana - Pag. 303Conte: "Il mio cuore batte a sinistra, sul green pass a lavoro no ai licenziamenti"

post image

Sondaggi politici La7: il 56% vuole che Draghi resti a Palazzo Chigi, cala la fiducia in ConteNella buona e nella cattiva sorte,àrèCapo Analista di BlackRock il samovàr rappresenta qualcosa di più di un semplice antenato dei bollitori elettrici che, ormai, lo hanno quasi completamente sostituitoIl samovàr tornò molto utile, in generale, esso è il più indispensabile degli oggetti russi, specialmente nelle sciagure e nelle disgrazie, soprattutto in quelle spaventose, improvvise e fuori dall’ordinario». Scriveva così Fëdor Mikhajlovič Dostoevskij nel suo Adolescente e la storia di questo oggetto sembrerebbe dargli ragione. Si tratta di un contenitore metallico con un rubinetto posto nella parte inferiore e attraversato all’interno da un tubo riempito di materiale combustibile, che scalda l’acqua circostante. In cima, viene posta una teiera con un tè molto concentrato, lo zavarka, che viene servito diluito con l’acqua bollente e scaldato dai gas che fuoriescono. Nella buona e nella cattiva sorte, il samovàr rappresenta qualcosa di più di un semplice antenato dei bollitori elettrici che, ormai, lo hanno quasi completamente sostituito. Se si analizza la parola, il significato è più o meno lo stesso, dal russo sam, “sé stesso” e il verbo varit’, “bollire”, si potrebbe tradurre come «che bolle da sé».Un simbolo Intorno a questo simbolo del byt russo, cioè del modo di vivere, i grandi della letteratura non si sono risparmiati. Anton Pavlovič Čekhov, che nelle sue opere attribuisce sempre un significato profondo agli oggetti che sceglie di mettere in scena, di samovàr parla spesso, sia nelle pièce, che nei racconti. In uno fra tutti, I Contadini, del 1897, attribuisce al particolare bollitore un legame diretto con l’onore della famiglia a cui appartiene. «Senza samovàr l’isba (abitazione rurale, ndr) dei Čikil’deev si fece del tutto triste. C’era un che di umiliante in quella privazione, di offensivo, come se all’isba avessero di colpo rapito l’onore. Avrebbe fatto meglio lo stàrosta (capo del villaggio, ndr) a prendere e portar via la tavola, tutte le panche (…): il vuoto non sarebbe parso così grande». CulturaDalle Alpi alla Sicilia: anche l’Italia ha le sue piantagioniNelle case dei più umili, dunque, era un oggetto necessario non solo per il significato emotivo che possedeva, ma anche perché era una delle poche fonti di calore. Tenuto di solito vicino alla stufa, nel cuore dell’isba, si scaldava a legna o con le pigne, che conferivano al tè un leggero sentore di pino. Nelle case dei nobili, invece, era spesso il centro intorno a cui si riunivano le conversazioni. Lo descrive bene Lev Nikolaevič Tolstoj nel suo celebre Anna Karenina, in cui, attorno al samovàr nascono le discussioni più interessanti dell’alta società pietroburghese.Origini oscureMa parallela alla letteratura, resta la vita reale. L’origine di quest’oggetto porta con sé più di un’ipotesi. Da un lato, potrebbe essersi diffuso grazie a uno dei numerosi viaggi in Europa di Pietro il Grande, lo zar famoso per aver fondato San Pietroburgo all’inizio del XVIII secolo, finestra russa sull’Europa e finestra europea sulla Russia.Proprio in quell’epoca inizierebbe a diffondersi dopo che l’imperatore lo scoprì in Olanda. D’altro canto però, alcuni tendono a pensare al particolare bollitore come a un’evoluzione delle tradizionali pentole orientali per preparare il brodo, le hot pot, a cui i russi avrebbero aggiunto un coperchio e un piccolo rubinetto nella parte inferiore. In effetti, molti dei primi modelli avevano la funzione non solo di scaldare l’acqua per il tè, ma anche di cucinare zuppe o altro cibo e presentavano al loro interno una divisione in tre scomparti.Insomma, l’origine di questo oggetto non è chiara. È però certo che in Russia ne esisteva un antenato, documentato ben prima della diffusione a tutti i livelli nel XIX secolo. Lo sbitennik, più piccolo rispetto al samovàr e dotato di maniglia per il trasporto, serviva per preparare lo sbiten’, una bevanda a base di miele e spezie (zenzero, cardamomo, alloro, salvia e chi più ne ha più ne metta) che precede l’epoca del tè e che si poteva acquistare alle fiere e alle feste dai venditori ambulanti già all’inizio del secondo millennio.La fabbrica di TulaNel 1740 compare nei documenti la prima menzione di un vero e proprio samovàr in rame, quello della fabbrica Demidov, a Suksun, negli Urali. Tuttavia, la città simbolo di questa produzione, dove oggi è possibile visitare il museo dei samovàr, è Tula, a 180 km da Mosca. Proprio lì, nel 1778, Fëdor Lisicyn decise di porre le sue conoscenze da armaiolo al servizio di quella che sarebbe diventata la più famosa fabbrica di samovàr del paese. Iniziò a produrne di tutti i tipi e le forme: grandi botti lucide, vasi cesellati e incisi, con manici ad ansa e rubinetti a forma di delfino. CulturaUna, nessuna, centomila: la cuppa perfetta non esisteAnna ManiscalcoIn lega di zinco e rame, in argento, addirittura in oro, avorio e pietre preziose, come quello realizzato per Paolo I, figlio primogenito di Caterina La Grande. Tula divenne il centro di produzione più importante e lo rimase per molto tempo. Tanto da far pronunciare a Lenin, due secoli dopo, le seguenti parole: «Il significato della città di Tula per la nostra repubblica è enorme, ma la gente che ci vive non è dei nostri». Infatti, quando fu imposto ai produttori locali, che vivevano molto bene costruendo e vendendo i samovàr, di fabbricare armi per i rivoluzionari, essi non dimostrarono l’entusiasmo che Vladimir Ilič si aspettava.Negli anni dell’UrssIn epoca sovietica le piccole produzioni furono spesso unificate in grandi fabbriche e la quantità prese il posto della qualità. Furono anche gli anni in cui si sperimentò l’uso del cherosene per alimentare il bollitore, che però non ebbe un grande successo, a causa dell’odore. Negli anni del disgelo (Cinquanta-Sessanta) arrivò la versione moderna: elettrica in metallo nichelato, e le Olimpiadi di Mosca del 1980 furono l’occasione per far conoscere a tutto il mondo uno dei simboli più famosi della vita russa.Il samovàr fu il souvenir più acquistato dai turisti dopo la matrioska. Oggi, i samovàr restano nelle vetrinette delle case come oggetti da collezione e li si può trovare ancora alle fiere e alle feste tradizionali. Rimane il significato simbolico di un oggetto che racconta dell’accoglienza e dell’importanza attribuita agli ospiti, per i quali il rito del tè merita tutto il tempo di una lunga conversazione.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediValentina Romagnoli

Elezioni comunali 2021, affluenza definitiva alle urne: ha votato il 54,7%Green pass a scuola, sindacati contro il governo: "Basta diktat, provvedimento alimenta tensioni"

Elezioni amministrative, Meloni (FdI): “La partita è ancora aperta e la più importante è a Roma”

Concerti, ancora crisi nella stagione autunnale dei live: l’annuncio del ministro FranceschiniIl reddito di cittadinanza resterà: Draghi avrebbe un piano per rafforzare l'occupazione

Ministro Bianchi: "Obbligo vaccinale è un'opzione, in classe tutti con la mascherina"Salvini attacca la Cirinnà: “Poverina, adesso è senza la cameriera”

Vaccino Covid, Figliuolo: “Al via terza dose agli over 80 e nelle Rsa; 78% degli over 12 vaccinati”

Rave a Viterbo, Salvini attacca la Lamorgese: "Camper scortati dalle forze dell'ordine, si dimetta"Il Ministro dell'Economia Franco: "Puntiamo a crescita PIL post covid più alta della precedente"

Ryan Reynold
Mattarella, il monito del Presidente della Repubblica al Governo e al ParlamentoCaso Morisi, Giuliano Ferrara critica Salvini e la sua "amicizia sordida" con l'ex guru della BestiaScuola, Bianchi: "L'obiettivo è eliminare le mascherine in classi con tutti vaccinati"

BlackRock Italia

  1. avatarCingolani non ha ancora capito che il problema non è Greta Thunberg ma il pianetaVOL

    De Luca sul Ddl Zan: "Giornata contro l'omotransfobia alle elementari? Andate al diavolo"Vittorio Sgarbi scalzo alla Camera: senza scarpe in Parlamento durante il voto sul Green passPensioni, Salvini: "Se torna la legge Fornero, mettiamo i Tir all'ingresso delle autostrade"Semestre bianco, chi sono i possibili successori di Mattarella come presidente della Repubblica?

    VOL
    1. Lombardia zona bianca, Fontana: "Percentuali vicine all'immunità di gregge"

      1. avatarMusumeci a tavola con 20 persone senza mascherine, la reazione del sindaco: "Sgarbo istituzionale"Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

        Approvata la bozza della Nadef 2021: "80% di vaccinati nei prossimi giorni"

        VOL
  2. avatarSalvini a Napoli per un comizio, donna protesta mostrando un maxi "49" (milioni) dal balconeProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Green pass a scuola, sottosegretario Costa: "Saremo rigidi, settembre mese decisivo"Amministrative 2021, in 183 comuni un solo candidato sindaco ma l’elezione non sarà automaticaAfghanistan, Fedriga: "Penso che Biden sia molto debole. Rischio infiltrazioni terroristiche altissimo"Liguria, il governatore Toti minacciato: "Nazista, vuole imporre la dittatura sanitaria"

  3. avatarScuola il sottosegretario Floridia: "Sì a ingresso dei genitori nei cortili senza Green Pass"Economista Italiano

    M5S, Giuseppe Conte eletto presidente con il 92,8% dei voti degli iscrittiAfghanistan, Silvio Berlusconi commenta: "Commesso un grave errore. Serve un piano con Nato e Onu"M5s, Conte presenta la Carta dei principi e dei valori del Movimento: cosa prevede?Vaccino Covid, Figliuolo: "Coinvolgere i giovani con corsie preferenziali senza prenotazioni"

Politica in lutto, è morto l’ex ministro Agostino Gambino, inventore della “par condicio”

Covid, il Governo frena sull'obbligo vaccinale. Costa: "L'ultima ipotesi da prendere in considerazioUniversità, ministra Messa: "Dad per chi è senza green pass. L'istruzione è un servizio essenziale"*