Bimbo morto per meningite batterica: aveva 15 mesiChe Natale sarà con il Covid: per Massimo Galli tutto dipende da CerberusMinorenne coinvolto nell'inchiesta Digos su suprematismo e pedopornografia
Donna trovata morta in casa: accanto a lei la figlia di 8 mesiSecondo i giudici il centro libico di coordinamento dei soccorsi e la cosiddetta guardia costiera libica non possono essere considerati legittimi attori di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo. Le autorità italiane sono state condannate a pagare le spese legali alla ong Humaniy IPer la prima volta un tribunale italiano sancisce l’illegittimità del coordinamento di Tripoli in mare,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock “appaltato” alla Libia da Italia ed Europa. Definitivamente annullato il provvedimento di fermo amministrativo della nave umanitaria Humanity 1.Un altro tribunale italiano dà ragione alle organizzazioni non governative di soccorso in mare contro il decreto Piantedosi. E, per la prima volta, sancisce il principio per cui le navi che non rispettano le istruzioni della cosiddetta guardia costiera libica e il coordinamento delle operazioni di salvataggio in mare da parte di Tripoli «non stanno assumendo comportamenti pericolosi ma anzi sicuri e nel rispetto del diritto del mare, perché la Libia non può fare search and rescue: il paese non può essere mai considerato un porto sicuro dove riportare le persone salvate», dice Cristina Laura Cecchini, avvocata di Sos Humanity. FattiIllegittimo il fermo della Sea Eye, le prime crepe del decreto ong di PiantedosiYoussef Hassan HolgadoIl ricorsoIl tribunale civile di Crotone ha annullato il sequestro amministrativo deciso il 4 marzo scorso dal Viminale guidato da Matteo Piantedosi alla nave di soccorso Humanity1. La detenzione, per il giudice Antonio Albenzio, è stata illegale. La corte - questa la novità - «ha inoltre ritenuto che il centro libico di coordinamento dei soccorsi e la cosiddetta guardia costiera libica non possono essere considerati legittimi attori di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo», spiegano dalla ong tedesca.Il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, quelli dell’Interno e delle Finanze, la questura di Crotone e la Guardia di finanza sono stati condannati a risarcire la ong con oltre 14mila euro per le spese. Dopo la decisione del tribunale di Brindisi nei mesi scorsi sulla Ocean Viking di Sos Mediterranèe «non è la prima decisione positiva sui fermi», spiega Cecchini. «Ma è assolutamente la prima volta che viene sancito da un tribunale il principio per cui le navi che non rispettano le istruzioni dei libici stanno rispettando il diritto internazionale, perché la Libia non può fare attività di ricerca e soccorso».Attività che invece, da anni, l’Unione europea e l’Italia provano ad “appaltare” a Tripoli, finanziando ed equipaggiando il centro di coordinamento e la cosiddetta guardia costiera libica nel tentativo di «intercettare i rifugiati nel Mediterraneo centrale in violazione del diritto internazionale e riportarli in Libia».La sentenza, di fatto, aggiunge un ulteriore tassello, dopo che a febbraio la Corte di Cassazione - dopo anni di denunce della società civile e delle organizzazioni internazionali - aveva detto nero su bianco che la Libia non può essere considerata un “porto sicuro”. «Ci auguriamo che la sentenza contribuisca a porre fine a queste forme illegittime di cooperazione, come quelle praticate dall’Italia con la Libia e, recentemente, con la Tunisia», dice Cecchini. FattiIl destino delle navi umanitarie. Le storie dei naufraghi salvati dalla Humanity 1Marika IkonomuCos’è successoIl 2 marzo 2024, l’equipaggio della Humanity 1 viene minacciato, armi alla mano, dalla cosiddetta guardia costiera libica che interrompe violentemente un’operazione di salvataggio in corso da parte della nave umanitaria. «Indietro, indietro, sparo!» gridano gli uomini sulla motovedetta libica. Ci sono persone in acqua.È l’aereo di pattugliamento Seabird 2, della ong tedesca Sea Watch, a riprendere la scena. «L’equipaggio della Humanity non ha avuto altra scelta che guardare mentre circa 50 persone venivano costrette a salire sulla motovedetta per essere rimpatriate illegalmente in Libia, il paese da cui hanno tentato di fuggire», raccontano dalla ong.La Humanity 1 riesce comunque a soccorrere 77 persone in tre operazioni e sbarcare due giorni dopo a Crotone. Alla nave viene imposto il fermo amministrativo di 20 giorni, sulla base di mail inviate alle autorità italiana dalla guardia costiera libica, per non aver rispettato le indicazioni di Tripoli e per aver creato «situazioni di pericolo durante le operazioni Sar», si legge nel decreto di fermo impugnato da SOS Humanity.Per il giudice di Crotone è «circostanza indiscussa e documentata che il personale libico fosse armato e avesse anche sparato», e «costituisce circostanza desumibile dalla corrispondenza agli atti che nessun luogo sicuro risulta essere stato reso noto dalle stesse autorità libiche intervenute per coordinare le operazioni di recupero dei migranti sul posto», si legge oggi nella sentenza.Tradotto: vogliamo proprio far salvare persone in mare ai libici? Non devono essere armati né violenti, ça va sans dire, e non devono neanche riportare quelle persone in Libia. Le riportano in Libia? Il loro coordinamento è illegittimo.«Né può ritenersi conforme ai parametri internazionali l’attività posta in essere dalla guardia costiera libica, neppure laddove si ritenga esecutiva degli accordi sottoscritti tra il governo italiano e quello libico, in tema di individuazione del luogo di sicurezza rilevante ai fini della operazioni di salvataggio», si legge ancora nella sentenza. D’altra parte “nessuna condotta ostativa è riscontrabile nei confronti della ong coinvolta», che invece «è risultata l’unica imbarcazione a intervenire per adempiere, nel senso riconosciuto dalle fonti internazionali, al dovere di soccorso in mare dei migranti».© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediAngela Gennaro
Frana a Ischia, chi sono i dispersi: si cercano anche dei bambiniGetta pentola di acqua bollente sul cognato: "Ha lavato i piatti, è stato maleducato"
Incendio al porto di Castelsardo: a fuoco 7 barche
Shabbar Abbas: "Non cercate mia moglie qui, è in Europa"Ambulanza si ribalta mentre è in emergenza: l'incidente a Milano
Incidente sul raccordo anulare: morto un uomoMaltempo, il nuovo ciclone arriva in Italia: allagamenti in Sardegna e nubifragi in Liguria e Toscana
Casa ed auto di un imprenditore date alle fiamme, la pista del doloMaremoto a Stromboli, tsunami di un metro e mezzo travolge la costa
Tentato suicidio a Napoli: 20enne sospesa su un cornicione minaccia di buttarsiDonna trovata morta in casa: accanto a lei la figlia di 8 mesiA Roma tassista eroe salva turista irlandese con un defibrillatoreMorì nei campi per il caldo torrido: 2 condanne
Maria Giovanna Maglie: "In ospedale da due mesi, fatemi tanti auguri"
Cerca di accoltellare la moglie: la figlia lo prende alle spalle e salva la madre
Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 675Incendio in casa, neonata salvata dai Vigili del FuocoMarche, terremoto di magnitudo 3.2 al largo della Costa Marchigiana PesareseNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 657
Morto Andrea Calcaterra: il corpo ritrovato in un dirupoMorta dopo un intervento al cuore: indagati 50 mediciMorto storico imprenditore padovano: aveva 90 anniStudente muore prima della laurea, il dolore del padre: "Mi sento addosso la responsabilità"