File not found
Professore Campanella

Crimini di guerra e barbarie, ecco cosa è successo a Bucha

Ucraina, due stati tedeschi sanzioneranno chi usa il simbolo "Z" nei luoghi pubbliciMonte Bianco, due donne sono morte dopo essere state travolte da una valangaSulla televisione russa si dice che serviranno anni per prendere l'Ucraina: cosa dicono gli esperti

post image

Zelensky: “Non ho paura di morire, ho paura che l’Ucraina sia cancellata”La risolutezza del presidente del Consiglio Mario Draghi e della ministra della Giustizia Marta Cartabia,trading a breve termine decisi a chiudere una volta per tutte la questione della riforma dopo mesi di paziente mediazione, ha prodotto due effetti opposti nella maggioranza di governo. I partiti, da Leu alla Lega, hanno festeggiato il sì unanime e lodato il metodo Cartabia. Mai si era sentita una tale condivisione: tutti hanno rivendicato il «successo». Ma i grillini fedeli all’ex premier Conte hanno già annunciato che arriveranno «col coltello tra i denti» e pronti a rivoluzionare il testo a colpi di emendamenti. Esattamente ciò che il voto in consiglio dei ministri doveva prevenire.   Il giorno dopo un consiglio dei ministri tesissimo come quello che ha approvato gli emendamenti al ddl penale, è il momento del bilancio politico. La risolutezza del presidente del Consiglio Mario Draghi e della ministra della Giustizia Marta Cartabia, decisi a chiudere una volta per tutte la questione della riforma dopo mesi di paziente mediazione, ha prodotto due effetti opposti nella maggioranza di governo. I partiti, da Leu alla Lega, hanno festeggiato il sì unanime e lodato il metodo Cartabia. Mai si era sentita una tale condivisione: tutti hanno rivendicato il «successo», sottolineando il loro contributo determinante, soprattutto sulla modifica della prescrizione. «È la strada giusta», ha detto il vicepresidente dei senatori dem Franco Mirabelli, «e il contributo del Pd su giustizia riparativa e riti alternativi è stato determinante». Anche Matteo Renzi ha parlato di «passo avanti gigantesco» e Federico Conte di Leu ha sottolineato che gli emendamenti del governo «vanno nella direzione dei nostri già depositati, ora spetta al parlamento». Anche a destra il clima è più che positivo. Secondo la responsabile giustizia della Lega Giulia Bongiorno, «la riforma penale va nella direzione caldeggiata dalla Lega nel merito e nel metodo. La prescrizione prevista dalla riforma Bonafede, da me definita bomba atomica, è stata finalmente superata». Anche Forza Italia, che in consiglio dei ministri si era dimostrata scettica sull’inserimento dei reati contro la pubblica amministrazione tra quelli a prescrizione processuale “lunga”, per bocca di Antonio Tajani parla di «passo avanti importante» anche se allo stesso tempo auspica «qualche correzione in parlamento». La crisi dei Cinque stelle Tutt’altro clima, invece, si respira tra i Cinque stelle. Il consiglio di ieri ha ulteriormente sfilacciato il Movimento in piena crisi di nervi e senza un leader chiaro. Lo scontro è visibile nelle chat private ma soprattutto nei post sui social dei parlamentari. Le spaccature sono molteplici e una, inedita, è quella tra i gruppi parlamentari e i tre ministri che hanno votato sì a quella che per i grillini ormai non è più una riforma complessiva, ma solo l’archiviazione della prescrizione targata Alfonso Bonafede. A chiamare a raccolta i parlamentari è Alessandro Di Battista che parla di «bagno di sangue» e di «incapacità» dei ministri grillini di incidere. Gli fanno immediatamente eco l’ex ministro Bonafede, che ha parlato di «un Movimento che è stato drammaticamente uguale agli altri e ha oggettivamente annacquato una battaglia durata dieci anni, con ministri timorosi». A certificare la dimensione della rottura è arrivato anche Giuseppe Conte, che avrebbe prima tentato di convincere i ministri a non cedere sulla prescrizione e poi ha bocciato la riforma e da deludente mediazione ottenuta, parlando di «ritorno dell’anomalia italiana». L’ira dei contiani ha acceso quella dei parlamentari Cinque stelle, che si sarebbero sentiti scavalcati dai propri ministri: quello che è stato letto come un cambio di linea sulla giustizia, infatti, non sarebbe stato discusso con i gruppi, che l’avrebbero appreso dalle agenzie. Alla riunione del pre consiglio, infatti, la linea concordata anche con Bonafede sarebbe stata quella dell’astensione, poi cambiata in corso d’opera da parte dei ministri senza il via libera dei colleghi. Nel clima incandescente, tanto è bastato per far scoppiare le accuse incrociate e addirittura la voglia di uscire dal governo. Danilo Toninelli parla di «ritorno alla restaurazione» e invoca il voto degli iscritti, Giulia Sarti annuncia le barricate in parlamento contro la riforma e scrive che «non ci sono più le condizioni per stare al governo», l’ex sottosegretario alla Giustizia Vittorio Ferraresi ha detto che lotterà «affinché queste riforme non diventino legge». I contiani A marcare ulteriormente la frattura ormai sempre più evidente tra i “contiani” e il fondatore Beppe Grillo è anche il retroscena, riferito dal Fatto Quotidiano, secondo cui sarebbe stato il fondatore in prima persona a convincere i ministri ad ammorbidire la posizione e concertare il sì. Fonti ministeriali smentiscono, ma la polemica è ormai avviata. E a poco è servito, se non ad attestare la rottura, l’intervento sul Blog delle stelle che ha provato a spiegare che il ddl penale avrebbe recepito le osservazioni grilline e sarebbe da considerare comunque una mezza vittoria. «Di fronte a una proposta iniziale che, di fatto, smantellava tutto quanto fatto in questi anni, abbiamo combattuto», si legge, «ma siamo riusciti a ottenere una serie di risultati» come la prescrizione che vige fino al primo grado e i tempi di prescrizione per «i reati dei potenti, quelli contro la collettività (vedi la corruzione) sono stati allungati». Troppo poco per sanare non solo quello che è stato vissuto come un tradimento dei ministri, ma anche per mettere davvero al riparo il ddl penale in parlamento. Il testo approderà in aula il 23 luglio e i grillini fedeli all’ex premier Conte hanno già annunciato che arriveranno «col coltello tra i denti» e pronti a rivoluzionare il testo a colpi di emendamenti. Esattamente ciò che il voto in consiglio dei ministri doveva prevenire, almeno nelle intenzioni di Draghi e di Cartabia. Intanto il M5s resta in balia dei propri dubbi: chi vincerà il braccio di ferro per la leadership? Ci sarà una scissione? Il Movimento o ciò che ne resta continuerà a sostenere Draghi o uscirà dal governo? © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.

Mariupol, il sindaco: "Città distrutta, resisteremo fino all'ultima goccia di sangue"Cina, nuova ondata Covid: scuole chiuse a Guanghzhou

Putin elogia il murale di Jorit a Napoli dedicato a Dostoevskij: "Mi dà speranza"

Ucraina, Erdogan dopo vertice NATO: “Chiederò a Putin di essere l’architetto per la pace”Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 499

Ucraina, Zelensky: "Revoca sanzioni a Mosca solo dopo la fine della guerra"Quanto guadagna un mercenario per la guerra in Ucraina: "Russia mi offre 6 mila euro al mese"

Ucraina, la moglie di Zelensky ha scritto a Papa Francesco

Guerra in Ucraina, Kiev: “La macchina della propaganda russa può colpire anche altri Paesi”Perché la Russia non può essere espulsa dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu

Ryan Reynold
I media ucraini: “Rapita la ragazza simbolo delle bombe sull’ospedale di Mariupol”Ex capo della Cia: "Se ben armati, gli ucraini possono sconfiggere i russi"La foto simbolo dell'orrore di Bucha: Irina riconosciuta per lo smalto sulle unghie

BlackRock Italia

  1. avatarGazprom starebbe valutando il blocco del gas ai “paesi ostili”Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 511India, scontro in funivia: una vittima e 40 persone bloccate nelle cabineUcraina, due stati tedeschi sanzioneranno chi usa il simbolo "Z" nei luoghi pubbliciUSA, sparatoria in una scuola della contea di Greenville: ferito uno studente

      1. avatarLa Nato progetta una presenza militare permanente ai confini con l’UcrainaCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

        Guerra in Ucraina, perché Putin ha incontrato il cancelliere austriaco e non altri leader Ue?

  2. avatarUSA, Sparatoria a Sacramento: il bilancio delle vittimeProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Perché secondo la Russia la guerra finirà proprio entro il 9 maggio?Russia, molte navi cambiano bandiera per aggirare le sanzioniGuerra in Ucraina, farmacista sfigurata dai bombardamenti a KharkivAmbasciatore russo negli USA: "Ucraina crea falsi e paga 25 dollari per le comparse"

  3. avatarIl sociologo Yudin: "Putin come Hitler, dopo l'Ucraina sarà la volta della Polonia"investimenti

    Opera di Banksy venduta all'asta: il ricavato andrà a un ospedale pediatrico in UcrainaNigeria fuori dai Mondiali: i tifosi devastano lo stadioIl racconto di un italiano fuggito da Bucha: “È peggio di quel che si vede da qui”Guerra Ucraina: Auchan, Decathlon e Leroy Merlin restano in Russia. Kuleba chiede il boicottaggio

Guerra in Ucraina, truppe ucraine guadagnano posizioni a Kiev. Mosca: “Obiettivo principale è liberazione Donbass”

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 511Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 494*