Il Ceo di una grande società di mutui ha licenziato 900 persone con un webinar su zoomLockdown parziale nei Paesi Bassi, il Governo inasprisce le misure: negozi, bar e ristoranti chiusi dalle 17Regno Unito, record di contagi da inizio pandemia: in 24 ore sono 78.610 e 4.671 casi Omicron
Singapore, due persone vaccinate con booster potrebbero essere positiveL'arrampicatore azzurro,MACD Matteo Zurloni, 22 anni - ANSA COMMENTA E CONDIVIDI Ventotto ragni, divisi per due. Scalano in simultanea un muro con le zampe: più veloci della luce, non c’è tempo per pensare. Se ti scivola un alluce, sei finito. Se un’unghia perde la presa, vai a casa. Matteo oggi ha un ragno cinese da lasciare dietro: si chiama Wu, e ci mette meno ad arrivare in cima che a pronunciare il suo nome. Poi, se dovesse vincere, il tabellone gli metterà contro l’americano Samuel Watson. Uno tosto, che due giorni fa ha appena fatto il record del mondo. Ma Matteo sorride sempre, e chi sorride non perde mai. Si chiama arrampicata sportiva. C’era già a Tokyo 2020. Non contenti, hanno replicato qui. Forse premiarla con le Olimpiadi è troppo, ma viste altre discipline, questa almeno ha un suo perché. Anche “ragni” può sembrare offensivo, ma è per rendere l’idea. Qui non si offende nessuno. Il fatto è che quelli che praticano questo sport che toglie il fiato si riempiono le mani di gesso e poi si appiccicano come aracnidi su una parete verticale con pochi appigli sottili. Ed eroici come Spiderman la percorrono alla velocità del suono. Vince chi picchia per primo la mano sulla piastra che sta in alto, 15 metri sopra la partenza. Prima che l’imbragatura ad elastico che li cinge alla vita li riporti a terra sani e salvi. Solo agilità, concentrazione, forza di braccia e di gambe. Sport, insomma. Gli intellettuali, i genetisti e i tuttologi, infatti, preferiscono dedicarsi alla boxe. Peccato. Perché se fossero venuti a vedere gli Spiderman, avrebbero conosciuto Matteo Zurloni. Faccia pulita, sorriso facile, entusiasmo di un bambino che ha trovato il vaso della Nutella nascosto in un armadio. Lui è l’unico azzurro qualificato nella categoria “speed”, quella appunto dei ragni arrampicatori. Ai Giochi è una novità. L’hanno aggiunta alle altre due specialità dell’arrampicata (boulder e lead), più tecniche e meno concitate. E martedì Matteo era felice come può esserlo uno che si è appena qualificato per la finale a otto di oggi che vale il podio, dopo aver realizzato il miglior tempo della sua vita, 4’’94. Record europeo, tra l’altro. Bella faccia, da figlio della riva destra del fiume. Storia breve la sua, perché ha appena 22 anni. Ma con basi alte: un nonno alpinista fondatore del Cai di Cassano d’Adda, un papà che scala e ha le montagne negli occhi. «Mi arrampicavo anch’io sulla roccia – spiega Matteo – anche se soffro di vertigini». Non male, considerando quello che ha scelto di fare. Ma non c’è niente di scontato in uno che per quattro anni si allena come un matto per una prova che dura 5 secondi, anzi meno. «In effetti è lo sport più veloce del mondo, altro che i 100 metri. E con un margine di errore altissimo: basta un niente per rovinare tutto. Per questo bisogna imparare ad accettare qualunque cosa capiti. E’ un modo di pensare che ti serve anche nella vita».Avere equilibrio significa saper dosare e migliorare la velocità. «Come scegliere un appiglio, o con quale angolo poggiare il piede per avere più spinta – continua - sono dettagli rilevanti». E il suo è stato miglioramento meticoloso, costruito con l’allenatore Stanislao Zama e con Vincenzo De Luca, direttore tecnico della Nazionale di un movimento in grande crescita. La Federazione Arrampicata Sportiva Italiana certifica che i tesserati sono 85mila. Tre anni prima erano la metà. Ma i praticanti sono molti di più. Zurloni è cresciuto insieme alla notorietà della disciplina, e se ne è accorto nel quotidiano: «Ormai fuori dalla palestra non si trova più parcheggio», dice ridendo. A Parigi per vederlo gareggiare è venuta la fidanzata e tutta la famiglia, fratelli e sorelle con rispettivi accompagnatori compresi. Lui ovviamente sta al Villaggio, “dove non si sta affatto male come dice qualcuno. E poi si mangia anche discretamente”. Scarpette, ginocchiere, il nastro adesi vo sulle dita, una spruzzata di magnesite, l’imbragatura. E poi via. Dopo una preparazione minuziosa, molto più lunga dello sforzo per cui è richiesta. «Io amo lo speed proprio per l’adrenalina della durata breve, dello scontro con l’avversario, per la soddisfazione dell’arrivare prima». Matteo è un ragazzo di oggi. Prima fa, poi pensa. Di solito non è la via migliore, ma qui è l’unica che puoi scegliere. «La testa – spiega – però è fondamentale. Devi svuotarla, serve una freddezza totale”. Atleta in forza alle Fiamme Oro, quando non si aggrappa a una parete, studia. «Sono iscritto a Scienze Motorie: mentre preparavo le Olimpiadi non ho avuto molto tempo per gli esami in realtà, anche perché lavoro in palestra, a Brugherio, appena fuori Milano. Alleno i ragazzini, e ne ho portato anche uno in nazionale. Che soddisfazione. Mi piace che provino le mie stesse emozioni». A lui la passione è scattata quando aveva 5 anni, durante le vacanze in Val di Fassa. Ha provato, gli è piaciuto, è diventata la sua piccola ossessione. «Solo a 16 anni però l’arrampicata per me è diventata una cosa seria. Mi chiamarono in Nazionale e per la speed eravamo solo in due. Ho fatto buoni risultati, e così mi hanno scelto». Prima delle medaglie, conta essere persone con qualcosa dentro. Al Mondiale di Berna, Matteo ha vinto la finale grazie a una falsa partenza dell’avversario e subito per consolarlo gli ha alzato il braccio in segno di trionfo: «Era un modo per celebrarlo, ci eravamo qualificati entrambi per i Giochi. Ero felice del successo, ma anche dispiaciuto. Avevo tanta energia da sprigionare. Una volta ho fatto 56 salite di fila, volevo scendere sotto i 5 secondi e non ci sono riuscito». Su braccio si è tatuato quattro piccoli cerchi con un appiglio al posto del quinto. «Ma se non dovesse andare bene oggi, nessun problema: sono già strafelice di potermela giocare». Certo, gli uomini-ragno sono fatti così.
Incendio al World Trade Center di Hong Kong: evacuati a centinaia e sette intossicatiCovid in Germania, Spahn: "Situazione drammatica, alcune terapie intensive sono piene"
Trump ammette di aver fatto la terza dose: fischiato dagli elettori al comizio
Covid in Germania, Spahn: "Situazione drammatica, alcune terapie intensive sono piene"Terza dose, Ema: "Efficace e sicura già tre mesi dopo l'ultima iniezione"
Cheltenham, CJ Cooper vince 3.000 sterline alle corse di cavalli e compra doni per i bimbi in ospedaleCom’è cambiato il gioco online in Germania
USA, morto il telepredicatore no vax Marcus Lamb: era positivo al CovidNegli Usa un giudice federale dice stop all’obbligo vaccinale per i sanitari
Adotta un figlio che nessuno voleva e dopo più di 28 anni riceve la terribile notiziaNuova Zelanda, i leader delle gang di strada diventano promotori della campagna vaccinaleUsa i risparmi per comprare un videogioco invece di un regalo alla moglieTornado in Kentucky, il governatore: "Tra le 70 e 100 vittime"
Stati Uniti, nozze virtuali: una coppia si è sposata nel Metaverso
Usa, il Natale rischia di essere senza albero: è penuria di arbusti veri e finti
Cardiff, donna aiuta il fidanzato ad abusare di una bambina: in casa foto e video delle violenzeCovid, in Belgio le scuole materne e primarie chiudono una settimana prima per contenere i contagiCardiff, donna aiuta il fidanzato ad abusare di una bambina: in casa foto e video delle violenzeVariante Omicron, il virus dilaga in tutta Europa: scoperti due casi in Danimarca
Bolsonaro: "Non farò vaccinare mia figlia, nessuna emergenza Covid tra i bambini"All'asta per beneficienza il primo SMS della storia: "Merry Christmas" del 1992Positiva al Covid si sveglia dal coma dopo 7 settimane e scopre di aver partorito una bambinaCina, Xian in lockdown: in isolamento una città da 13 milioni di abitanti