Renzi, in Basilicata si vince al centro - Tiscali Notizie8 marzo, dall'Abruzzo la storia della "donna degli orsi" - Tiscali NotizieAncora temporali a Roma e in gran parte d’Italia: ecco quando smetterà di piovere - Tiscali Notizie
"Rifletteremo" ma dopo la Sardegna Meloni teme l'Abruzzo - Tiscali NotizieNella squadra di Promozione Cassano Sybaris Professore Campanellasu 11 giocatori otto sono italoargentini: un caso unico in Italia che sembra quasi lo specchio del Boca Juniors, fondato dagli immigrati genovesi nel 1905Nicolas Augustin Vitale si è fatto tatuare sulla schiena le facce dei nonni. Capelli ondulati lei, baffi a manubrio lui, si guardano in mezzo a un cuore e, sotto, la scritta “amore mio”. I suoi raccontano sempre che Filomena e Antonio erano giovani giovani quando, durante la guerra, mano nella mano, presero il bastimento da Napoli e se ne andarono “a la Merica”, e la Merica non era soltanto Nuova York, ma anzitutto quell’Argentina del sogno sudamericano dove sbarcarono tra il 1870 e il 1925 due milioni e mezzo di italiani.Furono tra quelli che ce la fecero: nonno Antonio cominciò a fare il pescatore e andò bene, poi mise su un’agenzia di taxi e andò bene. «La famiglia deve tutto a loro, ecco perché ho fatto questo tatuaggio», spiega, prima di fare la doccia dopo l’allenamento Nicolas, 26 anni, che fa il calciatore.Difensore in B col Belgrano e poi col Deportivo Armenio, in C, è appena arrivato, il 20 dicembre scorso, a Cassano all’Ionio. Suona male, malissimo questa elisione. Ma è scritto così anche sui cartelli, nelle curve che portano a questo paese detto delle chiese e delle fontane ai piedi del Pollino, le Alpi calabresi, nella Piana di Sibari.Nicolas adesso gioca in Promozione nel Cassano Sybaris, una squadra composta quasi per intero da italo argentini. Otto undicesimi di Argentina in campo, fissi. E poi c’è la panchina, il nuovo allenatore, Edgardo Martini, il preparatore atletico Laureano Aquilino. Finanche il magazziniere, detto Toti – anche cuoco ufficiale della squadra, pare che la sua “asada”, la grigliata di carne, sia meglio di quelle degli squisiti ristoranti di Palermo Soho a Buenos Aires – un omone alla Giacomone di Chaplin, quello con cui divide, nella capanna circondata dalla neve, lo scarpone bollito.Specchio del Boca Qui la febbre dell’oro è la febbre del calcio, e lo stadio comunale Pietro Toscano di via Ponte Nuovo sembra una succursale della Bombonera. Il campo sportivo è senza numero civico, pure le case del quartiere.«Come fa il postino a consegnare le lettere? Li conosce uno a uno. Si ricordi che siamo a Cassano, mica a Baires», commenta Giuseppe Azzolino, il presidente, orgoglioso dei suoi ragazzi e di questo progetto che in Italia è un caso unico. Lo specchio, al contrario, del Boca Juniors, fondato nel 1905 da un gruppo di genovesi emigrati nella terra d’argento. La sede, alla fine del mondo, era una panchina di plaza Solìs, e “los xeneizes” – xeneizes, celebre soprannome di quei giocatori e dei loro tifosi, è la traslitterazione castellano-argentina del dialetto genovese, “zeneize”, che vuol dire appunto genovese – si chiamavano Esteban Baglietto, Alfredo Scarpatti, Santiago Sanna e i fratelli Farenga, Juan e Teodoro.A Cassano invece è questo stadio rimesso a nuovo un anno fa dove campeggia un murales che ricorda, anche lui argentino, il giovane attaccante Salvatore Greco, detto “il biondo”, morto di tumore. Lì accanto, lato sud, una squisitezza da archeologia del pallone: i vecchi spogliatoi degli anni Sessanta, con scritte sbiadite dalle quali riemergono dall’Ade del chiasso di allora, lì dentro, parole come “ospiti”, “arbitro”, forse “infermeria”. FattiIl sogno sfumato di Koa Bosco, la squadra dei braccianti di RosarnoXeneizes a Cassano Il portierone Nicolas Augustin Selleslagh, nello spogliatoio. In primo piano il mate pronto (foto di Valerio Giacoia)E los xeneizes di ritorno rispondono a nomi come Nazareno Lopez, Nicolas Perraggini, Jose Pedro Ratto o, tra gli altri niños, a citarli tutti si avverte un capogiro da tango, Valentin Martini. Mister Edgardo Martini lo guarda con orgoglio, è suo figlio. Lo ha voluto qui. Avrebbe dovuto fare una prova ad Avellino, ma il giorno prima si ruppe un ginocchio. Così in Calabria ha ritrovato uno spazio importante, ma sopra ogni cosa il sogno di continuare a giocare.Anche la famiglia Martini s’imbarcò dalla Liguria. «Partirono i miei trisnonni da Genova. Il cognome originale era Martino, in Argentina si trasformò prima in Martines e poi Martini», racconta. Edgardo ha allenato in B l’Almagro, in C il Deportivo Flandia. Suo padre, Antonio quasi transennava la casa quando c’era il Napoli. «La domenica era per Maradona, non si fiatava», ricorda. È nato a Buenos Aires, spiega di essere felice a Cassano. Anche i corridoi del Toscano sanno di casa, di mate, di allegria. Prima di allenarsi si balla al ritmo della cumbia. Nel 2001, quando il paese affrontava la spaventosa crisi economica, con le strade invase dai manifestanti e il presidente De La Rua costretto, la notte del 19 dicembre, a fuggire in elicottero dalla Casa Rosada, la gente impazziva per quelle note che arrivavano dalle villas, le baraccopoli dove neanche la polizia entrava.«Sappiamo essere felici», dice Edgardo. Nonostante la lontananza da casa, e il pensiero a una Argentina che non se la passa ancora bene. Con buona pace dei proclami del neopresidente ultraderecha Javier Milei, l’inflazione al 200 per cento e i tagli allo stato sociale, si avvicina un inverno australe durissimo.Ha radici profondissime, gelano l’anima. Così molti dei ragazzi del Cassano Sybaris mandano parte dei loro compensi alle famiglie. «Fanno sacrifici, ma lo fanno col sorriso», dice, commosso, il presidente.Di più, non si può fare: «Un anno di campionato ci costa centomila euro. Le trasferte, il vitto, gli alloggi. Abbiamo preso in affitto due appartamenti, per i ragazzi. I soldi non bastano mai, come si dice, gli sponsor neanche. L’amministrazione, in testa il sindaco, Giovanni Papasso, sa sostenerci. Lo stadio è a nostra disposizione, e loro pagano le bollette che altrimenti sarebbero una spesa probabilmente insostenibile», ammette Azzolino.E poi gli stipendi. Dai 300 ai 500 euro mensili, come il capitano Sebastian De Oliveria, che è dell’Uruguay (attorno agli argentini, sembra l’incipit di certe barzellette, sono titolari un uruguaiano, appunto, un ivoriano – Yaya Karambiri, un asso venuto col barcone – e un italiano, Mattia Graziadio). Gli sponsor pagano anche in natura. Col pane, per esempio.Un forno locale lo fa arrivare tutti i giorni sulla tavolata argentina, mattina e sera. Non è la mano de Dios, è che sono gli idoli di Cassano questi ragazzi. Vincono, fanno divertire: il campionato riprende domenica 7, in casa, contro l’Amantea, e sono reduci da cinque successi consecutivi.Leggerezza e umorismoVerrebbe da dire, tutte le volte, «decime qué se siente», dimmi come ci si sente, mutuando dall’irresistibile coro dei tifosi dell’Albiceleste di Brasile 2014. Piedi buoni, anche gente che ha giocato nelle Primavere della A argentina o che ha esordito in prima squadra. Ma il vero segreto sono leggerezza e umorismo. Avrebbero fatto cambiare idea finanche a Jorge Luis Borges, notoriamente diffidente in materia. Sarebbero piaciuti assai al loro connazionale Mordillo, il grande fumettista dall’inconfondibile stile lieve, come loro, e la grande passione per il pallone. Piacciono assai ai dirigenti schietti e sentimentali del Cassano Sybaris. Da Tony Re, vice presidente, a Ciro Zuccaro, Franco Cappuccio, Luigi Guidi, Battista Lombardi, fino all’ottantenne Gaetano Greco, figura leggendaria: anche dalla sua casa di riposo tiene gelosamente custoditi i quaderni della società dal 1966, con formazioni, gol, voti. Scritti rigorosamente a mano. Appunti di un delizioso romanzo sul calcio cassanese. Oggi fútbol. FattiQuei ragazzi bengalesi che giocano a cricket nel cantiere di Cosenza© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediValerio Giacoia
Abruzzo, alla premier Meloni regalato un bassorilievo con il rosone di Collemaggio - Tiscali NotizieGualtieri contro gli attivisti di Ultima Generazione
Addio estate, crollo delle temperature e nubifragi: ecco dove e quando - Tiscali Notizie
Macron in testa al primo turno. Al ballottaggio contro Le PenTrecento nuove imprese di giovani lucani, ok a graduatoria bando Csr - Tiscali Notizie
Sulle querele bavaglio l’Italia ha il primato. E i governi stanno boicottando la legge UeTraffico di droga in Basilicata, 24 misure cautelari - Tiscali Notizie
Con Spare, Harry passa dalla monarchia britannica alla tirannia dei media UsaSulle querele bavaglio l’Italia ha il primato. E i governi stanno boicottando la legge Ue
European Focus 10. Il calcio inguardabileConte (M5S): “A giugno una manifestazione contro il Governo Meloni”Calo affluenza alle elezioni amministrative 2023: si vota fino alle 15Lo stupore ipocrita per la consulente di immagine di Elly Schlein
Abruzzo, Conte: segno debolezza Meloni promettere Roma-Pescara - Tiscali Notizie
Mattarella all'incoronazione di Carlo III, domani sarà a Buckingham Palace
Meloni in visita in Emilia-Romagna per l’alluvioneEuropean Focus 4. La crisi energetica è benzina per l’estrema destraPerchè Carlo Cottarelli ha lasciato il PDMeloni e von der Leyen in visita in Emilia-Romagna
Stefano Bini, Autore a Notizie.itLe prime parole di Berlusconi dopo le dimissioni dal San RaffaeleCaro affitti, la Bernini ammette: "Il problema esiste e non va nascosto"Ttg, Abruzzo in controtendenza: +9% gli arrivi e +8% le presenze - Tiscali Notizie