Guerra in Ucraina, chi sono i kadyroviti ceceni e qual è il loro ruoloPutin e la propaganda in Russia: le foto circondato da hostess dopo il tavolo lungo con MacronLa sfida di Elon Musk a Vladimir Putin: "Mettiamo in palio l'Ucraina"
George Floyd: la famiglia chiede la riforma della polizia, legge approvata ma bloccataSilvestro Lega,trading a breve termine “Gli ultimi momenti di Giuseppe Mazzini”, 1873 - courtesy of the RISD Museum, Providence COMMENTA E CONDIVIDI Un ponte ideale tra la storia del Risorgimento e la storia dell’arte, i nessi e le dialettiche tra l’immagine pubblica e la dimensione umana di un leader, tra la sua biografia e le vicende che hanno portato all’Unità d’Italia, un omaggio che supera la retorica e si colloca in una posizione di modernità internazionale: una mostra romana di grande intensità e di studiata qualità presenta al pubblico Gli ultimi momenti di Giuseppe Mazzini, capolavoro dipinto da Silvestro Lega, che torna nel nostro Paese dal Museum of Art, Rhode Island School of Design di Providence (USA) dove è oggi conservato.La mostra “L’ultimo ritratto: Mazzini e Lega, storie parallele del Risorgimento” (a cura di Edith Gabrielli, con la consulenza storica di Giuseppe Monsagrati, catalogo Electa, fino all’8 settembre) a Roma, trova la sua naturale collocazione nella Sala Zanardelli del Vittoriano e prosegue con intelligenza la programmazione dell’Istituto VIVE, che unisce proprio il Vittoriano e Palazzo Venezia, nell’analisi e nella grande narrazione della storia italiana.Il percorso espositivo è contraddistinto infatti da un raffinato progetto di allestimento e di grafica interna che lo valorizza come un vero e proprio viaggio parallelo che unisce Giuseppe Mazzini e il pittore che ha deciso, con un gesto innovativo e di rottura, di rappresentarlo negli immediati momenti che hanno preceduto la sua morte, restituendo la figura di un uomo anziano e fragile, molto distante dall’iconografia che lo celebrava come un nobile e imperturbabile Padre della Patria.L’insieme è concepito come un itinerario coinvolgente che riesce a creare interesse e partecipazione all’interno di un progetto che unisce elementi molto differenti come sculture, dipinti, incisioni, fotografie, manoscritti, documenti e cimeli mazziniani, coniugando la presenza fisica degli oggetti a installazioni elettroniche immersive inserite per valorizzare i punti chiave della mostra con strumenti contemporanei.Si parte così con un’opera emblematica: il Busto di Giuseppe Mazzini eseguito dallo scultore pavese Giovanni Spertini nel 1878, recentemente acquisito dal VIVE, ritratto di austera e composta solennità, in cui il politico e pensatore indossa la fascia che riporta la scritta “Dio e il Popolo”, uno dei suoi motti più famosi.La sezione che prosegue è dedicata all’importanza centrale data da Mazzini alla trasmissione e alla “massificazione” della propria immagine pubblica, accuratamente studiata e sorvegliata in campi che vanno dalla corrispondenza alla stampa, senza dimenticare l’idea di una vera e propria pittura nazionale che univa artisti come Francesco Hayez, Giovanni Migliara e Massimo D’Azeglio. In questa chiave, il progetto evidenzia bene come Mazzini sia stato uno degli uomini celebri che ha meglio compreso il nuovo valore propagandistico della moltiplicazione della propria presenza collettiva e come l’opera di Lega abbia costituito un elemento divergente rispetto ai codici visivi e formali severamente selezionati e imposti dallo stesso pensatore.La seconda parte è dedicata dunque proprio a Silvestro Lega (Modigliana, 1826-Firenze, 1895), in una serrata selezione di quadri che rappresenta al meglio lo sviluppo della sua opera, dal Purismo fino all’ingresso nel raggruppamento dei Macchiaioli, di cui è stato uno dei maggiori esponenti, nei suoi passaggi tra i dipinti di paesaggio e di figura e quelli legati agli ideali del suo “impegno” risorgimentale.In questo contesto si colloca Gli ultimi momenti di Giuseppe Mazzini, ideato il 12 marzo del 1872 a Pisa, quando il pittore, profondamente legato agli ideali mazziniani, rese omaggio alla salma dello stesso Mazzini, che era morto due giorni prima con lo pseudonimo di George Brown.Come scrive Edith Gabrielli, il pittore «nell’ideare e poi dipingere questa tela così innovativa percorse una strada difficile e solitaria, come in fondo ogni grande artista. In Italia, da principio furono in pochi a comprenderla, mentre all’estero fu subito accettata. Solo con il tempo è divenuta un’icona di Mazzini e del nostro Risorgimento». Lega fonda così la fragile potenza della sua tela su una vibrante gradazione di bianchi, di verdi e di grigi che si rapporta con le migliori esperienze internazionali e che compone lo scenario in cui si impongono il volto e le mani di un Mazzini sospeso tra il sonno e la morte, rappresentazione partecipata di una perdita testimoniata grazie al linguaggio archetipo e originario della grande pittura.
Kate Middleton, la battaglia contro il tumore: come sta la PrincipessaUcraina, intera famiglia uccisa a Irpin: stava fuggendo da un attacco russo
Il Chelsea “torna inglese”, congelati i beni di Abramovich nel Regno Unito
Usa revocano il divieto di fornitura alla Brigata AzovGli Usa mandano i missili Patriot in Polonia, cosa sono e cosa fanno
Condannato a 26 anni il marito di Yi Yinglei: ha ucciso la moglie e l'ha buttata in mareUsa 2024, Biden contro Trump: "Prima volta che un criminale vuole presidenza"
Le parole di don Taras: “Qui a Kiev bambini di 10 anni fanno le reti mimetiche”Ucraina, la teoria no vax: "Putin ha scatenato la guerra per salvarci da un nuovo virus"
Elezioni in Messico, i risultati: Claudia Sheinbaum vince le presidenzialiGuerra in Ucraina, la Russia bombarda Kherson: la conta dei danniGuerra in Ucraina, von der Leyen: “Vogliamo Russia fuori da Fmi e Banca Mondiale”Donbass, missile sui civili: 20 vittime, anche bambini
Il governo della Svizzera diffonde un vademecum in caso di guerra nucleare
Colombia, dal 2027 addio alla corrida
Danimarca, aggredita Mette Frederiksen: la premier è stata presa a pugniUcraina, il conflitto potrebbe influire sulla sicurezza alimentare globale: i rischiMarina Ovsyannikova, la giornalista russa contraria alla guerra è riapparsa: multata e rilasciataElezioni europee, i primi exit poll dall'Olanda: chi è in vantaggio
Ucraina, Zelensky: "Questo conflitto scatenerà la terza guerra mondiale"Zelensky, il discorso alla Nazione: "Siamo sulla strada per la vittoria"Biden esorta Hamas ad accettare la proposta di IsraeleUcraina, un carro armato spara contro i civili: spunta un video