File not found
Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

Spagna, neonato muore schiacciato dai genitori ubriachi

Mosca, Boeing 777 costretto ancora un atterraggio di emergenzaRito satanico in Argentina, genitori uccidono bimba con due aghiAbbordato su Grindr viene rapinato e strangolato

post image

Bimbo autistico di 4 anni allontanato dall'aereo per mascherinaCOMMENTA E CONDIVIDI Spiega che non prega per lui. «Non ne ha bisogno perché sono certo che è andato dritto in Paradiso. Semmai io prego lui di pregare per me». Quella che ha legato a Benedetto XVI,criptovalute Vittorio Messori, 81 anni, notissimo giornalista e scrittore, a lungo firma di “Avvenire”, è la storia di una bella amicizia. Nata attorno a un progetto, quasi una “follia” professionale, e poi cresciuta nel tempo anche sotto il profilo più strettamente umano. Con il nastro della memoria torniamo agli anni 80 e a “Ipotesi su Gesù” il libro di Messori che solo in Italia vendette oltre un milione di copie. «Seppi che l’allora cardinale Joseph Ratzinger lo aveva letto e, bontà sua, gli era piaciuto. Io mi misi in testa di andarlo a trovare e di intervistarlo. Ricordo che quando lo dicevo tutti mi prendevano in giro».Non bisogna dimenticare infatti che Ratzinger era il prefetto dell’inaccessibile Congregazione per la dottrina della fede e che, oltre al ruolo, aveva fama di essere molto chiuso e pochissimo disponibile. «Vista l’impossibilità di riuscirci – continua Messori – sembrava ridicolo che avessi in testa anche solo l’idea di incontrarlo. Invece accettò di parlarmi».Il risultato fu una lunga intervista diventata il best seller mondiale “Rapporto sulla fede”. Ogni anno Ratzinger andava per due settimane a Bressanone in vacanza, si fa per dire, nel Seminario, che d’estate era vuoto di studenti. Lo raggiunsi lì e in quell’agosto del 1984 abbiamo parlato per tre giorni e tre notti. Eravamo solo noi e due suore tedesche che ci portavano da mangiare. Rimasi subito colpito dalla sua ingenuità, cioè il pensare che tutti fossero come lui, buoni e disponibili.Non è propriamente la descrizione di un rigido censore. Rispose a tutte le domande, anche le più imbarazzanti. E in modo diretto, senza giri di parole. Alla fine gli dissi che non avrei pubblicato nulla senza la sua autorizzazione e rimanemmo d’accordo che gli avrei presentato il testo in anteprima.Era evidente che, visto il contenuto, il libro avrebbe suscitato grandi contrasti. Dunque ci mettemmo d’accordo e gli portai il mio lavoro. Mi accolse con gentilezza aggiungendo però che quel giorno “era nei guai”. Doveva seguire dei professori di teologia arrivati dall’America. “Guardi che ci sono cose che deve controllare”, gli spiegai. E lui: facciamo così, mi lasci il testo e io lo farò vedere a un collaboratore.Fiducia totale insomma. Rimasi sbalordito, osservai che nel libro c’erano cose che avrebbero suscitato molte reazioni. “Warum” cioé “perché?” chiese in tedesco. Non immaginava quel che sarebbe successo.Il libro fu pubblicato dalle Edizioni Paoline nel 1985, provocando, come molti ricordano, reazioni assai “vivaci”. Si pensi solo all’invito di Ratzinger a riscoprire il “Vaticano II vero” o alle posizioni sulla teologia della liberazione. Per la prima volta come si disse allora nella presentazione del volume, uno degli uomini più autorevoli della Curia Romana denunciava con «scandalosa chiarezza» le radici della crisi che da vent’anni, dalla fine del Concilio, travagliava il cattolicesimo.Soprattutto accusarono Ratzinger di aver cambiato le sue prospettive, trasformandosi da “progressista” com’era apparso al Vaticano II in “conservatore”. Da uomo di “sinistra” a protagonista di un libro di “destra”, secondo categorie, dico io, assurde se applicate alla Chiesa.E lui come replicava?Con semplicità rispondeva che non era cambiato lui ma gli altri, che diceva le stesse cose dei tempi del Concilio.Grazie al libro tra voi è nata una forte amicizia. Sì, al punto che quando si è ritirato al convento Mater Ecclesiae, dopo circa un anno e mezzo dalla rinuncia mi fece chiamare perché voleva vedermi. Io fino ad allora non avevo voluto disturbarlo, per rispetto della sua scelta.Ovviamente andò subito a trovarlo. Sì, e quella volta mi sorprese perché lui che non era molto espansivo mi diede un abbraccino. E poi aggiunse una cosa che non ho dimenticato: “dottor Messori”, mi disse, l’ho chiamata perché avevo voglia di vederla ma, per favore, finché sarà qui, dimentichi di essere un giornalista.Un uomo riservato ma anche molto umano, insomma.E per niente carrierista. Anzi aggiungerei che chi lo accusava di avere cambiato prospettive per scalare posizioni in Vaticano diceva un’idiozia. Lui in realtà avrebbe voluto fare per tutta la vita il professore.Una vocazione da maestro. Gli piaceva studiare e insegnare. Invece, per obbedienza disse sì, a scelte che non avrebbe mai fatto. La prima sofferenza fu quando venne mandato da Paolo VI a guidare la Chiesa di Monaco e Frisinga. Rimase sbalordito e rattristato e cercò di spiegare al Papa che la cosa più utile per la Chiesa era che lui continuasse a fare il professore. Poi dovette accettare e probabilmente, pur mettendocela tutta, non fu un grande arcivescovo.La seconda grande obbedienza, mi sembra di capire, fu la nomina a prefetto della Dottrina della fede. Mi disse spesso che la cosa più dolorosa era controllare il lavoro dei suoi colleghi teologi». Tanto che cercò di “sganciarsi”, se cosa si può dire. «Per tre volte chiese a Giovanni Paolo II il permesso di dimettersi. Voleva tornare dai suoi studenti e all’Università, ma il Papa gli disse sempre no.Poi arrivò l’elezione a Papa.E mi disse, pur senza rivelarmi nulla di importante, che quando il suo nome cominciò a circolare in Conclave cercò di resistere».In ogni caso accettò.È stato un uomo di grande obbedienza, che, magari con sofferenza, ha sempre cercato di fare al meglio le cose che gli venivano chieste.Un uomo di profonda spiritualità. Certamente, e di grande preghiera. Glielo dicevo prima, non ho pianto quand’è morto, pur soffrendo, e non prego per lui perché è certamente in Paradiso.Emerge un quadro di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI molto distante dalla figura arcigna che molti gli hanno attribuito. È stata la persona più buona che abbia mai conosciuto. E anche la più disponibile. Quando, da prefetto della Dottrina della fede, al mattino presto andava a piedi da casa in ufficio si fermava delle mezz’ora a parlare con la gente che lo fermava per strada. Senza preoccuparsi se chi aveva davanti era un grande o un “piccolo”. E magari la notte prima non aveva dormito per lavorare.Ma se lei dovesse dire qual è la più grande eredità lasciata da papa Ratzinger? Direi la certezza che Cristo è davvero il Figlio di Dio. Lui, per così dire “andava al centro”. Non aveva esitazioni sulla verità del Vangelo. Io spero che presto sia fatto santo.

Figlia cerca di proteggere la madre dall'ex marito: uccisaCoccodrillo attacca e uccide bambino di 8 anni in Indonesia

Covid, nuova variante nelle Filippine: primo caso in Giappone

Covid, l'Fda ha approvato il vaccino di Johnson & JohnsonDonna adottata scopre che il padre è un assassino

Usa: professoressa violenta alunno a casa e viene arrestataIsraele verso la riapertura, varato il green pass: cos'è e come funziona

Sri Lanka, distribuzione di assorbenti gratis per le studentesse

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 732Orfani affidati a suore e consegnati a pedofili

Ryan Reynold
Covid-19, il monito della Merkel: “Attenzione alle varianti”Vaccino al bar di Tel Aviv, con tanto di birra in omaggioLa verità di Harry: il principe svela il motivo della fuga da Londra

Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

  1. avatarNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 731Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Canale video di scacchi chiuso per razzismoAustralia, tartaruga albina nel Queensland: "Una su centomila"Covid, gli esperti dell'Oms visitano il mercato di WuhanAttentato in Congo, l'esito dell'autopsia su Attanasio e Iacovacci

    1. Covid mondo, calo dei casi del 17%: Il bilancio dell'Oms

      1. avatarUsa: nonno 97enne viene vaccinato da nipote infermiereCampanella

        Alexei Navalny condannato a due anni e cinque mesi di carcere

  2. avatarViolenta esplosione nel centro di Bordeaux: ci sono dei feritiETF

    Regno Unito, Freddy il cane più alto del mondo è morto a 8 anni e mezzoTexas: usa la corrente, deve pagare bolletta da 16mila dollariInfluenza suina, primo caso del 2021 negli USA: è un bambinoAvvocato sbaglia filtro su Zoom: "Giudice, non sono un gatto"

  3. avatarUsa, si filma mentre si masturba in classe: maestra arrestataETF

    Tinder, segue la ex ad un appuntamento e la uccideGoverno, Lagarde sta con Draghi: "Rilancerà economia italiana"Incidente in California, suv con 27 migranti contro camionVendono finto vaccino covid: 80 arresti in Cina

Chernobyl, morto di covid ex pilota che arginò la centrale

Incidente aereo nel Sudan, almeno 10 le vittimeAlexandria Ocasio-Cortez: "Vittima di violenza sessuale"*