Un anno fa nei boschi moriva Chiara. Gli scout non l'hanno dimenticataI ragazzi dell'Ite Tosi con l'atleta paralimpico Devicenzi in Islanda: «In bici insieme abbiamo creduto nell'impossibile e ce l'abbiamo fatta» - ilBustese.itCalci e pugni sul pancione alla fidanzata incinta, poi le minacce: «Se ti metti con un altro ammazzo te e lui»
La portabandiera Arianna Errigo: «Finalmente uno spazio per noi mamme»Dopo una lunga sperimentazione,investimenti che è costata un grande lavoro e la formazione di 50mila insegnanti, la riforma Valditara cancella i giudizi descrittivi che puntavano a dare valore al processo di apprendimentoTutti gli articoli di Tempo pieno, la scuola di DomaniSei un/a insegnante? Puoi abbonarti a Domani con la carta del docente a soli 80 euroA meno di tre anni dall’introduzione dei giudizi descrittivi al posto dei voti, nella scuola primaria si cambia di nuovo, prendendo a pretesto una presunta maggiore chiarezza invocata dalle famiglie. Si tornerà adesso ai giudizi sintetici (“insufficiente”, “sufficiente”, “buono”, etc).L’introduzione dei giudizi descrittivi comportava un cambiamento di grande portata, ed è interessante il fatto che oltre cinquantamila insegnanti avessero scelto di partecipare alla formazione promossa dal ministero.Sperimentazione e tutorNei due anni di sperimentazione era stato giustamente previsto un “accompagnamento”. Per questo sono stati chiamati circa 300 insegnanti come tutor. Per introdurre modifiche sostanziali, infatti, è necessario procedere lentamente, sapendo accogliere preoccupazioni e perplessità.Nelle scuole ci sono state molte discussioni vere, a volte aspre. Noi insegnanti eravamo chiamati a rivedere non solo il nostro modo di valutare, ma soprattutto a ripensare alla progettazione e alla scelta degli obiettivi disciplinari, a capire quali erano valutabili e con quali strumenti.Il fatto che nel documento di valutazione non apparissero le sole discipline, ma anche gli obiettivi di apprendimento, ci invitava, nel programmare, a fare un gran lavoro di ricerca riguardo alle azioni più efficaci. Del resto già nelle “indicazioni nazionali” del 2012, che sono il documento che indica i traguardi da perseguire, è scritto che «la valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere (…) assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento».In alcune scuole sono stati organizzati incontri con le famiglie per spiegare il senso del cambiamento; alcuni genitori protestavano sostenendo che, senza il voto non si capiva «in che posizione si trovava il proprio figlio».Il cambiamento, dunque, era di carattere culturale. Si trattava di comprendere che la valutazione non serve a fare classifiche e a mettere in competizione, ma a descrivere il percorso di apprendimento di ciascuno, per aiutare noi docenti a ricalibrare interventi e progettare strategie in grado di rimuovere ostacoli e contrastare discriminazioni. E infatti alcuni genitori stavano cominciando ad apprezzare il valutare gli obiettivi, «così capisco meglio dove mio figlio deve migliorare». L’operazione era complessa, certo, ma aveva investito tante professionalità e tante energie. Perché buttare via tutto questo, senza neanche aver fatto un monitoraggio riguardo a ciò che le scuole avevano ideato e sperimentato?Osservazione e analisiCerto, molte scuole stavano adottando scorciatoie discutibili, ma questo accade sempre. La scuola dovrebbe sempre essere un luogo deputato alla ricerca educativa e ogni ricerca ha bisogno di tempo per valutare l’efficacia dei cambiamenti che ha generato. Perché cambiare senza prima ascoltare chi quella ricerca ha provato a portare avanti?Qualcuno ha scritto che il ritorno ai giudizi sintetici – approvato nei giorni scorsi in Senato – porta nella scuola un maggiore rigore valutativo. Non è affatto vero. In questi due anni credo di aver valutato con maggiore attenzione e rigore. Dover descrivere cosa un bambino fa, in quale situazione, utilizzando quali risorse, mi ha portato a compiere un lavoro di osservazione minuzioso e attento, che la semplificazione del giudizio sintetico non richiede.Ripensare a quali risorse mettiamo a disposizione dei nostri alunni per l’esecuzione di un lavoro e prestare attenzione al contesto erano elementi preziosi, che aiutavano ad avere un quadro più chiaro delle competenze raggiunte da bambine e bambini.Formulare un giudizio descrittivo ha l’obiettivo di rendere chiaro ciò che quel bambino ha fatto, di vederlo in azione attraverso le nostre parole: un grande esercizio di trasparenza che nessun giudizio sintetico può dare. Un lavoro complesso, certo, ma la scuola non ha bisogno di riforme opportunistiche che mirino a un facile consenso, mentre sarebbe auspicabile un pieno riconoscimento della complessità del nostro lavoro, che restituisca a chi insegna la dignità che merita.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediRoberta Passoni
Mediobanca: utile record nell’esercizio 2023-24 a 1,27 mld (+24%)L'emoticon con il pollice in su vale come firma: la sentenza destinata a far discutere
Salute, da stimolazione cerebrale speranza per rallentare la Sla
Addio all’attore Roberto Herlitzka: intrepretò Aldo MoroBarbie compie 65 anni: la prima versione con i segni dell'età creata dall'IA
Dieta, come dimagrire in 8 settimane: «Modifica il microbiota». Ecco il piano più discusso del momento e come funzionaHacker, allarme per le reti domestiche: smart tv, router e telecamere a rischio. «Oltre 10 attacchi al giorno», come proteggersi
Partecipiamo stanzia quasi un milione di euro per le opere pubbliche a Castellanza - ilBustese.itVenezia, alla 81esima Mostra ‘Horizon: An American Saga-Capitolo 2’
Parigi 2024, Jacobs: sto bene, buone sensazioni, voglio divertirmiDieta mediterranea riduce la mortalità da tumore. Gli esperti: «Aiuta i pazienti dopo la chemioterapia e riduce gli infarti»Una generosità senza fine. Il benefattore anonimo di Busto aiuta anche la Comunità Marco Riva - ilBustese.itL'Ue nominerà un coordinatore per la solidarietà sui migranti
Cnr-Iia determina “firma” inquinamento da mercurio su consumo pesce
Per raccontare Gesù Martin Scorsese ritorna a Endō
Tragedia di Casciago, Lunghi: «Come fate a non vederci arrivare con il faro acceso, come è possibile?» - ilBustese.itRistorante invaso da un milione di cavallette, la disperazione del titolare: «Ti saltano addosso e si attaccano ai vestiti»Caporalato, indagata la moglie del capo immigrazione del ViminaleGiustizia, Massaro(Ocf): preoccupa divario redditi avvocate-avvocati
Minaccia e aggredisce i genitori, in manette a Varese un 27enne - ilBustese.itAstronauta disabile può andare in orbita, c'è l'ok dell'Esa«La democrazia è anche un’idea di essere umano»Incidente a Rho, una macchina si ribalta e l'altra automobilista fugge - ilBustese.it