Situazione del Covid in Italia e report Iss, l'indice Rt sale a 1.30Zio ucciso a colpi di pistola dal nipote 24enne dopo una lite familiareCrollo all'Aula magna dell'università di Cagliari, proseguono i rilievi
Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 743Giles Laurent / Unsplash COMMENTA E CONDIVIDI Pubblichiamo una sintesi dell'intervento che Luca Peyron terrà il 27 giugno al Festival dello Spazio di Busalla.L’essere umano è desiderio dell’altra riva. Lo testimonia il giorno in cui sceglie di uscire per guardare le stelle,Professore Campanella quello in cui prova a buscar l’oriente veleggiando verso occidente, quello in cui con ali di carta scrive la storia del volo. E poi è venuto il giorno di essere lanciati sopra un missile, quello di porre piede sulla Luna, di entrare nel codice del Dna. L’altra riva. Quella medesima che Gesù fa raggiungere ai suoi, quella dove li aspetta risorto, quella in cui aspetta tutti noi ancora da risorgere. Il desiderio dell’altra riva è una delle tracce incancellabili della firma di Dio che crea incidendo nel finito l’ottavo giorno dell’infinito, anelito all’oltre che piano piano ci restituisce la coscienza del nostro bisogno sorgivo dell’Altro. Chi esplora l’altra riva o anche solo ne intravede i contorni, non può fare a meno che raccontarlo, invitare, testimoniare, ispirare. Non c’è esploratore che non ci abbia lasciato un diario, dal Milione di Marco Polo alle biografie degli astronauti. Perché chi intravede l’altra riva, spesso preso per matto da coloro che non sono salpati, vuole raccontare che ne vale la pena, la spesa, la paura. Perché nell’altra riva si vive la gioia dell’essere davvero, del desiderare il tutto, dell’incontrare il senso. Perché l’altra riva ti fa vivere a corpo e desiderare con forza un noi opposto ad un io fatto di solitudine. Pensate all’esperienza semplice e genuina dell’arcobaleno. Non appena lo scorgiamo nel cielo subito sentiamo il bisogno di condividerlo con chi abbiamo accanto, di mostrarlo, additarlo. Addirittura ed ancora prima di fotografarlo per postarlo. È l’altra riva che ha spinto me a scrivere Cieli Sereni, un diario di viaggio edito da San Paolo che racconta la scoperta del cielo profondo esplorato con un telescopio, una esperienza che ha rigenerato e rigenera in chiave figliale la mia fede e la mia devozione. Un libro ed una esperienza di cui racconterò a Busalla, presso Genova nei prossimi giorni, nell’ambito del Festival dello Spazio pensato e voluto dal primo astronauta italiano, Franco Malerba.In questi mesi dall’uscita del libro ho avuto diverse occasioni per dialogare e riflettere di spazio, di fede, di cielo, di significato e di senso. A Foligno per il festival della Scienza, a Faenza, a Lodi, Venezia, Roma, in occasione del Salone del Libro della mia città, Torino, o a Book City a Milano. Ho avuto modo di dialogare con astronomi, divulgatori, scienziati, astronauti, teologi. Persone comuni, giovani ed anziani. Anche sul tetto della mia parrocchia dove osserviamo il cielo con il telescopio, perlomeno prima che cominciasse l’attuale stagione dei monsoni. Il cielo è davvero l’altra riva per eccellenza, perché in quello che sembra buio non solo si scorgono delle luci, ma ancora di più drappeggi di colori, girotondo di ammassi di stelle, densità di forme colorate della materia di cui non sono fatti i sogni, ma di cui siamo fatti noi. Il Cottolengo diceva che siamo poveri di umanità perché siamo poveri di Dio. Di conferenza in conferenza, di presentazione in presentazione, di copia in copia mi rendo conto che siamo poveri di Dio e dell’uomo perché scarseggiamo di meraviglia, che sia del cielo o della terra. La meraviglia dell’inatteso, del bello senza fiato, del desiderio neppure desiderato. Perché ascoltiamo gli astronauti ed i loro racconti? Perché poche ore nello spazio li rendono degli eroi capaci di ispirarci? Perché Malerba, Nespoli, Cristoforetti, Parmitano, Villadei girano scuole e teatri a raccontare più di sé che di qualche scoperta scientifica? Perché sono uomini e donne dell’altra riva. Perché per qualche minuto ce la fanno scorgere. Non ho esplorato lo spazio, ma ho con pochi mezzi permesso allo spazio di esplorare me. Possano queste poche righe essere un invito per te lettore a salire sulla barca, sciogliere l’ormeggio e farti condurre. All’altra riva, anticipo di quella riva dove ameremo e saremo amati per sempre.
Covid, Rezza: “Contagi in aumento ma non c’è congestione delle strutture sanitarie”Andrea Parisotto morto a 49 anni per un malore improvviso: addio al presidente di Sportsystem
Maltempo al Sud Italia, perturbazione in arrivo dal Mediterraneo occidentale: allerta gialla in 11 regioni
Gregorio e Cristian escono per andare a scuola e scompaiono: si cercano i due 15enniRagazzina di 13 anni abusata dal padre si confida con la prof: "Ho paura di essere incinta"
Serena Mazzoni morta a 37 anni dopo una lunga malattia: lascia il compagno e una figlia piccolaDue detenuti prendono in ostaggio due agenti ad Avellino
Bulli prendono di mira un adolescente sul bus, salvato dall'autista AtacImprenditore romagnolo offre un lavoro agli "ex parlamentari non rieletti e ora disoccupati"
Uomo trovato morto e nudo nella sua auto: mistero a RomaFeto nascosto in un sacchetto di plastica nell'armadio: la madre non andrà a processoContromano in tangenziale a Lecce: 90enne alla guida provoca incidente ma resta illesaIncidente ad Afragola, Vincenzo Cipolletta è morto a 31 anni: il cordoglio sui social
Grave incidente stradale a Campi Bisenzio: morto un ragazzo di 17 anni
Incarcerata a 85 anni perché deve scontare ancora 8 mesi
Ciclista investito e ucciso da un ladro in fuga, la moglie: "L'ha fatto apposta"Cade dalla pala eolica e muore: tragedia nel FoggianoCostretta a fare sesso in auto dietro minaccia per la vita del figlioIncidente in A4, chi sono le vittime. La settima passeggera è in gravi condizioni
Colpo mortale a Voghera, Adriatici verso il processo o l’archiviazioneNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 737Genova, corteo dei lavoratori di Ansaldo Energia contro il rischio di chiusuraItalia a rischio Twindemia: un mix tra covid e influenza