Erbil (Iraq), lancio multiplo di missili potrebbe avere colpito il consolato USA: i dettagliCovid, nuova mappa Ecdc: Italia completamente colorata di rosso scuro tranne la Valle d'AostaMamme polacche lasciano passeggini per le donne ucraine in fuga dalla guerra
Nuseirat: la disperazione dei familiari dopo la morte di 200 palestinesi durante l'operazione israelianaLa Casa generalizia della Compagnia di Gesù a Roma - . COMMENTA E CONDIVIDI Per usare un’immagine artistica,criptovalute che attiene alla personalità in questione, si può dire che diverse tessere si vanno ad aggiungere al mosaico della vita nascosta di padre Marko Ivan Rupnik, il 68enne gesuita sloveno, teologo, direttore spirituale e mosaicista di fama, di cui l’opinione pubblica ha cominciato a essere informata solo agli inizi dello scorso dicembre. Ieri di prima mattina la Compagnia di Gesù ha dato conto con un comunicato di nuove denunce arrivate nei confronti di Rupnik negli ultimi due mesi, grosso modo – da quando cioè è stato costituito un “team referente” apposito per raccogliere queste testimonianze – da parte di «persone singole che si dichiarano abusate in coscienza, spiritualmente, psicologicamente o molestate sessualmente durante personali esperienze di relazione con padre Rupnik», religiose della «Comunità di Loyola» e «persone che hanno fatto parte del Centro Aletti», realtà queste ultime di cui Rupnik è stato fondatore a Lubiana e Roma. Il numero delle denuncianti è stato poi specificato in 15, che si va ad aggiungere a un numero indefinito di altre donne che negli anni si sono rivolte a varie autorità ecclesiatiche. «Molte di queste persone non hanno conoscenza le une delle altre» specifica il comunicato, «perciò il grado di credibilità di quanto denunciato o testimoniato sembra essere molto alto». I comportamenti di Rupnik denunciati «hanno avuto luogo in diversi periodi tra la metà degli anni ’80 e il 2018», coprono quindi «un arco temporale di più di trent’anni». Di fronte a questa ultima tornata di denunce – la cui natura «tende a escludere la rilevanza penale di fronte alla autorità giudiziaria italiana», ma gravi da un punto di vista canonico – i gesuiti hanno fatto sapere che il superiore maggiore di Rupnik, il belga Johan Verschueren, intende promuovere «un procedimento interno alla Compagnia dove lo stesso padre Rupnik possa fornire la propria versione dei fatti (cosa che non ha fatto nei confronti del “team referente”, sebbene invitato)». Procedimento che «potrà sfociare in un provvedimento disciplinare». Nel frattempo lo stesso Verschueren, «in forma cautelare», ha reso «più rigide le norme restrittive nei suoi confronti vietandogli per obbedienza qualunque esercizio artistico pubblico, in modo particolare nei confronti di strutture religiose (come ad esempio chiese, istituzioni, oratori e cappelle, case di esercizi o spiritualità)». Quindi «tali restrizioni si aggiungono a quelle già attualmente in vigore (divieto di qualunque attività ministeriale e sacramentale pubblica, divieto di comunicazione pubblica, divieto di uscire dalla regione Lazio)». Il comunicato di ieri ha prefigurato così il “terzo tempo” (non in senso rugbistico) della vicenda di Rupnik dal punto di vista disciplinare, lasciando da parte gli altri due che sono però essenziali per cogliere il disegno del mosaico che citavamo all’inizio e che sono stati resi noti per la prima volta in forma ufficiale dalla stessa Compagnia di Gesù a fine dicembre (con aspetti che attendono ancora un chiarimento adeguato). Il “primo tempo” è stato il procedimento in merito ad «accuse di molestie sessuali e di assoluzione di una complice da parte di padre Rupnik nel peccato contro il sesto comandamento». Fatti risalenti al 2015, accuse arrivate alla Compagnia di Gesù nell’ottobre 2018. Seguì un’indagine interna, le accuse furono ritenute credibili, furono imposte misure restrittive a Rupnik e fu inoltrato un dossier alla Congregazione per la dottrina della fede (Cdf ), la quale chiese a sua volta ai gesuiti di istituire un processo amministrativo penale. Nel gennaio 2020 il verdetto dei gesuiti fu di colpevolezza, per cui nel maggio 2020 la Cdf dichiarò che Rupnik si trovava in stato di scomunica latae sententiae. Scomunica che fu revocata nello stesso mese da un altro decreto della Cdf, dopo che Rupnik aveva ammesso i fatti e chiesto perdono. Gli furono imposte restrizioni amministrative per un periodo di tre anni, ma che non gli impedirono di continuare la sua attività pubblica e di ricevere riconoscimenti. Il “secondo tempo” ha riguardato invece le accuse da parte di consacrate della Comunità Loyola, emerse nel corso del commissariamento della stessa comunità da parte del vescovo e gesuita Daniele Libanori, nel 2021. Un’altra indagine avviata da padre Johan Verschueren, su input del preposito generale dei gesuiti, ha portato al riconoscimento della credibilità delle accuse, nel gennaio 2022, con l’imposizione di nuove restrizioni ministeriali a Rupnik. I risultati sono stati poi inviati alla Cdf con la raccomandazione di istruire un processo penale, ma la Cdf (nel frattempo diventata Dicastero per la dottrina della fede) a ottobre ha dichiarato che i fatti segnalati erano da considerarsi prescritti per decorrenza dei termini.
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 521Candidato comunale Afd accoltellato in Germania: aggressione a Mannheim
Bambina di 11 anni schiacciata da uno scuolabus negli Usa
Guerra in Medio Oriente, attesa per l'incontro Egitto-Qatar-Usa: obiettivo rilancio negoziatiMar Rosso, continua l'offensiva degli Houthi contro navi Usa
Samsung, si va verso il primo sciopero di sempre: "Azienda non tiene conto dei lavoratori"Russia, rissa in un supermercato di Mosca: l'effetto delle sanzioni
I russi vogliono la centrale idroelettrica di Kaniv che rifornisce KievNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 51
Grave incidente alla corrida di Madrid: Isaac Fonseca colpito da un toroLa Russia lancia l'allarme: "La Nato si esercita per attacchi nucleari"Ucraina, bombardamenti nel Lugansk: colpiti un ospedale e delle scuoleGuerra in Ucraina, perché l'Occidente è arrivato impreparato all'invasione di Putin?
Bolivia, morto ad 80 anni l'assassino di "Che" Guevara
Il Chelsea “torna inglese”, congelati i beni di Abramovich nel Regno Unito
Ucraina, bombardamenti a Severodonestk: almeno 10 mortiUcraina, migliaia di prenotazioni su Airbnb per inviare soldi ai civili: come contribuireNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 522Guerra in Ucraina, il Regno Unito ha una linea telefonica diretta con la Russia
Guerra in Ucraina, quali sono le aziende che hanno scelto di restare in RussiaUcraina, Zelensky: "A Mariupol un bambino è morto disidratato, c'è chi lotta tra la vita e la morte"Influencer russa rompe lo smartphone e butta i vestiti griffati :"Sono stanca di queste persecuzioni"Guerra Russia-Ucraina, su Meta si potranno postare contenuti che incitano alla violenza contro Putin