“Sulla pietra”: la triste fine del commissario Adamsberg nell’ultimo giallo di Fred Vargas - Tiscali Notizie9/ Visti da vicino. «Craxi e il mio licenziamento dal “Messaggero” maturato a Villa Pamphili» - Tiscali NotizieQuesto carcere sembra un reality show. «Degli abusi in cella non importa niente a nessuno»
Una mostra femminista racconta il centro della controculturaGoogle è pronta a migliorare la qualità generale sul Play Store,àaeliminareleappAndroiddibassaqualitàProfessore Campanella ovvero sul negozio di applicazioni e contenuti per dispositivi con sistema operativo Android. A partire dal prossimo 31 agosto, infatti, inizierà una vera e propria purga di tutti quei software con funzionalità limitate oppure non più operative, sforbiciando tutto ciò che non rispetta le recenti normative. Potrebbero essere diverse migliaia le app che non risulteranno più disponibili, comprese alcune anche legittime.Quali sono le app che potrebbero essere eliminate dal Play Store? Per esempio quelle datate e non più aggiornate, che forniscono funzioni molto limitate o addirittura nessuna affatto, come quelle con presenza di solo testo oppure per quelle con un'interfaccia utente mal costruita e poco coinvolgente. Verranno cancellate anche tutte quelle app che non fanno alcunché (ce ne sono molte) oppure che promettono qualcosa che poi non riescono a soddisfare. Infine, saranno considerate anche tutte le applicazioni che non consentono di utilizzare correttamente ciò che sono state progettate a eseguire oppure che vanno in crash o causano problemi di stabilità al dispositivo che li ospita. Insomma, l'idea alla base delle nuove normative di politica di Spam e Funzionalità Minima è quella di dire addio una volta per tutte alle applicazioni di scarsa qualità, che di solito vengono scaricate e subito cancellate. Oppure, peggio, dimenticate in memoria magari con svariati permessi concessi sull'accesso a opzioni del dispositivo e sui dati personali.Quindi, si sbaglia a pensare che saranno eliminate app sviluppate solo per scopi illeciti come quelle per scam o per monitorare le attività dell'utente, perché molti software legittimi potrebbero non rispettare più le richieste minime e essere messi alla porta del Play Store da parte di Google. Il lavoro da compiere sarà lungo e impegnativo, ma l'obiettivo finale è quello di ripulire sempre più lo store dai troppi contenuti di bassa qualità, per un'esperienza d'uso la più soddisfacente e sicura possibile.
Volevo un sorriso da miliardaria. Ma resto con i denti «da povera»Giorgia Meloni festeggia l’anniversario della vittoria alle elezioni, il post
Lampedusa, migranti: in arrivo il Cdm per i "rimpatri"
Ilaria Minucci, Autore a Notizie.itAmleto va per farfalle tra erba alta, biodiversità e decoro. Sfalcio o non sfalcio, è questo il problema? - Tiscali Notizie
Fenomenologia del pacco da giù, perché alla cura non si rinunciaPonte sullo Stretto, Salvini assicura: "Costa metà del reddito di cittadinanza"
Il cinema apre uno Spiraglio sulla malattia mentaleLa nuova giovane Italia che l’atletica ci mostra
Lega: "La Germania 80 anni fa usava l'esercito, ora i migranti"Il bestiario di Paolo Virzì. Ogni malinconia contiene una speranzaAspirina ed eventi cardiovascolari, preoccupano consumi eccessivi - Tiscali NotizieGiorgio Napolitano, l'eredità: cosa lascia il Presidente emerito della Repubblica
Estate: creme solari pericolose? I medici anti-fake news bocciano i 'no-cream' - Tiscali Notizie
Malattia di Crohn, campagna 'Crohnviviamo' fa chiarezza su alimentazione - Tiscali Notizie
“Ma io ti ho sempre salvato”, il saggio autobiografico di Luciano Violante sul «rispetto per la vita» - Tiscali NotizieSanremo, Geolier trionfa alla serata delle cover. Ora parte da favorito per la finaleAifa, Nisticò incontra Cranz, DG della German Medical Association - Tiscali NotizieValeria Parrella torna alle origini: «Il racconto non è un’arte minore»
Tumore seno, meno chemioterapia grazie a oncologia di precisione - Tiscali NotizieIl catalogo di Philip Roth passa da Einaudi ad AdelphiDl Caivano, le misure in bozzaValditara ministro “insufficiente”. Perché non bisogna tornare ai voti