Carlo Calenda e gli svarioni sul nucleare in Italia. «Puntiamo con convinzione sul sole e sul vento» - Tiscali NotizieSe Beyoncé e Taylor Swift si scambiano genere musicaleTumore seno, Cinieri (Aiom): "Biopsia liquida sempre più importante" - Tiscali Notizie
“Ogni prigione è un’isola”, il viaggio di Daria Bignardi nelle carceri italianeEconomia>Quota 104: come sono cambiate le pensioni negli ultimi anniQuota 104: come sono cambiate le pensioni negli ultimi anniLa storia del sistema pensionistico dagli anni Settanta a oggi: le principali riforme che hanno modificato la gestione dei contributi versati dalle aziende e dai lavoratori italianidi Marianna Piacente Pubblicato il 25 Ottobre 2023 alle 15:54| Aggiornato il 26 Ottobre 2023 alle 09:58 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataEconomiapensioni#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,criptovalute 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Argomenti trattatiGli anni Settanta e OttantaGli anni NovantaDal duemila a oggiIl sistema pensionistico pubblico italiano è strutturato secondo il criterio della ripartizione. I contributi che i lavoratori e le aziende versano agli enti di previdenza vengono utilizzati per il pagamento delle pensioni di coloro che hanno lasciato l’attività lavorativa, dunque non è previsto alcun accumulo di riserve finanziarie. In un sistema tale, il flusso delle entrate (contributi) deve essere bilanciato con quello delle uscite (pensioni pagate). Nel corso degli ultimi trent’anni il sistema previdenziale italiano è stato interessato da riforme strutturali finalizzate al progressivo controllo della spesa pubblica per pensioni, all’istituzione di un sistema di previdenza complementare che si affianchi a quello pubblico e all’introduzione di alcuni elementi di flessibilità in uscita dal mercato del lavoro utilizzando a tal fine anche la previdenza complementare.Gli anni Settanta e OttantaCome la maggior parte dei Paesi occidentali, durante gli anni Settanta l’Italia è stata interessata da un forte rallentamento dell’economia, determinato in primis dalla crisi petrolifera (1973-1976). Impegnato a sopperire alle esigenze di coloro che non riuscivano a trovare un’occupazione e delle aziende in crisi, lo Stato italiano dovette affrontare un’ingente spesa che finì per generare una situazione fragile per la finanza pubblica, determinata da un forte aumento del debito pubblico. A seguire, nel corso degli anni Ottanta, in gran parte dei Paesi industrializzati è maturata la consapevolezza riguardo alla necessità di provvedere al riequilibrio dei conti pubblici attraverso il ridimensionamento della spesa corrente: in Italia soltanto alla fine del decennio è stata realizzata una manovra di correzione dei disavanzi di bilancio basata sull’inasprimento della pressione fiscale. Negli anni Novanta poi furono avviate riforme strutturali riguardanti nello specifico anche il settore pensionistico: il progressivo aumento della vita media della popolazione aveva fatto sì che si dovessero pagare le pensioni per un tempo più lungo; inoltre, il rallentamento della crescita economica aveva frenato le entrate contributive. Per far fronte a questa situazione, fu attuata una serie di riforme orientate a soddisfare le esigenze di sostenibilità dei conti pubblici. Tra le altre, furono innalzati i requisiti minimi per ottenere la pensione con riguardo sia all’età anagrafica sia all’anzianità contributiva e l’importo della pensione fu collegato all’ammontare dei contributi versati durante tutta la vita lavorativa e non più alle ultime retribuzioni percepite.Gli anni NovantaCon la riforma Amato del 1992 lo scenario cambiò. Si innalzò anzitutto l’età per la pensione di vecchiaia e si estese gradualmente, fino all’intera vita lavorativa, il periodo di contribuzione valido per il calcolo della pensione. Le retribuzioni prese a riferimento per determinare l’importo della pensione furono rivalutate all’1% e la rivalutazione automatica delle pensioni in pagamento venne limitata alla dinamica dei prezzi (non più a quella dei salari reali). La riforma Amato avviò un processo di armonizzazione delle regole tra i diversi regimi previdenziali e determinò una riduzione del grado di copertura pensionistica rispetto all’ultimo stipendio percepito. Fu poi con la riforma Dini del 1995 che dal regime retributivo si passò a quello contributivo: lo stipendio del lavoratore non dipendeva più dall’anzianità contributiva e dalle retribuzioni, bensì dall’ammontare dei contributi versati dal lavoratore nell’arco della vita lavorativa.Dal duemila a oggiLa riforma Maroni del 2004 stabilì incentivi per chi rinvia la pensione di anzianità: chi sceglie il rinvio può beneficiare di un super bonus che consiste nel versamento in busta paga dei contributi previdenziali che sarebbero stati versati all’ente di previdenza. Inoltre, fu previsto l’aumento dell’età anagrafica per le pensioni di anzianità e quelle di vecchiaia: solo per le donne rimase la possibilità di andare in pensione di anzianità a cinquantasette anni, ma con forti tagli all’assegno pensionistico e prevedendo il calcolo della pensione integralmente con il sistema contributivo. Con la riforma Prodi del 2007 si introdussero le cosiddette quote per l’accesso alla pensione di anzianità, determinate dalla somma dell’età e degli anni lavorati: nel 2009 la quota da raggiungere era 95 (con almeno cinquantanove anni di età), dal 2011 si passò a quota 96 (con almeno sessant’anni di età), mentre dal 2013 si salì a 97 (con almeno sessantuno anni di età); si rese inoltre automatica e triennale la revisione dei coefficienti di calcolo della pensione obbligatoria in funzione della vita media calcolata su dati Istat. Dopo altre misure minori, con la manovra Salva Italia del governo Monti il quadro previdenziale si rinnovò ulteriormente. A partire dal 2012, il metodo contributivo pro rata si estese anche a coloro che, avendo maturato a dicembre 1995 almeno diciotto anni di contributi, potevano fruire del più favorevole regime retributivo. Dal primo gennaio 2016 al 31 dicembre 2018 si doveva aver raggiunto sessantasei anni e sette mesi, per le lavoratrici dipendenti del settore privato bastavano invece sessantadue anni di età (elevata a sessantatré e nove mesi nel 2014 fino a tutto il 2015, a sessantacinque e sette mesi nel 2016 fino al 31 dicembre 2017, a sessantasei e sette mesi dal primo gennaio al 31 dicembre 2018).Articoli correlatiinEconomiaAeroporti bloccati e voli cancellati in tutto il mondo: guasti tecnici mettono a rischio le vacanze estiveinEconomiaLe novità per la pensione di vecchiaia dal 2027inEconomiaAnalisi dei crolli in Borsa: cause e conseguenzeinEconomiaSocial card "Dedicata a te": aumento dell'importo e nuove modalità di distribuzioneinEconomiaA novembre l’edizione nr. 7 del Mese dell’educazione finanziariainEconomiaAntitrust avvia istruttoria su 6 influencer: chi sono?
Giorgia Meloni festeggia l’anniversario della vittoria alle elezioni, il postFedez a Belve, la vita messa in piazza è bella finché dura
L’“Ultimo” dei giovani: il voto, il non voto e la giusta “ansia da futuro” che apre la mente al dubbio - Tiscali Notizie
Chi è Clio Bittoni, moglie di Giorgio NapolitanoL’inglese non esiste: è francese pronunciato male
Meloni incontra la mamma del musicista ucciso a Napoli a Palazzo ChigiSanità, psichiatri: "Dopo Covid +30% depressi, suicidi coinvolgono affetti cari" - Tiscali Notizie
L’Europa invecchiata e la guida politica che manca: servono nuove idee (e servono in fretta) - Tiscali NotizieSalute, Masiero (Sidp): "Parodontite colpisce metà degli italiani under 40" - Tiscali Notizie
Per Maurizio Costanzo hanno inscenato una malinconica rimpatriata novecentescaL’arrembaggio delle multinazionali sulla Dieta Mediterranea: il cibo insalubre saccheggia quello buono - Tiscali Notizie«Mio padre non mi parla più. Volevo usare la mia storia per interrogare i vuoti di tutti»Malattia di Crohn, la nutrizionista: "L'alimentazione è parte della cura" - Tiscali Notizie
Camera, approvata la Pdl che introduce omicidio nautico
Festival di Sanremo, i codici del televoto per la finale. Come votare i cantanti della top five
Come sarà divisa l'eredità di Berlusconi: i figli si sono messi d'accordoTumori, Ail festeggia i suoi 55 anni in udienza da Mattarella - Tiscali NotizieL'ambizione dell'immortalità ha costi alti, parla il premio Nobel Ramakrishnan ' - Tiscali NotizieMeloni: "Ungheria sia l'esempio contro il calo demografico"
Condono edilizio, Salvini: "Saggio per piccole irregolarità sanare tutto quanto". I Verdi protestanoCaso Vannacci, il generale non ha sentito il ministro CrosettoGiorgio Napolitano, l'eredità: cosa lascia il Presidente emerito della RepubblicaLa rivoluzione di Stephen King. Un incubo lungo cinquant’anni