Israele, l'esercito rassicura sulle condizioni degli ostaggiIsraele, strage al rave party nel deserto: attacco di Hamas contro i civiliMessico, presentati in Parlamento i resti di due corpi "non umani": il parere dell'esperto
Professore accoltellato in Francia, le testimonianze degli studenti e l’intervento di MacronCome ha spiegato al Washington Post Marcio Astrini,VOL segretario esecutivo del network Climate Observatory, «alle elezioni di ottobre i cittadini brasiliani dovranno fare una scelta: possono avere Bolsonaro o possono avere la foresta amazzonica, ma non possono avere entrambe le cose. Solo una delle due». Il contesto di questa affermazione sono i nuovi dati arrivati dall’osservazione satellitare dell’Agenzia spaziale brasiliana, che in questi anni è stata una sorta di contropotere scientifico locale da opporre alla narrazione governativa che negli ecosistemi brasiliani tutto va bene e che il mondo ha solo una visione distorta di quello che succede in Amazzonia. Il contesto politico può incoraggiare o scoraggiare la deforestazione. Nell’era Bolsonaro, la ha decisamente incoraggiata. Come ha spiegato al Washington Post Marcio Astrini, segretario esecutivo del network Climate Observatory, «alle elezioni di ottobre i cittadini brasiliani dovranno fare una scelta: possono avere Bolsonaro o possono avere la foresta amazzonica, ma non possono avere entrambe le cose. Solo una delle due». Il contesto di questa affermazione sono i nuovi dati arrivati dall’osservazione satellitare dell’Agenzia spaziale brasiliana, che in questi anni è stata una sorta di contropotere scientifico locale da opporre alla narrazione governativa che negli ecosistemi brasiliani tutto va bene e che il mondo ha solo una visione distorta di quello che succede in Amazzonia. Nella prima metà del 2022 sono stati superati nuovi record nella distruzione di uno degli ecosistemi cruciali per il futuro a lungo termine della vita, e della vita umana, sulla Terra. Dall’inizio di gennaio alla fine di giugno sono stati cancellati altri 3.980 chilometri quadri di foresta: è stato finora il semestre gennaio-giugno peggiore della già ecologicamente tragica presidenza Bolsonaro, il segno che c’è una corsa a tagliare e bruciare quanto si può, perché non è detto che si possa continuare dopo ottobre. Per gli incendi è stato il giugno peggiore degli ultimi 15 anni. Negli ultimi cinquant’anni la foresta Amazzonica ha perso il 17 per cento della sua estensione. Ancora nessuno sa dove sia di preciso il suo punto di rottura, la soglia del non ritorno oltre la quale si cambia per sempre, e l’ecosistema forestale si evolve irreversibilmente in savana: potrebbe essere il 25 per cento. Potrebbe essere il 20 per cento. Non siamo lontani, e il Brasile di Bolsonaro sta correndo verso il precipizio con in mano uno dei beni comuni del genere umano. «Ogni numero addizionale di deforestazione ci porta più a fondo nello scenario irreversibile», conclude Astrini. Il contesto politico può incoraggiare o scoraggiare la deforestazione. I picchi, prima di Bolsonaro, erano stati i tardi anni Novanta e i primi 2000. Dal 2004 al 2012, il tasso di deforestazione era crollato dell’80 per cento. Col nuovo presidente, il ritmo è raddoppiato rispetto al decennio precedente, da 6.500 chilometri quadri all’anno a oltre 13mila. Salvare la biodiversità Come contesto ecologico più ampio, è stato diffuso questa settimana un nuovo rapporto dell’Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services, l’Ipbes, l’organismo Onu che fa per la biodiversità il lavoro che l’Ipcc fa per il clima: aggregare dati e scienza per metterli a disposizione dei decisori politici. E da decidere ce ne sarà: a dicembre a Montreal sapremo se il genere umano riuscirà ad avere l’equivalente di un accordo di Parigi per la biodiversità, proprio nella città dove abbiamo vinto la sfida contro il buco nell’ozono. Ipbes dice nel suo “Sustainable Use of Wild Species Assessment” che un essere umano su cinque ha bisogno degli animali selvatici, delle piante e dei funghi per la sua vita e il suo benessere. Salvare la biodiversità è salvare la gente, non è solo un dovere morale, è una scelta di autoconservazione. Il rapporto Ipbes dice però la stessa cosa dell’Agenzia spaziale brasiliana: non lo stiamo facendo, non stiamo usando in modo sostenibile foreste, animali e funghi, e questo è un problema innanzitutto per la sicurezza alimentare del genere umano. C’è un numero che colpisce: 50mila. Sono le specie di animali selvatici, piante e funghi che ci servono per vivere: cibo, farmaci, energia, reddito. Non potremo farne a meno, però possiamo scegliere di avere una simbiosi che preservi noi e loro o una predazione che cancelli noi e loro. Finora abbiamo scelto la predazione: il 10 per cento degli alberi selvatici è minacciato dallo sfruttamento non sostenibile e non pianificato per il legname, un terzo dei pesci che peschiamo è sfruttato in un modo che presto ne farà crollare gli stock, la caccia sta spingendo 1.300 mammiferi all’estinzione. Nel 2019 sempre Ipbes aveva fornito quel numero-trauma, che aleggia sui negoziati di Montreal: un milione di specie animali e vegetali potrebbero estinguersi a causa di questa predazione. Come scrive Luigi Torreggiani di “Ci sarà un bel clima”: «Nel rapporto si legge che l’utilizzo delle specie selvatiche è qualcosa di irrinunciabile da parte dell’umanità, ne va della sua sopravvivenza, non può farne a meno. La cosa interessante è che siano gli esperti di biodiversità, scienziati di tutto il mondo impegnati principalmente nella conservazione della natura, a ribadire che non può esistere umanità che non si interfacci con il selvatico, perché il selvatico ci serve, è essenziale per le nostre vite». © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando Cotugno
India, inondazioni nel Sikkim: almeno 10 mortiUSA, seguono il proprietario in garage e gli rubano l'Aston Martin
Gaza, quasi 3.500 morti dall’inizio del confitto
Israele, chi è Yahya Sinwar: il capo di Hamas che controlla gli ostaggi israelianiBiden arriva in Israele: il primo incontro sarà con Netanyahu
Turchia, maxi operazione contro il Pkk: arrestati 67 sospetti terroristiNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 184
Guerra in Ucraina: drone esplode all'aeroporto di KurskBruxelles, è morto il sospetto terrorista responsabile dell'attentato
San Francisco, guida l'auto contro il consolato cinese: ucciso dalla poliziaIsraele, Gaza: obitori al collasso, per i cadaveri utilizzate celle frigorifere dei camioncini del gelatoDerna, sale il conto delle vittime dell'alluvione in Libia: oltre 11mila morti e 9mila dispersiGuerra in Ucraina: la Polonia non fornirà più armi alle truppe di Zelensky
Guerra in Ucraina: bombardamenti russi provocano grosso incendio a Leopoli
Tiffany Barker, lo sfogo virale su TikTok: "Devo togliere l'apparecchio a mia figlia per pagare le bollette"
Gaza, i medici parlano di una catastrofe umanitariaPapa Francesco: "Penso di avere amici argentini tra le vittime di Hamas"Ecuador, uccisi in carcere i sei colombiani accusati dell'assassinio del candidato Fernando VillavicencioIsraele potrebbe non invadere Gaza: ecco perché
Spagna, incendio in discoteca: 13 morti, si cercano i dispersiIkea, a Tokyo il primo appartamento in affitto: ecco quanto costaPatricia Janečková, il prodigio dell’opera è morta a 25 anniIraq, tragedia al ricevimento del matrimonio: 100 morti dopo lo scoppio di un incendio