Purple Drank: cos'è il mix di droghe venduto dall'assassino di Michelle CausoBimba scomparsa a Firenze, aggiornamenti e nuovi dettagli sul 10 giugnoElon Musk a Palazzo Chigi per incontrare Tajani e la Meloni
Incendio a Udine, a fuoco una palazzina: evacuato tutto l'edificioIl casoIl legale del sacerdote: «Siamo in una fase complessa e preferiamo non esprimerci»Due mesi di carcere preventivo per il religioso accusato di abusi – Il giudice dei provvedimenti coercitivi Paolo Bordoli ha confermato la richiesta della Procura - Don Rolando Leo è stato già trasferito alla Farera - Emerge che l’inchiesta della magistratura è stata aperta alcuni mesi fa dopo la denuncia della presunta vittima,Campanella oggi maggiorenneIl Collegio Papio di Ascona è tuttora sotto shock dopo l’arresto del cappellano, don Rolando Leo, accusato di atti sessuali con fanciulli. © CdT / Chiara Zocchetti Alan Del DoneDario Campione09.08.2024 22:21Il giudice dei provvedimenti coercitivi Paolo Bordoli ha confermato oggi pomeriggio la carcerazione preventiva chiesta dalla Procura per don Rolando Leo, il sacerdote fermato mercoledì scorso con l’accusa di atti sessuali con fanciulli, coazione sessuale, atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere e pornografia. Don Leo è stato trasferito al carcere giudiziario della Farera dove potrebbe rimanere almeno per i prossimi due mesi.Il provvedimento cautelare era tanto atteso quanto sostanzialmente scontato. Ed è giunto al termine di un’inchiesta, si è appreso oggi, durata alcuni mesi. La prima segnalazione al Ministero pubblico, fatta dall’amministratore apostolico della diocesi di Lugano, monsignor Alain de Raemy, risale infatti a marzo, quando il prelato era stato informato dei presunti abusi direttamente dalla presunta vittima. Quest’ultima, ormai maggiorenne, aveva raccontato al vescovo di aver subito attenzioni improprie negli anni precedenti, quindi in età minore, e aveva confermato la volontà di far emergere la vicenda proprio per raccogliere l’appello lanciato dallo stesso de Raemy dopo la pubblicazione del rapporto sugli abusi in àmbito religioso redatto dall’Università di Zurigo.Una domanda inevitabileUna domanda è sorta subito, inevitabile: il fermo del sacerdote è avvenuto, come detto, mercoledì mattina all’alba, al Collegio Papio di Ascona. Don Rolando Leo era tornato la sera prima da un pellegrinaggio di una decina di giorni a Medjugorje, in Bosnia Erzegovina. Un viaggio, organizzato dalla Pastorale giovanile diocesana (e ampiamente documentato con servizi e fotografie sul portale catt.ch), a cui aveva partecipato un folto gruppo di ragazzi. Alla luce di quanto raccolto dal vescovo, e sapendo che la magistratura aveva aperto un fascicolo d’inchiesta su fatti sicuramente da accertare, ma comunque potenzialmente molto gravi, perché la Curia ha lasciato che il sacerdote accompagnasse i giovani, molti dei quali minori, a Medjugorje? «Una domanda lecita», hanno ammesso dalla Diocesi. Alla quale, tuttavia, non è stata data, almeno per il momento, alcuna risposta. Resta il fatto, e va sottolineato, che monsignor de Raemy ha in ogni caso applicato senza remore le nuove regole del Codice di diritto canonico, sospendendo il sacerdote da tutti i suoi incarichi.Un analogo provvedimento potrebbe prendere, nelle prossime settimane, anche il DECS in relazione al ruolo di don Leo come docente liceale e come direttore dell’Ufficio insegnamento religioso scolastico. In questo senso le autorità cantonali hanno annunciato un approfondimento di natura amministrativa.Risalire al passatoCiò che appare chiaro, in questo momento, è che per fare chiarezza e far emergere la verità occorrerà andare a ritroso nel tempo, con tatto e delicatezza. Che, in questi casi, non sono mai abbastanza. Ciò che attende la procuratrice pubblica titolare dell’inchiesta, Valentina Tuoni, non nuova a indagini così complesse - ricordiamo, su tutte, quella riguardante l’istruttore di yoga del Luganese - è un lavoro di cesello; un lavoro nel quale, alla fine, ciascun particolare potrebbe fare la differenza. Fermo restando il principio della presunzione d’innocenza, dal quale ogni possibile ragionamento deve necessariamente prendere le mosse, se qualcosa c’è stato va ricercato nel passato dell’uomo di fede il quale, in questi anni, ha girato in lungo e in largo il Ticino nell’àmbito del suo ministero. Sarà compito degli inquirenti, partendo dalla segnalazione fatta dalla presunta vittima, raccogliere ulteriori testimonianze da mettere poi a confronto con la tesi del sacerdote. E capire se ci si trova di fronte a un caso isolato o se vi siano altri episodi e altre persone coinvolte. Questa sera il Corriere del Ticino è riuscito a mettersi in contatto telefonico con il difensore di don Rolando Leo per raccogliere la versione dell’indagato. «Sono stato con il mio cliente a lungo, oggi, al momento siamo in una fase complessa e molto delicata, preferiamo per questo evitare ogni dichiarazione», ha detto il legale, rinviando ai prossimi giorni un eventuale nuovo passaggio. «Fatti non avvenuti al Papio»Chi, oggi, ha vissuto un’altra giornata difficile è stato sicuramente il rettore del Papio, don Patrizio Foletti, al quale molti si sono rivolti per capire quanto accaduto al cappellano del Collegio. In una lettera inviata alle famiglie degli allievi, don Foletti - insieme con il suo vice Paolo Scascighini - non ha nascosto i fatti, ma ha anche tentato di rassicurare sul futuro dell’istituzione. «Desideriamo prendere contatto con voi a seguito delle notizie che ci hanno raggiunto» e «concernenti don Rolando - si legge nella lettera -. Precisiamo soltanto che, a tutt’oggi, i fatti non sembrano toccare l’attività di don Rolando in Collegio. Siamo ovviamente sconcertati e addolorati come voi, e stiamo già facendo quanto possibile per iniziare in modo sereno l’anno scolastico. Dignità e rispetto della persona restano, come sempre anche in passato, al centro delle attenzioni del Collegio. In attesa di rivedervi restiamo a disposizione per ascoltare il vostro disagio». Al CdT, il rettore ha ripetuto i propri sentimenti di costernazione e di sconforto. Ma ha pure sottolineato come «le prime reazioni» interne alla scuola siano state positive. «Di una cosa sono certo - ha aggiunto don Foletti - il Collegio è estraneo a quanto accaduto». Se il Papio ha scelto di scrivere alle famiglie, la Diocesi - almeno per il momento - si è limitata al comunicato stampa diffuso giovedì pomeriggio. Ogni altra richiesta di commento è stata sin qui cortesemente respinta, «nel rispetto - dicono dalla Curia - della privacy delle persone coinvolte». Nessuna conferenza stampa è in programma nei prossimi giorni. In questo articolo: don Rolando LeoDiocesi LuganoAbusiChiesa cattolicaAlain de Raemy
Sgomberato l'ex hotel occupato di Firenze dove viveva la bambina scomparsaMaturità 2023: l'ex ministro Bianchi attacca una delle tracce della prima prova: "Si danno tracce solo sui fatti"
Kata a Chi l'ha visto, è giallo sull'indirizzo nei volantini: "Scomparsa da via Monteverdi"
Michelle Causo, parla la mamma del killer: "Cambio casa per paura"Caso Davide Rebellin: è stato arrestato Wolfgang Rieke, il camionista che aveva investito il ciclista
Samantha De Grenet: ladri acrobati svaligiano la casa della nota showgirlIncidente sul raccordo Avellino-Salerno, morta una donna di 41 anni
Incidente Roma, parlano i genitori degli YouTuber: "È stata solo una bravata, si risolverà tutto"Incidente degli youtuber, parla l'amico di Matteo Di Pietro: "Non c'è bisogno di insultarlo"
Scomparsa di Kata a Firenze: nuovi sopralluoghi nell'ex hotel dove vivevaBrescia, 45enne muore dopo un intervento ai dentiPadova, lite tra automobilisti finisce male: uomo in ospedale per il pugno di un pugilePrima prova maturità 2023: tutte le possibili tracce del tema
Morte Silvio Berlusconi: proclamato lutto cittadino ad Arcore
Anziana trovata morta nel letto: arrestato marito 75enne per omicidio
Nocera Superiore, morto a 48 anni il carabiniere Andrea RuggieroPadova, lite tra automobilisti finisce male: uomo in ospedale per il pugno di un pugileBimbo di due mesi morto al Gemelli di Roma dopo il trasferimento da Foggia, disposta l’autopsiaGiallo a Centocelle: trovato morto un uomo con una parrucca da donna
Val Badia, base jumper 33enne muore in un lancio dalla cima del Piz da Lech: era in vacanza in Italia insieme alla compagnaSottomarini e sommergibili: i peggiori incidenti della storia prima del TitanA Bologna si festeggia la morte di Silvio Berlusconi: il party organizzato dal centro sociale LàbasBambina investita da una bici elettrica: rintracciato il responsabile grazie alle telecamere