File not found
trading a breve termine

Ecco perché il 2023 sarà diverso per il nostro portafoglio

Il “tetto” al petrolio non salva l’UcrainaBonus da 5.650 euro annui in busta paga: a chi spetta?Il latte potrebbe superare i 2 euro al litro: il motivo del rincaro

post image

Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 75Come l’Italia anche la Germania ospita numerose testate nucleari americane. Cosa farne é un problema sempre più urgente. È un fatto spesso dimenticato quando si parla di politica estera e di difesa,Campanella ma la Luftwaffe appartiene al piccolo club di aeronautiche equipaggiate con armi nucleari. Un recente sondaggio dell’Istituto Kantar riporta che più del 80 percento dei tedeschi è a favore di un completo ritiro delle armi americane. La condivisione è anche stigmatizzata da forze politiche a un passo dal governo. La repubblica federale dovrà scegliere fra il suo principale partner politico a Parigi e quello che dall’altro lato dell’Atlantico ha garantito per decenni la sicurezza dell’Europa centrale.  La base militare di Büchel sorge fra le delicate colline della Renania Palatinato, uno dei Land sul confine ovest della Germania. Come molte altre cittadine tedesche, buona parte della vita locale è basata sui ritmi dello stormo aereo qui schierato, il TaktLwG 33. A rendere speciale Büchel non è però tanto la presenza del personale della Luftwaffe, l’aviazione tedesca, quanto piuttosto gli ordigni custoditi oltre il filo spinato: 20 bombe B61 all’idrogeno di produzione americana, le uniche schierate in Germania e operate direttamente dalle forze armate tedesche. È un fatto spesso dimenticato quando si parla di politica estera e di difesa, ma la Luftwaffe appartiene al piccolo club di aeronautiche equipaggiate con armi nucleari. La Germania è infatti uno dei quattro paesi Nato custodi di testate americane, assieme Italia, Belgio, Paesi Bassi e Turchia. Le armi affidate agli alleati sono utilizzabili solamente con l’approvazione degli Stati Uniti e del paese ospitante, e, a esclusione della Turchia, le aeronautiche di questi paesi hanno l’incarico di poter garantire il lancio di armi nucleari in caso di guerra. Se un domani si rendesse necessario l’utilizzo delle bombe a idrogeno stanziate in Europa, esse sarebbero con ogni probabilità operate dalla Luftwaffe tedesca o dall’aeronautica militare italiana. Ovviamente il luogo in cui è custodito l’arsenale nucleare della Nato (e le intenzioni di chi lo maneggia) non può che essere rilevante per tutto il continente e non soltanto per l’immenso potenziale distruttivo legato a queste armi. La “condivisione nucleare” serve a garantire un soccorso statunitense ai propri alleati in caso di guerra, legando a doppio filo il destino dei paesi europei a quello degli Stati Uniti. Da un punto di vista puramente militare la funzione degli aerei può essere considerata modesta, sia sotto il punto di vista tecnico che strategico. Esistono oggi numerosi modelli di missili balistici capaci di raggiungere obiettivi in giro per il mondo partendo dal territorio americano, e molti analisti (anche della Nato) concordano che l’uso delle testate schierate in Europa, pur essendo definite “tattiche” e pensate per un utilizzo sul campo di battaglia, avrebbero comunque un impatto psicologico talmente profondo da poter essere considerate alla stregua di ordigni più avanzati. CommentiEurozona e transizione verde: tutto si decide in Germania col successore di Weidmann alla BundesbankStefano Ungaroeconomista Una questione di credibilità Ma è proprio l’utilizzo dell’Europa come base di lancio, per quanto superflua, che rende credibile un potenziale intervento americano in difesa dei suoi alleati. Uno degli scopi della condivisione nucleare è anche quello di fornire un’occasione ai paesi Nato non dotati di proprie armi atomiche, Germania in primis, di influenzare la la politica delle potenze nucleari dell’Alleanza atlantica. Ciò avviene attraverso il Nuclear Planning Group (Npg), un comitato il cui compito è proprio quello di definire le modalità di utilizzo di queste testate e come implementare al meglio la deterrenza contro paesi considerati ostili, primo fra tutti la Russia. 05 December 2020, Berlin: Participants of the action day "Disarmament instead of rearmament" stand in front of the Federal Chancellery with a banner saying "Withdraw US nuclear weapons from Germany". The Federal Peace Council Committee and the Cooperation for Peace call for the day of action, during which nationwide and decentralized demonstrations against further increases in arms expenditure will take place. Photo by: Fabian Sommer/picture-alliance/dpa/AP Images Ma le richieste del establishment politico-militare internazionale non sono sempre condivise da tutta la popolazione, e nel caso della Germania nemmeno da tutta la classe politica. Un recente sondaggio dell’Istituto Kantar, commissionato da Greenpeace, rivela che più dell’80 percento dei tedeschi è a favore di un completo ritiro delle armi americane. La condivisione nucleare è anche stigmatizzata da alcune delle forze politiche che stanno per salire al governo: i Verdi, nati da un amalgama di organizzazione ambientaliste e pacifiste, hanno mantenuto fino a oggi la propria strenua opposizione alla condivisione nucleare, pur rivedendo molti altri dogmi della propria politica di sicurezza. Anche la Spd, a cui molto probabilmente apparterrà il prossimo cancelliere, ha una posizione ambigua in materia: se da un lato il programma elettorale mantiene l’ambizione di un mondo senza armi atomiche «nel lungo periodo», molti parlamentari centristi si considerano eredi di Helmut Schmidt, il cancelliere socialdemocratico che vedeva l’assicurazione nucleare come necessaria per costringere Mosca a trattare sul disarmo. Entrambi i partiti di centrosinistra considerano però una condizione non negoziabile che un eventuale abbandono tedesco della condivisione nucleare debba essere condivisa con i partner europei. Nello specifico vorrebbe dire avviare negoziati con gli altri paesi, soprattutto quelli a est, nervosi per un possibile indebolimento della Nato nel confronto la potenza nucleare russa. Una decisione unilaterale avrebbe conseguenze impreviste e non è chiaro neanche cosa significherebbe per paesi come l’Italia: pur trovandosi lontana dal possibile teatro di utilizzo in caso di rinuncia della Germania sarebbe il paese ospitante più a est dell’Alleanza. La denuclearizzazione della Germania potrebbe anche spingere la Polonia o la Repubblica Ceca, già attivi come stati di supporto all’arsenale Nato, a offrirsi come base di lancio per le testate nucleari, un’immensa provocazione per Mosca. Deutsche VitaBas (Spd) diventa la terza donna a presiedere il Bundestag Una dilemma per tutti Il problema va risolto in fretta. Nei primi mesi della prossima legislatura la Germania dovrà decidersi sul da farsi per i successori del Tornado, il caccia oggi utilizzato per il lancio delle testate nucleari ma ormai prossimo alla pensione. Come soluzione-ponte la Luftwaffe acquisterà alcuni F-16, che però non potranno sostituirsi agli aerei di nuova generazione attualmente in progettazione. Il programma franco-tedesco su cui sta puntando Berlino, il cosiddetto Fcas, con ogni probabilità non sarà compatibile con le armi americane. Il problema è in parte tecnico, perché le armi nucleari francesi hanno effettivamente sistemi d’aggancio diversi da quelle statunitensi, ma anche politico: difficile immaginare che i francesi trasmettano progetti e schematiche segrete agli americani affinché possano certificarne la compatibilità con i sistemi a stelle e strisce. Un problema per la repubblica federale, che dovrà scegliere fra il suo principale partner politico a Parigi e quello che dall’altro lato dell’Atlantico ha garantito per decenni la sicurezza dell’Europa centrale. Come se non bastasse, sono ormai mesi che a Washington si discute su una possibile revisione della dottrina nucleare americana, la cui nuova formulazione potrebbe mettere a rischio il principio-cardine della condivisione nucleare. Biden potrebbe sfoltire i casi in cui Washington prenderà in considerazione una rappresaglia nucleare. Se oggi gli Stati Uniti si riservano l’utilizzo del deterrente nucleare contro qualsiasi tipo di attacco massivo che minacci la sopravvivenza dell’America, è possibile che i democratici decidano di passare a una dottrina di “sole use”: le armi nucleari potranno essere usate solo in risposta a un attacco nucleare. Un elemento che complica ulteriormente la decisione che dovrà prendere il prossimo governo tedesco. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMichelangelo Freyrie

La fuga dalla Russia diventa un incubo legale: cause per 100 miliardi sulle imprese occidentaliIstat: le politiche per le famiglie alleviano il rischio povertà

Gazprom taglia la fornitura del gas all'Italia del 50%: l'annuncio di Eni

Caro carburanti, perché il prezzo della benzina è tornato a crescere?Prezzi: quadruplicata l'energia sul mercato libero. Rincari anche per burro, riso e zucchero

Nuovo giro di vite della Russia sul gas e il prezzo torna alle stelleCaro prezzi, viaggiare in aereo è sempre più costoso. La denuncia di Assoutenti

Quinto d'oro: la cessione del quinto continua a crescere

Chiusura del Nord Stream, Cingolani: "Se Russia chiudesse rubinetti gas avremmo un inverno difficile"Ancora un’impennata delle bollette del gas: a novembre si registra un aumento del 13,7%

Ryan Reynold
Fare la spesa è sempre più caro ma i salari restano fermi: aumentano i prezzi di olio, pasta e farinaDopo lo stop all'accordo della Russia vola il prezzo del granoBonus carburante, al via le domande: a chi spetta e come ottenerlo

ETF

  1. avatarInps: i dati sul reddito di cittadinanza nel 2022, respinte molte domandeanalisi tecnica

    Governo Meloni, novità per dipendenti e autonomi: chi risparmierà di più con la nuova manovraNotizie di Economia in tempo reale - Pag. 69Beffa pensioni: ad alcuni aumenteranno meno, ecco a chiCaro Bollette, Codacons annuncia nuova stangata: nel 2023 ogni famiglia spenderà 4724 euro

      1. avatarTaglio accise carburanti, confermata la proroga: fino a quando?Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

        Scadenze fiscali luglio 2022: tutte le date da segnare sul calendario

  2. avatarCaro energia, Roberto Tascini (presidente Adoc): "Come risparmiare fino a 600 euro l'anno"trading a breve termine

    Chi ha tempo non perda tempoPirelli ha approvato i risultati consolidati al 30 giugno 2022: in crescita ricavi ed Ebit AdjustedNadef, dl Aiuti-quater: nuovo taglio accise carburanti e crediti imposta per impreseIl latte potrebbe superare i 2 euro al litro: il motivo del rincaro

  3. avatarBeffa pensioni: ad alcuni aumenteranno meno, ecco a chitrading a breve termine

    Arrivano i saldi invernali: quando iniziano e il calendario regione per regioneSalari e caro prezzi, Landini (Cgil): "Servirebbero 200 euro al mese in più"Caro bollette: Acea Energia e Sace a supporto delle PMI italianePrezzo del gas si avvicina al massimo storico. Annunciato vertice urgente UE

Mutui agevolati 2022: quali sono i migliori e perchè sceglierli

Notizie di Economia in tempo reale - Pag. 68Bonus 200 euro, quali categorie lo riceveranno a ottobre?*