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Stewardship: superata la fase sperimentale per un progetto dedicato a migliorare la comunicazione e l'accoglienza in Pronto Soccorso - ilBustese.itLa casa di Borgo Panigale ha portato avanti lo sviluppo della sua Superbike con la filosofia costruttiva sposata negli ultimi anni: fruibilità,investimenti innanzitutto. Le prestazioni restano esagerate: motore V4 da 1.103 cc, 216 Cv a 13.500 giri/min, 12,3 Kgm a 11.250 giri/min, 187 kg in ordine di marcia (versione V4 S). Prestazioni che, grazie a un’elettronica sofisticata e al nuovo Abs Race eCbs, dovrebbero essere alla portata di molti Riccardo Piergentili 25 luglio 2024 (modifica il 28 luglio 2024 | 13:59) - MISANO ADRIATICO (RIMINI) La Ducati Panigale V4 S La Panigale V2 è stata l’ultima Ducati della vecchia guardia. Bassa, lunga, efficacissima in frenata, difficilissima da gestire durante la percorrenza delle curve, brutale in accelerazione. Molti, volendole fare un complimento, la definivano una moto “ignorante”. Dal debutto del progetto Panigale V4, in Ducati hanno capito che le moto non devono essere “ignoranti” ma guidabili, pertanto è cambiato il modo di progettare e collaudare le Superbike (e non solo) e i risultati (positivi) si sono visti, sia nella produzione di serie, sia nelle corse. La Panigale V4 2025 è il prodotto supersportivo che meglio rappresenta la nuova filosofia costruttiva di Ducati. Si tratta di una Superbike dalle prestazioni estreme ma alla portata di molti, come ha voluto sottolineare la casa di Borgo Panigale. Durante i collaudi, la nuova Panigale V4 è stata sempre più veloce rispetto alla vecchia versione, sia con i piloti professionisti ma soprattutto con gli amatori; un dettaglio non di poco conto, che spiega la fruibilità di questa moto, importante quanto i dati di potenza, coppia e peso. Le nuove Panigale V4 e V4 S, proposte in configurazione monoposto con kit passeggero disponibile come accessorio, arriveranno nelle concessionarie a settembre 2024. Sono state svelate alla vigilia del Wdw, la world Ducati week, di Misano Adriatico del 26, 27 e 28 luglio sul circuito Marco Simoncelli. Indice .bck-tile-summary { padding: 0.5rem 0.5rem; border: 1px solid #ddc1c1; margin-bottom: 20px; border-radius: 4px; } .bck-tile-summary a { text-decoration: underline; font-weight: bold; } .bck-tile-summary h3 { margin-bottom: 10px; } Davanti le ali a doppio profilo Stile 916, disegnata dal vento— Alcuni dettagli della nuova Panigale V4 si ispirano a quelli della Ducati 916. Dal precedente approccio, basato su un pacchetto aerodinamico applicato a una moto dal design già completo, Ducati è passata a un metodo di progettazione aerodinamica e design integrati; ora, infatti, i profili aerodinamici si inseriscono nelle linee della moto senza soluzione di continuità. La nuova carenatura riduce del 4% la resistenza aerodinamica e protegge più efficacemente il pilota in rettilineo. Le ali a doppio profilo sono integrate nella parte anteriore della moto, mantenendo invariato il contributo in termini di deportanza rispetto al modello precedente. L’arretramento del bordo d’attacco della carenatura rispetto alla ruota anteriore, promette più agilità nei cambi di direzione ad alta velocità, mentre le nuove forme del parafango e del convogliatore a monte dei radiatori aumentano l’efficacia dell’impianto di raffreddamento, in particolare del radiatore dell’olio. Il motore dimagrisce di un chilo Motore da 216 Cv e 12,3 Kgm— Sotto le carene della Panigale V4 2025 c’è sempre il Desmosedici Stradale, un V4 di 90° con distribuzione desmodromica, albero controrotante e fasatura Twin Pulse. Ducati ha ridotto di 1 kg il peso del motore e rivisto il diagramma della distribuzione, con camme dal diverso profilo e un valore di alzata più elevato. L’alternatore e la pompa dell’olio sono gli stessi montati sulla Panigale V4 R, mentre il tamburo del cambio è quello utilizzato sulla Superleggera V4. I cornetti di aspirazione a lunghezza variabile hanno una maggiore escursione, con un valore di 25 millimetri nella configurazione corta (-10 millimetri rispetto al V4 2024) e di 80 millimetri in quella lunga (+5 millimetri rispetto al V4 2024). Il nuovo Desmosedici Stradale, omologato Euro 5+, eroga 216 Cv a 13.500 giri e una coppia massima di 12,3 Kgm a 11.250 giri. Il V4 2024 delle Panigale V4 e V4 S erogava 215,5 Cv a 13.000 giri/min e 12,6 kgm a 9500 giri/min. In pratica, nonostante i paletti dell’omologazione Euro 5+, le prestazioni sono rimaste sostanzialmente invariate, anche se i valori massimi di potenza e coppia sono disponibili a regimi di rotazione più alti, rispetto al V4 2024. Da segnalare che, montando l’impianto di scarico da corsa (Ducati Performance by Akrapovic), la potenza massima sale a 228 Cv. .bck-image_free_height { position: relative; margin-bottom: 1.6875rem; } .bck-image_free_height .image_size img { height: auto !important; width: 100% !important; } .bck-image_free_height figure{ width:100%; display: table; } .bck-image_free_height img.is_full_image { display: table-row; } Al posteriore arriva il forcellone doppio braccio Forcellone a doppio braccio— Gli ingegneri di Ducati Corse hanno definito le rigidezze laterali per garantire un elevato grip ad angoli di piega di oltre 60°. Per ottenere questo risultato, è stato modificato il telaio Front Frame e sviluppato un inedito forcellone a doppio braccio (Ducati Hollow Symmetrical Swingarm), che ha consentito di mantenere la posizione del silenziatore sotto il motore. Il nuovo forcellone riduce la rigidezza laterale (-37% rispetto al monobraccio precedente) e il peso grazie alle due ampie asole di alleggerimento, promettendo più trazione in accelerazione. Il gruppo composto dal forcellone e dal cerchio posteriore forgiato pesa 2,7 kg meno del precedente. Sulla Panigale V4 S, i cerchi forgiati in lega di alluminio a cinque razze tangenziali, ispirati a quelli della DesmosediciGP, pesano solo 2,95 kg e 4,15 kg, rispettivamente per l’anteriore e il posteriore. Il telaio Front Frame è più leggero (3,47 kg contro i precedenti 4,2 kg) e rimodulato nelle rigidezze rispetto al modello precedente (-40% in laterale). Le sospensioni Öhlins Npx/Ttx a controllo elettronico di terza generazione (disponibili solo sulla Panigale V4 S) ampliano il loro spettro di regolazioni, offrendo tarature più confortevoli nell’uso stradale e più efficaci quando si guida in pista. Freni e Abs ultratecnologici— La nuova Ducati Panigale V4 è la prima moto al mondo equipaggiata con le pinze freno anteriori Brembo Hypure; rispetto a quelle montate sulle vecchie Panigale V4, sono più leggere (-60 grammi la coppia) e disperdono con maggiore efficacia il calore generato dalla frenata, offrendo prestazioni più costanti e dunque maggiore efficacia al pilota nella ricerca dei propri limiti. L’altra importante novità è costituita dal sistema Race eCBS, sviluppato da Bosch in collaborazione con Ducati. Nei livelli dedicati all’impiego in circuito, quest’ultimo è in grado di attivare il freno posteriore secondo strategie che riproducono le tecniche dei piloti professionisti e quindi sperimentare la possibilità di ritardare il punto di frenata in pista rispetto all’assenza del sistema. In particolare, il sistema continua ad attivare il freno posteriore anche dopo il rilascio del freno anteriore in fase di inserimento e percorrenza di curva, come riescono a fare i professionisti, utilizzando il comando aggiuntivo montato sul manubrio. A bordo della nuova Panigale sale il sistema Dvo L'elettronica quasi predittiva— Ducati ha sviluppato anche il Vehicle Observer (Dvo), che simula l’input di oltre settanta sensori, affinando così le strategie dei controlli elettronici, che possono raggiungere un’efficacia senza precedenti nella produzione di serie. La precisione di questa funzionalità consente ai controlli di intervenire in modo quasi predittivo per assecondare in maniera puntuale le richieste del pilota nella ricerca della massima performance. La Panigale V4 2025 è dotata di un pacchetto completo di controlli elettronici: Ducati Traction Control Dvo, Ducati Slide Control, Ducati Wheelie Control Dvo, Ducati Power Launch Dvo, Engine Brake Control e Ducati Quick Shift 2.0. Il sistema Dqs 2.0 sfrutta una strategia basata unicamente sul sensore di posizione angolare del tamburo cambio, potendo così utilizzare un’asta di rinvio cambio priva di microswitch e offrendo quindi al pilota un feeling più diretto e con corsa ridotta. La strumentazione ha una diagonale di 6,9 pollici Cruscotto da MotoGP— Il cruscotto è completamente nuovo. Le dimensioni di 6,9” con “aspect ratio” 8:3 offrono la massima leggibilità senza interferire con la visione attraverso il cupolino nella posizione in carenatura. L’interfaccia dedicata all’impiego in pista è studiata per supportare il pilota nella ricerca della massima prestazione. Grazie alle dimensioni e al fattore di forma “wide” del nuovo dashboard è possibile visualizzare su un lato dello schermo una serie di nuovi parametri: g-Meter, che indica in tempo reale il valore di accelerazione laterale, in piega, e longitudinale, in accelerazione e frenata; Power&Torque, che visualizza la percentuale di potenza e coppia erogati in quel momento rispetto ai valori massimi disponibili data la marcia inserita; Lean angle, che mostra gli angoli di piega istantanei accompagnati dal livello di apertura dell’acceleratore e della pressione esercitata sul freno. La nuova acquisizione dati Ddl completa il quadro; il sistema, sviluppato da 2D in collaborazione con Ducati, registra tutti i parametri rilevanti per la guida dalla linea Can bus della Panigale, incrociandoli con un sistema Gps allo stato dell’arte capace di disegnare le traiettorie percorse con grande precisione. I dati si possono poi analizzare attraverso un software esterno con template e report creati da Ducati Corse, per perfezionare le proprie prestazioni in pista. La Mia Moto: tutte le notizie Motori: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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