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Le megacostellazioni di satelliti danneggeranno il campo magnetico della TerraLa grande corsa del mondo dello sport contro i cambiamenti climaticiCovid: in lieve aumento incidenza e ricoveri, Rt stabile - Tiscali Notizie

Sla, la stimolazione cerebrale 'elettroceutica' potrebbe rallentarla - Tiscali NotizieIl 29 luglio una lavoratrice del Bioparco di Roma,Professore Campanella dipendente di una delle ditte che operano in appalto, ha avuto un malore a causa del grande caldo. A denunciarlo è il sindacato FP Cgil Roma e Lazio. Lavoratrice Bioparco sviene per il caldoA quanto si apprende, la lavoratrice si stava occupando dell'accoglienza dei visitatori. Una postazione rappresentata da un gabbiotto in ferro "nel quale la temperatura sale a limiti insopportabili e non c'è un idoneo sistema di condizionamento", fa sapere la Cgil. La donna, quindi, è svenuta a causa del malore ed è stato necessario l'intervento del 118. La denuncia della Cgil"Nonostante il malore la Fondazione non ha preso alcun provvedimento - continua la nota di Cgil - lasciando ancora una volta lavoratrici e lavoratori al caldo estremo. Ma del resto la Fondazione Bioparco sta dimostrando un totale disinteresse per le condizioni dei lavoratori degli appalti a cui non è stata pagata neppure la quattordicesima e stanno vivendo nella totale incertezza del proprio futuro per una gara di appalto costruita male, con unico obiettivo di risparmiare e fare cassa sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori. Chiediamo al Sindaco Gualtieri di assicurarsi che la Fondazione Bioparco si possa ricordare delle lavoratrici e dei lavoratori a cui sta riservando queste condizioni di rischio e pericolo e prenda ogni provvedimento affinché lavorare in un ente del Comune di Roma non significhi rischiare di non tornare più a casa"."Il Comune dia indicazioni alle sue società"Come fa sapere Natale Di Cola, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio, la Fondazione ha installato un sistema di climatizzazione nei gabbiotti "solo dopo la denuncia delle delegate e dei delegati della Cgil. Non si può sempre aspettare che accada qualcosa e le nostre denunce per agire" protesta Di Cola. "La tutela della salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori passa per la prevenzione - prosegue il sindacalista -. Da settimane nella Capitale e in gran parte del Lazio è bollino rosso per le alte temperature. Non c'è tempo da perdere, la Regione Lazio estenda l'ordinanza contro il caldo e il Comune di Roma adotti provvedimenti a tutela della salute pubblica e dia indicazioni alle sue società". 

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