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Svelato il nuovo MoonSwatch con Snoopy (ed è spettacolare)L'intervistaErmal Meta: «Nel mare tempestoso della vita,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock la musica è un’ancora di salvezza»Il cantautore italo-albanese ha recentemente pubblicato il suo quinto album in studio da solista e sabato sarà ospite de La Rotonda by La Mobiliare a Locarno – Lo abbiamo incontrato© Nicolò De March Mattia Darni09.08.2024 06:00All’attivo ha una vittoria al Festival di Sanremo nel 2018 e cinque album in studio da solista. L’ultimo, Buona fortuna, lo ha pubblicato nel mese di maggio e lo ha dedicato alla figlia, Fortuna, nata in giugno. Lui è Ermal Meta e domani, sabato 10 luglio alle 21.00, si esibirà alla Rotonda di Locarno. Lo abbiamo incontrato.Ermal Meta, vedendo il nome che ha dato a sua figlia e quello che ha dato al suo ultimo disco, sembrerebbe che il concetto di «fortuna» sia per lei importante. Che significato gli attribuisce?«La fortuna si oppone al caso in quanto è una cosa che ognuno costruisce da sé e modella secondo le proprie esigenze. È insomma la strada che decidiamo di percorrere. Sono affascinato da questo concetto perché sono affascinato dalla vita».Altro elemento preponderante del suo ultimo album è l’amore. Che cosa è per lei e che legame ha con la fortuna?«L’amore è il nostro principale propellente e condisce le cose più belle della vita. Fortuna e amore sono intimamente legati in quanto entrambi vanno costruiti e per entrambi, a volte, bisogna anche combattere».Che cosa vorrebbe che imparasse sua figlia ascoltando il disco a lei dedicato?«Innanzitutto vorrei che Fortuna capisse come mi sentivo mentre aspettavo che nascesse. Vorrei poi che, grazie all’album, imparasse che nella vita non bisogna avere paura e non bisogna permettere a tale emozione di avere il sopravvento perché altrimenti si perde lucidità e il cuore si avvilisce. Inutile dire che il compito che mi sono prefissato è arduo visto che viviamo in un mondo spaventoso, ma vale la pena fare un tentativo. Volendo allargare il discorso, non so che genitore sarò: è infatti difficile stabilire un piano d’azione perché sei confrontato con un altro essere umano che ha le sue peculiarità. Una cosa è certa: farò di tutto per essere presente nella vita di Fortuna».Torniamo alla musica. Come nascono le canzoni di Ermal Meta?«È difficile spiegare perché si decida di scrivere un brano. Alla base c’è sempre un grande atto di speranza nella possibilità di cambiare le cose nel mondo. A ispirarmi è il quotidiano. Un motore è infine la voglia di raccontare e raccontarsi».Che valore attribuisce alla musica?«Nel mare tempestoso dell’esistenza, la musica è sempre stata per me una scialuppa di salvataggio. Ha fornito uno scopo alla mia esistenza e mi dà quotidianamente gioia».Come sta andando il tour estivo?«Sta andando molto bene. È bello essere investiti dalla carica del pubblico che viene ai concerti e sono grato per l’affetto che mi dimostra la gente. Sono poi contento di tornare in Svizzera perché ogni volta che vi ho suonato ho sempre trovato un bell’ambiente e mi sono divertito».Nella vita di Ermal Meta non c’è solo la musica: un paio di anni fa ha pubblicato un romanzo, Domani per sempre (ed. La nave di Teseo). Come mai ha deciso di percorrere la strada letteraria?«Come per le canzoni, la scintilla è data dalla voglia di raccontare. Mi è sempre piaciuto narrare storie oralmente. A un certo punto della vita mi sono reso conto che la verticalità della musica non mi permetteva di esprimere ciò che volevo. Mi sono allora indirizzato verso l’orizzontalità della narrativa. La forma romanzo ti dà molta più libertà perché non sei limitato nel numero di battute e non sei intrappolato nella gabbia delle rime. Con Domani per sempre volevo inoltre pagare un debito nei confronti della mia terra natia. La maggior parte delle persone non conosce infatti l’Albania, ho così voluto raccontare che cosa è successo negli anni della dittatura».Per concludere, che cosa c’è nel futuro di Ermal Meta?«Non sono una persona a cui piace fare progetti a lungo termine, preferisco lasciare spazio alla creatività. Sto comunque già lavorando a un secondo romanzo che vorrei finire ancora quest’anno. Una volta concluso il tour vorrei poi iniziare a scrivere nuove canzoni».In questo articolo: Locarno77
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