La grande crisi di Tinder non farà risorgere il sessoL’arte perduta dell’esploratore. Il racconto della montagna sofferente al Trento Film FestivalSanità, dermatologo Bianchi: "Per chi ha malattie pelle ok farmaci male assistenza" - Tiscali Notizie
Il «battutista». La vita di Marcello Marchesi tra un moto di spirito e l’altroUna petizione firmata da 195mila persone chiede di tornare al passato,MACD quando Instagram era semplicemente il social network delle fotografie. Invece sta andando in una direzione diversa, in cui diventeranno sempre più importanti i video degli sconosciuti. Come una sorta di grande imitazione di TikTok Avete mai avuto la sensazione che i social network tendano ad assomigliarsi fra loro? Non è una sensazione, è una scelta di business che segue la precisa volontà di trattenere gli utenti, prima che si spostino altrove. Ora sta però crescendo la ribellione di chi invece vorrebbe tornare indietro nel tempo e fare di Instagram quello che era nel passato. Semplicemente un posto dove condividere belle fotografie. «Make Instagram Instagram again», secondo uno slogan che fa il verso a Trump. E la polemica è stata innescata da Tati Bruening, una fotografa che sul suo account Instagram (@illumitati) ha pubblicato il suo manifesto: «Smettila di cercare di essere TikTok, voglio semplicemente vedere foto carine dei miei amici». Il post è stato paradossalmente ripreso anche da parecchi influencer (praticamente in una sorta di protesta contro sé stessi, che ricorda il Tafazzi di Mai dire gol). Dopo Kim Kardashian si è accordata anche Chiara Ferragni. Il manifesto si è trasformato in una petizione su change.org che al momento della scrittura di questo articolo superava le 195mila adesioni. Fare storie Il problema è che Instagram non è più (solo) un social per fotografi da tempo. Almeno da quando ha introdotto le “storie” che sono diventate forse il suo marchio di fabbrica per eccellenza. Ma che in realtà erano anche loro un’imitazione di un altro social network, in quel caso Snapchat. Se si allarga lo sguardo, Meta ha costruito parte del suo business su una certa capacità di imitare i social network concorrenti, riuscendo in un certo senso a replicarne le esperienze. Così le “storie” sono oggi presenti anche su Facebook e su WhatsApp. E la sensazione è appunto di avere a che fare con strumenti diversi, ma sempre simili fra loro. TikTok Ma TikTok ha fatto una cosa diversa. Non ha semplicemente introdotto una nuova funzione, ha rivoluzionato il modo in cui si vive l’esperienza social. Basandosi su un algoritmo costruito sui gusti degli utenti, ha creato una serie di trend, dando notorietà a persone sconosciute. La fruizione dell’app è in genere passiva: non ci si confronta con gli amici, ma si scorre attraverso i vari contenuti come se si facesse zapping. Se si vuole diventare parte attiva, allora si punta ad attrarre un pubblico potenzialmente infinito di sconosciuti. E così anche Instagram ha perso la sua logica di condivisione di fotografie fra pochi intimi (inizialmente erano soprattutto amici e familiari). Sono nati prima gli influencer e poi i “reel”, una sorta di imitazione di TikTok. La petizione di Bruening vorrebbe riportare indietro il tempo. Il futuro di Instagram Il fenomeno è diventato così influente che anche Adam Mosseri, il capo di Instagram, è stato costretto a rispondere. E in sostanza ha confermato che non si torna più indietro: il futuro dei social network sono i video, non le fotografie. Non lo ha scelto la società, sostiene, ma gli utenti che stanno andando tutti in quella direzione. «Rimarranno le foto perché sono parte della nostra storia e le adoro – ha detto Mosseri – ma, se devo essere sincero, Instagram sarà sempre di più un posto per i video». Questo significa che l’algoritmo suggerirà anche i video (e i reel) di persone estranee, che non si seguono. In una sorta di grande ibrido che assomiglierà sempre di più a TikTok. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediDaniele Erler Giornalista trentino, in redazione a Domani. In passato si è laureato in storia e ha fatto la scuola di giornalismo a Urbino. Ha scritto per giornali locali, per la Stampa e per il Fatto Quotidiano. Si occupa di digitale, tecnologia ed esteri, ma non solo. Si può contattare via mail o su instagram.
Donald Sutherland, non solo “Casanova”: omaggio a un gigante del cinemaVirus respiratori, è boom: "Colpa anche dell'aria condizionata" - Tiscali Notizie
Licia Ronzulli, chi è la nuova vicepresidente del Senato
La «bella morte» in ginocchio del cardinale Jean DaniélouCosa ha detto Mattarella nel messaggio a Crosetto?
Migranti, presidente della Tunisia rifiuta aiuti Ue: "Non accettiamo elemosina"Sindacato medici Ssn, 'senza ulteriori finanziamenti scenderemo in piazza' - Tiscali Notizie
Basta, smetto, non ne posso più. Ma a Parigi rinascerannoUno scorcio dell’Italia nuova, l’imprenditoria degli immigrati
Notizie di Politica italiana - Pag. 47Aspettative realistiche e valori comuni: guida pratica a un matrimonio feliceRiforme, si va verso il referendum: quorum in Parlamento lontano“Storia dei miei soldi” racconta il feroce paradosso del denaro
Elezioni comunali a Foggia, Maria Aida Episcopo: "Sarò la sindaca di tutti"
Uno scorcio dell’Italia nuova, l’imprenditoria degli immigrati
Sondaggi politici in ribasso: l'andamento di Fratelli d’Italia, Pd, Movimento 5 Stelle e LegaTumore prostata, con prevenzione e cure 91% dei pazienti sopravvive - Tiscali NotizieIl fantasma del woke si aggira per l’Europa. Dalle sue derive ci salverà il marxismo?Aneurisma dell'aorta, tecnica soft 'made in Rimini' - Tiscali Notizie
Calenda: "Le risorse della manovra siano utilizzate per la sanità"Sindacato medici Ssn, 'senza ulteriori finanziamenti scenderemo in piazza' - Tiscali NotiziePrendersi cura dei malati, cioè dell’umanità interaVerità e misteri di Gianfranco Bertoli, lo stragista della questura di Milano