Tragedia in Valtellina, padre e figlio precipitano in montagna: un mortoSciopero dei mezzi Venerdì 26 aprile: quali le fasce orarie garantiteDavide Rossi, assolto il figlio di Vasco: era accusato di omissione di soccorso
Roma, assunzione autisti Atac: i requisiti per il bandoPopolazione residente in decrescita,Professore Campanella i dati Istat con le previsioni sul futuro demografico del Paese. Lo spopolamento progressivo colpisce soprattutto il SudPersone a passeggio - Fotogramma24 luglio 2024 | 12.25Redazione AdnkronosLETTURA: 6 minuti.social-icon-cont a.ico-verify { background: transparent;}.arpage .social-share .social-icon-cont a.ico-verify img { width: 116px;height: 32px;padding: 0;margin-right: 10px;} La popolazione residente in Italia è in decrescita: da circa 59 milioni al 1° gennaio 2023 a 58,6 milioni nel 2030, a 54,8 milioni nel 2050 fino a 46,1 milioni nel 2080. Sono le nuove previsioni Istat sul futuro demografico del Paese, aggiornate al 2023, che evidenziano tendenze la cui direzione parrebbe irreversibile, pur se in un contesto nel quale non mancano elementi di incertezza. Il rapporto tra individui in età lavorativa (15-64 anni) e non (0-14 e 65 anni e più) passerà da circa tre a due nel 2023 a circa uno a uno nel 2050. Con un’età media di 51,5 anni entro il 2050 (50,8 per l’Italia), nel Mezzogiorno ci sarà un processo di invecchiamento più rapido. Tra il 2014 e il 2023, sotto l’azione di dinamiche demografiche recessive, il Paese ha perso circa un milione 350 mila residenti (da 60,3 milioni a poco meno di 59). In linea con tale tendenza, sottolinea l'Istat, lo scenario di previsione “mediano” contempla un ulteriore calo di 439mila individui entro il 2030 (58,6 milioni), con un tasso di variazione medio annuo pari al -1,1‰. Nel medio termine la diminuzione della popolazione risulterebbe più accentuata: da 58,6 milioni a 54,8 milioni tra il 2030 e il 2050 (tasso di variazione medio annuo pari al -3,3‰). Nella misura in cui si manifestassero le ipotesi demografiche contemplate sotto lo scenario mediano, entro il 2080 la popolazione scenderebbe a 46,1 milioni, diminuendo di ulteriori 8,8 milioni rispetto al 2050 (-5,8‰ in media annua) mentre il calo complessivo dall’anno base dell’esercizio (2023) ammonterebbe a 12,9 milioni di residenti. L’evoluzione della popolazione rispecchia il principio, tipico delle previsioni demografiche, di risultare tanto più incerta quanto più ci si allontana dall’anno base. Nel 2050 il suo intervallo di confidenza al 90% (ovvero che il suo presunto valore cada tra due estremi con probabilità pari al 90%) oscilla tra 52,7 e 57,0 milioni. Trent’anni più tardi si è tra 39,3 e 53,1 milioni. Nell’ipotesi più favorevole, quindi, la popolazione potrebbe subire una perdita di “soli” 5,9 milioni tra il 2023 e il 2080, di cui 2,0 milioni già entro il 2050. Nel caso meno propizio, invece, il calo di popolazione toccherebbe i 19,7 milioni di individui entro il 2080, 6,3 milioni dei quali già in vista del 2050. In conclusione, nell’ambito di ipotesi ragionevoli e ragionate (quelle cioè potenzialmente prospettabili per il Paese, a meno di ipotizzare scenari da replacement level) la popolazione diminuirà, ma l’entità della riduzione può presentare evidenze numeriche profondamente diverse una dall’altra, che richiamano nell’immagine scenari non solo demografici ma anche sociali ed economici altrettanto diversi.Progressivo spopolamento colpisce soprattutto il SudL'Istat nelle sue previsioni segnala il progressivo spopolamento che investe tutto il territorio, ma con differenze tra Nord, Centro e Mezzogiorno che fanno sì che tale questione raggiunga una dimensione significativa soprattutto al Sud. "Secondo lo scenario mediano, nel breve termine si prospetta nel Nord (+1,5‰ annuo fino al 2030) un lieve ma significativo incremento di popolazione, al contrario nel Centro (-0,9‰) e soprattutto nel Mezzogiorno (-4,8‰) si preannuncia un calo di residenti. Nel periodo intermedio (2030-2050), e ancor più nel lungo termine (2050-2080), tale quadro evolutivo si espande, con un calo di popolazione generalizzato in tutte le ripartizioni geografiche ma che conserva più forza in quella meridionale" spiega l'Istat. Guardando al lungo periodo, il Nord potrebbe ridursi di 2,6 milioni di abitanti entro il 2080 ma di appena 50mila se si guardasse al 2050. Ben diverso è il percorso evolutivo della popolazione nel Mezzogiorno, la quale nel 2080 potrebbe ridursi di 7,9 milioni di abitanti, 3,4 milioni dei quali già entro il 2050.Le considerazioni di cui sopra vanno anche valutate alla luce della profonda incertezza che le sovrasta. Nel Nord è potenzialmente possibile anche un percorso di costante crescita demografica (fino a 28,7 milioni di residenti entro il 2080), come rappresentato dai limiti superiori dell’intervallo di confidenza. Viceversa, tanto nel Centro quanto nel Mezzogiorno tale possibilità non è mai contemplata, nemmeno sotto le ipotesi di scenario più favorevoli.Tra 20 anni 27 milioni di famiglie, ma sempre più piccoleE ancora: nei prossimi 20 anni l'Istat prevede un aumento di circa 930mila famiglie in Italia: da 26 milioni nel 2023 si arriverà a 26,9 milioni nel 2043 (+3,5%). Si tratta però di famiglie sempre più piccole, caratterizzate da una maggiore frammentazione, il cui numero medio di componenti scenderà da 2,25 persone nel 2023 a 2,08 nel 2043. Anche le famiglie con almeno un nucleo (ossia contraddistinte dalla presenza di una relazione di coppia o di tipo genitore-figlio) varieranno la loro dimensione media da 2,94 a 2,79 componenti.L’aumento del numero di famiglie deriverà prevalentemente da una crescita delle famiglie senza nuclei (+16%) che salgono da 10 milioni a 11,5, arrivando a rappresentare nel 2043 il 42,9% delle famiglie totali (nel 2023 erano il 38,3%). Al contrario, le famiglie con almeno un nucleo diminuiranno di oltre il 4%: tali famiglie, nel 2023 pari a 16,1 milioni (il 61,7% del totale), nel 2043 scenderanno a 15,4 milioni, costituendo così solo il 57,1% delle famiglie. Un tale calo delle famiglie con nuclei deriva dalle conseguenze di lungo periodo delle dinamiche socio-demografiche in atto in Italia. L’invecchiamento della popolazione, con l’aumento della speranza di vita, genera infatti un maggior numero di persone sole - sottolinea l'Istat - il prolungato calo della natalità incrementa le persone senza figli, mentre l’aumento dell’instabilità coniugale, in seguito al maggior numero di scioglimenti di legami di coppia, determina un numero crescente di individui soli e di monogenitori.L’aumento della speranza di vita e dell’instabilità coniugale fanno sì che il numero di persone che vivono da sole, vere e proprie “micro-famiglie”, cresceranno nel complesso del 15%, facendo aumentare il loro ammontare da 9,3 milioni nel 2023 a 10,7 nel 2043. Tra l’altro, tale aumento, tanto assoluto quanto relativo, è quello che spiega in più larga misura la crescita globale del numero totale di famiglie. Per le famiglie unipersonali le differenze di genere sono sostanziali. Gli uomini che vivono soli vedranno un incremento del 10%, passando da 4,2 a 4,7 milioni nel 2043. Per le donne sole si prevede una crescita ancora maggiore (+20%), che ne determina un aumento da 5,1 a 6 milioni.Le famiglie monocomponente, per via della loro composizione per età, hanno un importante impatto sociale, considerando che è soprattutto nelle età più avanzate che le persone sole aumentano in modo significativo. Già nel 2023, tra i 9,3 milioni di persone sole quelle con 65 anni è più ammontano a 4,4 milioni, costituendo il 47,5% del totale. Negli anni a venire l’incidenza di ultrasessantacinquenni sul complesso delle famiglie unipersonali cresce in misura consistente. Nel 2043, grazie a una crescita di ben il 40%, gli ultrasessantacinquenni soli raggiungeranno i 6,2 milioni, arrivando a costituire il 57,7% dei 10,7 milioni di persone che si prevede vivranno sole.{ }#_intcss0{ display: none;}#U11664135966NFD { font-weight: bold;font-style: normal;}#U116641359666aD { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11664135966AmE { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11664135966DCB { font-weight: bold;font-style: normal;}
Oggi sciopero Trenord: le informazioni utili25enne si schianta con la moto contro un camion: morto dopo tre giorni di agonia
Sicilia, scossa di terremoto di magnitudo 3.5 a Stromboli
Roma, aumenta il prezzo dei mezzo di trasportoMeteo, Giuliacci: "Un maggio così non si vede da almeno dieci anni"
Vicenza: donna di 39 anni perde la vita in uno scontro frontale tra due auto, quattro i feritiPonte sullo Stretto: 4mila persone a rischio esproprio
Posto di blocco, non solo patente e libretto: adesso serve il terzo documentoOmicidio ad Agrigento, svolta nell'omicidio Angelo Castronovo: un arresto
Roberto Salis parla della figlia Ilaria: cosa ha detto?Sinner in conferenza stampa a Roma dopo il ritiro per infortunio: "Mi fermo finché non guarisco al 100%"Insegnante aggredita ad Ostia: responsabile una donna del clan SpadaMeteo, da domani temperature in calo: previsti forti temporali
Asl chiude stabilimento di lavorazione carne per gravi irregolarità
Auto contro scooter ai Parioli: grave un 17enne
Lograto (Brescia), operaio 46enne travolto e ucciso da lastra metallicaCastelfranco Veneto, gare clandestine tra auto: denunciati due giovaniPordenone, 15enne scomparsa nel nullaLa raccolta fondi per Sara e l'analisi di Selvaggia Lucarelli
Casa a Montecarlo, condannato Gianfranco FiniCatania, anziano in mare con l'auto: salvato con defibrillatorePonte sullo Stretto: 4mila persone a rischio esproprioVilla Castelli, scontro tra furgone e auto: morta una 56enne