File not found
BlackRock

Incontro Biden-Draghi, cosa chiederà il presidente Usa sulla guerra in Ucraina

Guerra in Ucraina, Zelensky: “Lavoro enorme per ricostruire il Paese, più di 500 miliardi di danni”Bucava i preservativi di nascosto per restare incinta: condannata a 6 mesi di carcereSi tuffa dalla scogliera, ma sbatte sui sassi: morto ex calciatore del Vitesse

post image

Alaska Airlines, la denuncia di una ragazza: "Mi hanno detto di coprirmi se volevo salire sull'aereo"Il mondo dei bit e della rete è un luogo nel quale i diritti (civili,criptovalute politici, sociali, umani) vengono riconosciuti ed attuati in modo esattamente sovrapponibile a quanto avviene nel mondo reale? La risposta non è univoca, ma si può tracciare un quadro di massima La cittadinanza comporta, per definizione, la titolarità di diritti e di doveri. Basti citare alcune libertà riconosciute dalla Costituzione come la libertà di informazione (diritto ad informare e ad essere informati), la libertà di comunicazione, la libertà di associazione, la libertà di riunione, la libertà di iniziativa economica privata, le libertà politiche. Le tecnologie digitali offrono nuovi spazi all’esercizio di queste libertà spesso schiudendo opportunità impensabili prima (si pensi alla possibilità di comunicare in tempo reale con tantissimi individui offerta dai social network come Facebook e Twitter). Un discorso simile può farsi per i diritti della personalità o per i diritti di proprietà. Anche in questo caso il mondo digitale apre scenari inediti ad esempio perché si può prefigurare una autonoma identità digitale o perché nascono nuovi beni e nuove forme di appartenenza. Sorgono alcuni interrogativi alimentati dalla necessità di capire se questa evoluzione si governa reinterpretando le norme esistenti ovvero istituendo nuovi diritti anche a livello costituzionale. Cosa comporta l’avvento di uno spazio digitale? Il mondo dei bit e della rete è un luogo nel quale i diritti (civili, politici, sociali, umani) vengono riconosciuti ed attuati in modo esattamente sovrapponibile a quanto avviene nel mondo reale? Oppure tali diritti si configurano in maniera diversa per contenuti e forme di tutela? O, addirittura, nascono nuovi diritti? Ovvero, emergono nuovi interessi che invocano nuove tutele? Il quadro della situazione Non è semplice rispondere a queste domande. Ma alcuni elementi ci aiutano a definire un quadro di massima. A) Un primo dato da prendere in considerazione è l’uso, nel codice dell’amministrazione digitale, della espressione: diritti di cittadinanza digitale. Nel CAD esiste una intera sezione (la seconda del capo I), denominata «Carta della cittadinanza digitale»: la parola Carta tradizionalmente evoca un documento contenente l’elencazione di principi fondamentali. B) Occorre anche ricordare che, nel 2014, venne istituita, presso la Camera dei Deputati, una Commissione per i diritti e i doveri relativi ad Internet. Al termine dei lavori venne elaborata, appunto, una Dichiarazione dei diritti in Internet, composta da un preambolo e da 14 articoli. La Dichiarazione non ha mai assunto valore normativo, ma è senza dubbio un punto di riferimento per la riflessione sui diritti di cittadinanza digitale. Essa testimonia il bisogno avvertito da più parti di canonizzare alcuni diritti propri dello spazio digitale. C) La legislazione recente ha canonizzato nuovi diritti intrinsecamente legati alla rivoluzione digitale: si pensi al GDPR (regolamento UE 2016/679) che riconosce, tra gli altri, il diritto alla protezione dei dati personali, il diritto all’oblio, il diritto di non essere sottoposti a una decisione basata unicamente su trattamenti automatizzati. D) Nella prassi osserviamo la nascita di neologismi nei quali l’attributo digitale viene associato a categorie giuridiche tradizionali. Sempre più spesso capita di imbattersi in espressioni come: identità digitale, eredità digitale, patrimonio digitale, reputazione digitale, esistenza digitale, sovranità digitale e così via. E) Un ultimo tassello da prendere in considerazione giunge dalle iniziative più recenti dell’Unione Europa. Il 9 marzo 2021 la Commissione ha presentato gli obiettivi digitali per il 2030 («Bussola per il digitale 2030: il modello europeo per il decennio digitale», Brussels, 9 marzo 2021 COM(2021) 118 final ). La Commissione si propone di definire un quadro di principi digitali che contribuirà a promuovere e sostenere i valori dell'UE nello spazio digitale. Un cantiere aperto Quello della cittadinanza digitale può essere considerato un cantiere aperto. Il concetto di cittadinanza digitale ha a che fare con l’esistenza di strumenti, l’accesso concreto ad essi, il possesso delle competenze necessarie per adoperarli, la titolarità di diritti e doveri, la partecipazione alla vita politica e alle scelte collettive, ed altro ancora. Un concetto, quindi, molto ampio e in continua evoluzione. Essere cittadini nell’era digitale significa accettare molte sfide. La prima è quella dell’inclusione. Quanto più le tecnologie saranno presenti nelle nostre vite, al punto da far scomparire la distinzione tra offline e online, tanto più il rifiuto di misurarsi con esse avrà come unica conseguenza l’esclusione. Invece non solo bisogna combattere questa nuova è più subdola possibilità di emarginazione, ma bisogna fare ogni sforzo per abitare appieno lo spazio digitale. Ecco perché la seconda sfida attiene alle competenze. Non basta comprare un ritrovato tecnologico per essere davvero in grado di padroneggiare opportunità e rischi che lo stesso schiude o comporta. Bisogna apprendere competenze tecniche, cognitive, metacognitive, emotive, sociali, giuridiche utili a metterci in grado di accettare la sfida. Occorre continuare ad imparare per tutta la vita perché le tecnologie diventano sempre più evolute e sofisticate. La terza sfida è direttamente legata al tema delle responsabilità. Cittadinanza digitale non può che essere sinonimo di cittadinanza attiva. Si è cittadini solo se si agisce attivamente per far funzionare la democrazia e dare corpo all’appartenenza ad una comunità sociale e politica. Questa affermazione è ancora più vera se si guarda all’impatto che le tecnologie hanno sull’esercizio concreto della cittadinanza. Il cittadino digitale ha la responsabilità di alimentare la partecipazione democratica; ha la responsabilità di difendere il pluralismo delle idee; ha la responsabilità di vigilare sulle politiche relative ai dati personali. Sono solo esempi. La costruzione della cittadinanza digitale è un cantiere aperto. È responsabilità dei cittadini partecipare a questa costruzione operando perché la transizione al digitale non comporti una regressione sul piano della tutela dei diritti. L’ultima sfida è quella dei valori. I cittadini digitali creano, usano e controllano la tecnologia per migliorare l’umanità. Lo scenario tecnologico, già complesso, si sta popolando di macchine sempre più autonome e intelligenti (i robot, ma non solo). È di vitale importanza portare e riaffermare nel futuro i valori alla base della nostra civiltà. Il volume “La cittadinanza digitale. Competenze, diritti e regole per vivere in rete” si propone di restituire la complessità del tema attraverso modalità che spieghino concretamente chi è e cosa può e deve fare il cittadino digitale: una vera e propria guida alla cittadinanza digitale. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiovanni Pascuzzi Professore ordinario nella facoltà di Giurisprudenza di Trento, insegna Diritto civile; Diritto civile e scienze cognitive; Diritto dell’era digitale; Legal skills.

San Bernardino, sparatoria ad una festa: un morto e 8 feritiBurkina Faso, 8 lavoratori intrappolati in una miniera dal 16 aprile per un’alluvione

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 458

L’uomo più ricco d’Ucraina pronto a trascinare la Russia in tribunaleTerremoto al largo della Papuasia: scossa di magnitudo 6.3

Motivano il figlio di 6 anni a correre una maratona completa con le patatine“Definire pelato un uomo è molestia sessuale”: la sentenza di un tribunale inglese

Graziano: “Senza armi a Kiev Putin punterebbe a Georgia e Lituania”

Chi è Ahmadreza Djalali, il ricercatore (anche in Italia) condannato a morte in IranIndia, forti turbolenze su aereo: 40 passeggeri rimangono feriti durante il volo, il video

Ryan Reynold
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 443Ucraina, storia Mykyta: "Deportato in Russia e costretto a camminare sulla neve, così ho perso le dita"Israele, attentato a El'ad: almeno tre morti

Capo Analista di BlackRock

  1. avatarGuerra in Ucraina, la testimonianza di un combattente del Battaglione Azov: "Ci stanno torturando"Professore Campanella

    Olanda, polizia diffonde il deepfake di un 13enne ucciso: "Aiutatemi a trovare i miei assassini"Finlandia nella Nato, la Russia minaccia ritorsioni militariMotivano il figlio di 6 anni a correre una maratona completa con le patatineGalles, amputato dito a bimbo di 11 anni: ferito mentre si difendeva da bulli razzisti

    1. Ian Bremmer e l’importanza di “quello che Putin non ha detto nel discorso”

      1. avatarUsa, Biden: "Se la Cina invade Taiwan useremo la forza militare"investimenti

        Parigi, rapina a mano armata da Chanel

  2. avatarBambina vittima di bullismo nel Regno Unito perde tutti i capelli a 10 anni per lo stressBlackRock Italia

    La Spagna approva la legge sul consenso sessuale: “Solo si vuol dire si”Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 458Regno Unito, pensionata allettata trovata dal marito con la faccia mangiata da un topoUcraina, Biden pronto a inviare armi più potenti. Zelensky: "Genocidio in Donbass"

  3. avatarGuerra in Ucraina, Igor riesce a fuggire da Mariupol insieme al suo caneETF

    Guerra in Ucraina, colpita un’altra nave russaDetenuto che ha abusato del figlio di 4 mesi picchiato dagli altri carcerati con scatole di tonnoMoglie obbliga il marito a scegliere: “O me o quel cane aggressivo”La Corea del Nord ammette il suo primo decesso Covid

Il presidente della Finlandia telefona a Vladimir Putin: “Andremo con la Nato”

Festival di Cannes, Zelensky: "Serve un nuovo Chaplin. Il cinema starà zitto o parlerà?"Guerra in Ucraina, Biden: “Basta fughe di notizie su aiuto USA a Kiev, distraggono dall’obiettivo”*